Le regole del delitto perfetto - Stagione 1


Quest'anno proprio non possiamo lamentarci. Noi, amanti delle serie tv, ne abbiamo avuti per tutti i gusti e, indiscutibilmente, ai primi posti ci sono Fargo e True Detective che mi hanno letteralmente stupito. Per il resto, è vero, non ho concesso tutto questo tempo alle serie, perché ho il brutto vizio di pensare che se non sono davvero meritevoli mi fanno solamente perdere tempo, siccome non si parla di sole due ore e non sarei capace di lasciarla inconsulta.
Perciò, dopo aver chiesto un po' a tutto il mondo, ho preso coraggio e ho iniziato anche questa e, giuro, ho dovuto trattenermi a guardare per il semplice motivo che mia madre la voleva guardare con me e poi perché, ovviamente, sono sotto esami, e mi tocca anche studiare.


Una delle scoperte più belle dell'anno!
Non mi è ancora capitato una volta di parlare con una persona che l'abbia vista e di sentire un parere negativo. Ha il dannato potere di attaccarti allo schermo senza un attimo di tregua. Se state cercando una serie tv che almeno per la metà dei suoi episodi non vi annoi, l'avete finalmente trovata.
Si parla di un gruppo di studenti al primo anno di giurisprudenza con la docente donna, nonc'è avvocato, che ha più palle di un esercito intero di uomini. 
Lei, Annalise Keating, sceglie i 5 studenti secondo lei più meritevoli del suo corso per lavorare gratuitamente per lei ai suoi casi ed apprendere così più velocemente tutti i segreti del mestiere.
Il problema di fondo è che, già dal primo episodio, capiamo che qualcosa dev'essere andato storto perché i ragazzi in questione, hanno ucciso una persona la cui identità non ci viene rivelata fino a qualche episodio più tardi.
Da qua si instaura un processo di indagini intricato: per ogni episodio un nuovo caso a parte e quindi un cliente da dover difendere, ma contemporaneamente anche un'indagine su ciò che accadde la famosa notte in cui è stata uccisa Lila.
Colonna sonora impeccabile, ritmi sostenuti senza mai un attimo di tregua, ma la cosa più importante è che si va alla ricerca di un assassino che si può nascondere dietro solamente 10 personaggi e che fino all'ultimo episodio non solo non riesci a capire chi sia stato, ma per di più ti fa pensare a mille possibili colpevoli senza mai riuscire ad identificare quello giusto. 
Una ricostruzione degli eventi eseguita tra presente e continui flashback che danno molto spazio all'immaginazione pur fornendo migliaia di indizi. 


Il cast è il medesimo fiore all'occhiello. Viola Davis probabilmente mai stata così in forma ed in un ruolo che le calza a pennello come anche tutti e 5 i ragazzi. Difficilmente in una serie tv si trovano così tanti personaggi ben piazzati. 
E poi, la partecipazione del bambino di colore, Alfred Enoch, ormai cresciuto per bene, che io personalmente non ho mai notato nella saga di Harry Potter benché lui fosse sempre presente a mio di stalker. Ma parlando con un po' di persone a quanto pare sono l'unica a non averci fatto caso xD

"Chiii?"
Ecco appunto...
Ah, super curiosità, Alfred ha anche interpretato (per pochissimo tempo purtroppo) la parte del guardia nel secondo episodio della terza stagione di Sherlock, che io tra l'altro adoro. Sia la serie che quel preciso episodio.


Non so se si è capito, ma sto già scalpitando all'idea di una seconda stagione, si spera, non dopo ottobre.

Valutazione:

Commenti

  1. Potrei essere la prima, dunque, che ne dice peste e corna! xD
    Abbandonato alla nona puntata, l'ho trovato debole e ripetitivo, con scarsissima caratterizzazione dei personaggi ed una Viola Davis costretta in una scrittura che la penalizza.
    Un guilty pleasure, forse, infarcito di stereotipi.

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    Risposte
    1. Uh che peccato, bè, il mondo è bello perchè è vario ^^

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