Hell or High Water


Candidato agli Oscar come miglior film, miglior attore non protagonista, miglior sceneggiatura originale e miglior montaggio, Hell or High Water è un western dai sapori antichi.
In Texas, Toby e Tanner sono due fratelli, uno divorziato e disoccupato e l'altro ex detenuto. Per salvare la fattoria di famiglia dalle banche sotto il cui territorio è stato trovato un giacimento di petrolio, Toby e Tanner iniziano a rapinare piccole banche, fino a quando il Ranger della zona non lo assumerà come ultimo caso prima del pensionamento, mettendosi sulle loro tracce.


Ho sempre pensato che nel periodo delle premiazioni, quel determinato periodo dell'anno che coincide anche con quello più carico di grandi uscite nelle sale, ci sia il più alto tasso di film che riescono a trasportare il pubblico in un mondo a se stante, anche solo per due ore o, se si è fortunati, anche dopo la visione. Qui siamo davanti ad uno di quei film che può vantare di avere un'atmosfera unica, trascinante e coinvolgente e che in Italia non vedremo nelle sale, ma che possiamo trovare solo su Netflix.
Hell or High Water è uno dei titoli in lizza per il premio più prestigioso, ma è da giorni che cerco di capire se effettivamente si merita tutta questa fama. E' un film carico dei valori di un tempo, l'aria arida dei western di una volta, un rapporto di amore-odio tra i due fratelli protagonisti ed una caccia al ladro singolare e silenziosa. La narrazione si divide tra il seguire le vicissitudini dei due giovani borderline, ed il Ranger che segue il caso in compagnia del suo compagno nativo americano. Una scelta a mio parere eccellente, che aiuta moltissimo lo studio dei quattro personaggi, tutti mossi da intenti e motivazioni diverse e tutti in qualche modo legati tra loro da un rapporto bivalente.
E' qui che spunta il personaggio di Jeff Bridges, non nuovo a questo genere e di sicuro la figura più azzeccata, che spesso e volentieri si lancia in spassose chiacchierate razziste con il suo compagno "pellerossa", sempre con un velo di ironia e affetto.


Tutto va liscio come l'olio, a mio parere anche troppo. Nonostante il film in sé sia molto piacevole, si rivela abbastanza scontato, non propone nulla di nuovo che vada ad alterare il flusso della narrazione.
Ciò che si propone di fare lo fa egregiamente, con una colonna sonora molto bella e, ripeto, un'atmosfera nostalgica e familiare, ma che forse a me non basta per giustificare il suo successo, rimane una visione molto piacevole ma che, una volta conclusa, lascia davvero poco, se non la precisa atmosfera del Texas e della sua singolare vita e ciò non è poco, ma forse non abbastanza.

Commenti

  1. Pensa che io l'ho visto, forse, a fine novembre, quando ancora gli Oscar erano lontanissimi, e senza le luci della ribalta lo avevo trovato francamente molto anonimo. Classico, ben fatto, ma boh. Mi sono piaciuti solo Pine - di solito bello che non balla - e la colonna sonora, molto nelle mie corde. Concordiamo. ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, io ci ho messo tempo per convincermi, non è troppo il mio genere. Ma a parte questo si, concordiamo assolutamente.
      Bello eh, molto fluente e piacevole, ma nulla di piú. Io Pine non lo sopporto tanto.

      Elimina
  2. Io invece l'ho trovato solido, di cuore, potente.
    Un film che mi ha totalmente conquistato. Ma del resto, siamo in territori molto fordiani.

    RispondiElimina
  3. Anche io l'ho visto a novembre, ma l'ho adorato fin da subito. È un film estremamente classico e potente, solido come il viso di Jeff Bridges segnato dal sole.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E quello è tutto ciò che mi ha trasmesso, probabilmente non impazzisco per il genere.
      Piacevole si, ma un film come tanti anche se ben fatto. E non è un'offesa.

      Elimina
  4. concordo abbastanza! Non ne ho capito bene l'intento... tanto che mi pare un film che non finisce

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A me è sembrato molto preciso nella fine, solo che, come hai detto giustamente tu, l'intento non è troppo chiaro.
      Io credo che volesse solo raccontare una storia, e lo fa bene, per carità, ma non mi ha lasciato nulla.

      Elimina
  5. Per me è uno dei migliori visti nel 2016, ma con il western, e poi fatto così, con me si vince facile ;-) Cheers

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Immagino che del suo genere sia un film ben fatto, non lo metto in dubbio ^^

      Elimina
  6. A me invece, per quanto non sia proprio il mio genere prediletto, ha convinto ben più di quanto mi aspettassi...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Immaginavo che ti sarebbe piaciuto, non so perché ^^
      Io durante la visione non l'ho patito, ma appunto, non mi ha detto più di tanto. Ha molta atmosfera, ma è l'unica cosa che mi ha trasmesso.

      Elimina
  7. Ho capito poco la candidatura agli Oscar e ancor meno la nomination per Jeff Bridges (se proprio volevano candidare qualcuno per questo film, Ben Foster mi sembrava quello più meritevole).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sei nuovo di queste parti oppure sono io che non mi ricordo? XD
      Per me Jeff Bridges ci sta, anche se non lo premierei mai visti gli altri candidati, ma anche io non capisco la nomination come miglior film, quella proprio no.

      Elimina
    2. Ricordi bene il non ricordarmi :)

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Soul - E si torna a vivere

Notte Horror 2017: La zona morta

Le novità al cinema di aprile 2015