Il film della domenica: Wild


Queste vacanze di Pasqua sono state tremende! Sono stata impossibilitata da forze maggiori a scrivere, proprio non ho avuto i mezzi, e ho passato il mio tempo a mangiare per lo più, tra un film e l'altro. Adesso, la mattina, giro per casa con una paura tremenda di salire sulla temutissima bilancia tanto penso di aver fatto danni. Spero solo di non essere l'unica a sentirsi tremendamente in colpa per la quantità di cioccolato inghiottita! Vi prego, mostrate un po' di sana solidarietà!
Ebbene si, anche in trasferta sono riuscita a vedere un titolo nuovo al cinema e mi sono anche buttata a pesce sul canale che SKY ha regalato a noi piccoli eterni bambini (SKY Cinema Principesse, no, non mi vergogno). 
Tra i nuovi titoli in uscita ad aprile Wild è uno di quelli che più mi incuriosiva, perché è da prima degli Oscar, in cui le due attrici principali erano nominate, che se ne parla e non vedevo l'ora uscisse anche in Italia. 

La pellicola si apre con Cheryl che inizia il suo viaggio, la lunga camminata percorrendo il Pacific Crest Trail negli Stati Uniti. Inizialmente non sappiamo nulla del suo passato, vediamo solo una ragazza che decide di sfidare se stessa in questa prova che non è nemmeno troppo convinta di voler intraprendere. Ma, all'inizio del percorso, dopo essersi fatta per l'ultima volta la domanda "mollo o continuo?", ha preso un bel respiro ed ha scelto di iniziare. Sono i flashback continui che ci fanno capire i motivi per cui ha deciso di intraprendere un così lungo e duro percorso a piedi in solitaria, mettendo a dura prova se stessa con le sue paure ed insicurezze, alla ricerca di qualcosa dentro di sé. La morte improvvisa della sua adorata e giovane madre ed il divorzio da suo marito hanno acceso in lei rabbia e determinazione oltre a moltissimo sconforto ed insicurezza. Alla sua partenza nessuno la stava aspettando a casa, nessuno sapeva che intenzioni avesse, si è isolata dal mondo a tempo indeterminato per staccare la spina e iniziare da qualche parte a mettere ordine nella sua vita.
Lungo il suo viaggio, Cheryl rivive tutte le emozioni, belle e brutte, che ha vissuto fino a quel momento, ha incontrato persone sul suo cammino che l'hanno fatta ragionare e ha vissuto esperienze che l'hanno cambiata nel profondo. 


Questo film ti porta alla fine con quasi nulla in mano, fino a quando non ti rendi conto della profondità dei messaggi che contiene; alla fine del suo viaggio Cheryl ha dovuto sopportare di tutto come dolori atroci, paura, riconoscenza ed ha imparato ad apprezzare anche il più piccolo gesto o la più insignificante svolta positiva che le capitava in una giornata. Al termine del suo viaggio, Cheryl capisce che la vera avventura non è quella che vai a cercarti nel deserto o in un percorso di trekking come nel suo caso, la vera avventura e la vera sfida è vivere, è ciò che facciamo ogni giorno ed il modo in cui affrontiamo la giornata fa la differenza. 
E' un film pieno di sentimento e poesia, si prende i suoi spazi ed il suo tempo ingranando fin dal
primo minuto. E' un film che nasconde la sua potenza dietro ad una figura apparentemente debole, ma entrambi sono molto intensi.
I personaggi sono qualcosa di perfetto; Reese Witherspoon non l'ho mai vista interpretare delle parti serie e, anche se mi piaceva già precedentemente, con questo film ha conquistato punti a suo favore. Il suo personaggio è eccellente, una ragazza stremata dalle avversità della vita come la può vedere una giovane donna che ha appena finito gli studi e che negli ultimi anni non è stata proprio uno stinco di santo, affrontando questa avventura ha scoperto di essere forte, di sapersi arrangiare e si è stupita quando ascoltando persone sconosciute ha capito qualcosa di se stessa.
Anche il personaggio della madre, interpretato da Laura Dern, è molto piacevole, raramente si vedono interpretazioni secondarie così potenti da strapparti un sorriso ogni volta che la inquadravano. Bobbi è infatti una donna molto forte, con un passato travagliato, che ha deciso di vivere la vita con felicità, creandosi la serenità e non aspettando che venisse lei. Con il suo sorriso così caldo e solare ha la capacità di far star bene lo spettatore.
La regia di Jean-Marc Vallèe funziona. Dopo il capolavoro di Dallas Buyers Club ci ha regalato un'altra pellicola degna di nota che è riuscita a convincermi totalmente, per essere un biopic è uno dei più belli che conosca.

Valutazione:



Commenti

  1. DI solito i film in solitaria mi fanno abbastanza paura... Ma lo voglio vedere, non fosse altro perchè è l'unico dei candidati all'Oscar per premi importanti che mi manca

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    1. Mancava anche a me, e non mi ha per niente delusa! Aspetto un tuo giudizio ^^

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  2. Ciao! piano piano scopro nuovi blog, approdo ora nel tuo :D
    A me non è piaciuto molto questo film. Un po' complici: il fatto che non amo il genere, il fatto che ho esperienza di cammino e non penso che il film riesca a fare capire in che modo il cammino riesce a riportarti in te, il fatto che i flashback e le voci fuori campo non sono proprio il mezzo che avrei usato... lo ammetto, nei film adoro i dialoghi, infatti le parti più significative anche in questo per me sono quelle di dialogo...sì il film a me è parso insipido e penso che sia colpa di come han reso i personaggi.

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    1. Ciao Sam ^^ Benvenuto!
      Anche io ho avuto il sentore che non fosse troppo tecnico dal punto di vista del trekking ma secondo me l'idea l'ha resa ugualmente e anche non essendo, come te, un'amante del genere si è fatto piacere. I flashback non li amo particolarmente ma in questo caso penso siano stati utilizzati con giudizio. Comunque sia, è tutta questione di gusti ^^
      Mi faró un giro anche da te!

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  3. "Dallas Buyer Club" ancora mi manca... però il film non mi spira. Sono uno di quelli che ha detestato nel profondo "Into the wild" e questo in parte me lo ricorda...
    Prima o poi me lo vedrò, ma non è che ci smanio troppo...

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    1. A me DBC piace moltissimo! Conoscendoti potresti non essere dello stesso parere ma io lo trovo molto bello. Into the wild non l'ho mai visto ma questo mi ha davvero sorpresa, dovessi vederlo sono curiosa di sapere cosa ne pensi.

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  4. Dallas Buyers Club è davvero un ottimo film, una delle rare volte in cui mi sono venute le lacrime al cinema. Non ho avuto modo di vedere questo Wild, però sono davvero curioso. I quattro R2-D2 accrescono questa mia curiosità.

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    1. Si, è davero bello, ogni santa volta piango come una scema per Ryon...Comunque guardalo se ti va, è tutta un'altra storia però ha il suo perchè.

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  5. Recuperato ieri sera, non mi è dispiaciuto. La Whiterspoon molto brava.

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  6. Ho amato Into the wild, la paura che sia un clone al femminile un po' spaventa, ma dalle tue parole cresce in me la voglia di vederlo. ;-)

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    1. Il fatto è che io Into the wild non l'ho mai visto, perciò non posso fare paragoni purtroppo.

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