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Visualizzazione dei post da 2015

Irrational Man

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Abe Lucas è un insegnante di filosofia che si trasferisce a Newport, qui conosce Rita, professoressa che cerca di approfittare della sua fama di rubacuori per allontanarsi dal suo matrimonio fallito. Ma conosce anche Jill, brillante studentessa rapita dal fascino di un uomo molto complesso. Abe infatti ha perso la voglia di vivere, non ha stimoli nè obiettivi ma sarà un curioso avvenimento a cambiare le sorti della sua vita e a dargli un motivo per cui vivere. In questi giorni si può dire che mi stia scavando la fossa da sola; dopo aver detto di aver visto poco-niente di Sorrentino, oggi me ne esco dicendovi che questo curioso film è solo il secondo che vedo di Allen. - Coltelli che volano- Bene, adesso che mi sono fatta odiare un po' da tutti, posso dire che ho avuto non so bene se fortuna o iella nell'aver visto, come suo unico film prima di questo, proprio Match Point . Eh si, iella perchè magari vedendone uno diverso avrei potuto farmi un'idea più ampia e c

Golden Globe 2016 - I candidati

È ormai dal 10 di dicembre che si conoscono i cantidati ai Golden Globe del 2016, sono io che sono decisamente in ritardo nel parlarne xD Un paio di idee me le sono fatte e anche per quanto riguarda i titoli che si ripresenteranno agli Oscar di febbraio. Intanto aspetteremo la serata di premiazione dei Golden Globe il 10 gennaio e verrà trasmesso su  Sky Atlantic. Ecco le nomination: Miglior serie tv di genere  comedy Orange is the New Black Silicon Valley Transparent Veep Casual Mozart in the Jungle Miglior film d’animazione Anomalisa The Good Dinosaur Inside Out The Peanuts Movie Shaun the Sheep Miglior attore non protagonista Michael Shannon,  99 Homes Mark Ruffalo,  Il caso Spotlight Mark Rylance,  Bridge of Spies Sylvester Stallone,  Creed  Idris Elba,  Beasts of No Nation Miglior attrice non protagonista Jennifer Jason Leigh,  The Hateful Eight Helen Mirren,  L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo Kate Winslet,  Steve Jobs Alicia Vik

Youth - La giovinezza

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Io detesto la mia pigrizia ed il mio pregiudizio. Li detesto. Mi capita continuamente di lasciare indietro titoli che marciscono anche per anni nel dimenticatorio o nella solita famosa "lista" per motivi del cavolo come ad esempio la poca ispirazione del titolo o i commenti che ho sentito in giro alla sua uscita. Il fatto è che una volta finiti in lista riesumarli è davvero difficile; ti prendi una serata libera e ti sforzi di dedicarla ad un titolo lasciato indietro e poi, quando sei al momento della scelta o sul premere "start" compare il diavoletto sulla spalla che ti dice "Ma non vorrai mica sprecare il tuo tempo così? Ci sono moltissime inutili serie tv che ti aspettano!". Detesto la mia testa. Un altro grande problema che ho avuto con questo film è che è solo il secondo di Sorrentino che guardo. Lo so, è vergognoso, ma per motivi di necessità sento il bisogno di guardarli da pochissimo tempo, da quando il mio approccio al cinema è diventato più

Star Wars: Il risveglio della Forza

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Sono passati molti anni da quando i Jedi combattevano contro il male, e la Forza è ormai una leggenda. Luke Skywalker, altra leggenda di cui si vocifera in giro, è scomparso, e si parla di una mappa nascosta che sveli il luogo in cui si nasconde. Il Primo Ordine, con a capo Kylo Ren, si mette sulle tracce del droide che dovrebbe contenere la mappa, ma da qui inizia una caccia che coinvolgerà anche Finn e Rey. 32 anni sono davvero moltissimi. Il pubblico si abitua ad un'altra tipologia di cinema, una nuova generazione tramite moltissimi canali ha potuto appassionarsi alla saga e molte altre persone, anche per curiosità, lo hanno comunque scoperto per la prima volta. Il domandone che è sulla bocca di tutti adesso è: era necessario questo settimo capitolo? O addirittura una nuova trilogia E uno spin-off? No, assolutamente no, non era necessario, almeno non al pubblico, non a noi, perchè Disney invece ha pianificato tutto nei minimi dettagli. È normale che ai fini dell'econ

Confusi e felici

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Marcello è uno psicanalista che esercita il suo lavoro per mero bisogno, quasi per abitudine, e che assiste alcuni pazienti con problemi relazionali.  Improvvisamente Marcello scopre di avere una rara malattia agli occhi e non sa per quanto tempo ancora potrà vederci. I suoi pazienti quindi decidono di aiutarlo a superare il momento, a modo loro. I film con protagonista Bisio si divertono a prendere l'etichetta di "comici", quando di comico in film come questo c'è ben poco. E quel poco non fa nemmeno troppo ridere, ad essere sinceri. O no? Fatto sta che li vedo più come un pretesto; i film comici attirano gli italiani nelle sale, per ridere due ore in tranquillità, e poi, come i film di Pieraccioni, ti tirano dietro delle morali pesanti come macigni e, in alcuni casi, ti trovi a versare una lacrimuccia.  Potrebbero andare insieme a fare film drammatici, ma drammatici dall'inizio alla fine.  Confusi è fecili quindi è un film un po' confu

Il sapore del successo

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Adam era un promettente cuoco di Parigi che, rincorrendo il suo sogno e avendolo ottenuto troppo in fretta, prende la strada della droga e del sesso. Dopo essere tornato sui suoi passi ed essersi auto punito per i suoi peccati, va alla volta di Londra per raggiungere la sua tanto desiderata terza stella Michelin. Insieme ai film romantici fini a se stessi e agli horror per teenager, un altro temibile cliché del cinema sono i film sulle competizioni culinarie. Di grande moda dagli ultimi anni, è comunque sempre stato un genere sempre presente nello scenario cinematografico per la sua innata dote commerciale e l'appiglio su una grande fetta di pubblico. Spesso e volentieri sono noiosi, banali, fatti con lo stampino e con delle trame al limite del patetico. Burnt , o, dato che ci piace cambiare, Il sapore del successo , tratta il genere della commedia culinaria con un filino di classe in più, ampliando il raggio ad una più grande branchia, ovvero quella della tematica del

Il film della domenica: Il viaggio di Arlo

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Sappiamo tutti come sono andate le cose; milioni di anni fa un asteroide colpì la Terra distruggendo l'habitat in cui si erano stabiliti i dinosauri, estinguendoli. Ma come sarebbe andata se quel meteorite non avesse incontrato la Terra sul suo percorso?  Secondo la Disney, una delle possibilità sarebbe stata l'improbabile amicizia tra Arlo e Spot. Prima di venirlo a scoprire, non avrei mai immaginato che la Pixar avrebbe mai sfornato due film ad una così breve distanza l'uno dall'altro. Mossa anche parecchio sciocca visto l'enorme successo e l'oggettiva bellezza di  Inside Out , avrebbero potuto lasciare la gente prendere il respiro e magari dimenticarselo anche. Si perchè ci sono moltissime voci che spacciano Il viaggio di Arlo come il primo flop Pixar. Ma parlerò anche di questo. Questo titolo non aveva di sicuro l'obiettivo di fare lo stesso successo del predecessore, sarebbe stato molto improbabile inoltre, ma piuttosto doveva funzionare

Vita da scarabocchio di Giacomo Festi

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Elena è una ragazza che, come moltissime sue coetanee, vive ogni giorno della sua avventura liceale con estremo disagio; Elena infatti è sovrappeso e per bilanciare la propria autostima si è rifugiata nel mondo così chiamato "dark" e nel disegno di manga. Nella sua stessa città, su di un muro con tanti graffiti di professionisti, uno scarabocchio inizia la propria avventura, ma non contento della sua statica vita sul muro decide un giorno di infrangere la regola più grande e di andarsene. Leggo per passione. Ci sono periodi in cui mi mangio i libri come fossero ossigeno e altri in cui non riesco neppure a leggere due righe di seguito, ma difficilmente ho trovato libri che proprio non mi siano piaciuti perchè cerco di imparare il più possibile da ognuno di loro, sia per contenuti che per tecnica. Non recensisco libri normalmente, ma questa volta ho deciso di fare un'eccezione dato che l'autore di questo freschissimo romanzo, Giacomo Festi, nonchè autore de

Nebraska

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Woody Grant è un anziano signore molto ostinato e la vecchiaia, con un probabile inizio di Alzeimer, non fa che complicare la situazione. Woody è sicuro di aver vinto un milione di dollari alla lotteria e così decide di partire per l'ufficio in Nebraska che avrebbe dovuto consegnargli la vincita. Sulla strada, però, viene fermato quasi subito dalla polizia locale del Montana e raggiunto da suo figlio David. Oggi siamo invasi da locandine cinematografiche piene di colori scintillanti, di bei ragazzi e belle ragazze nel fiore degli anni con superpoteri o semplicemente con vite singolari e colpi di scena mozzafiato. Tutto questo serve anche a distrarci dalla vita vera e dalle mancanze o dagli errori commessi nella scrittura di questi film, spesso più fumo che arrosto. Ma ci dimentichiamo che alla fine dei conti è la semplicità a catturare più di molte altre volte uno sguardo o una particolare attenzione. A Nebraska sono stati tolti i colori, il che è anche un peccato dato che i

Le novità al cinema di dicembre 2015

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Inizia ad esserci pasta per i nostri denti, anche se, devo ammettere, in questo 2015 sono pochissimi i titoli che metterei in una top 10. Questo mese inizio bene perchè sono riuscita a vedere Quel fantastico peggior anno della mia vita in anteprima al Torino Film Festival. Andando per ordine, Krampus non capisco se sia una cagata colossale o se sarà quel tipo di commedia nera che piace tanto a me, sono ancora molto indecisa a riguardo. Parlando di cinepanettoni, i miei acerrimi nemici, quest'anno sembra che facciano un fiasco terribile, manca persino la fantasia per inventare dei titoli decenti. Detto questo, come ogni anno confido in Pieraccioni, l'unico che a Natale sappia farmi ridere, piangere e riflettere. Leone nel Basilico un po' in incuriosisce, non so perchè ma mi ricorda lo stile di Tutto su mia madre di Almodòvar, probabilmente per la locandina. Anche A perfect day sembra interessante, è il classico film che non riesci ad immaginarti. Per qua