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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

The Disaster Artist

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Ogni anno il Torino Film Festival propone molti titoli interessanti. Ogni anno Giulia sa di non poterne andare a vedere più di un paio, quando va bene.  Una volta per motivi di salute, il solito raffreddore bastardo che ti blocca a letto dovuto al primo freddo, l’altra per l’università (“Addios” Cit.), adesso per il lavoro (e meno male!), insomma ce n’è sempre una e mi tocca spulciare il programma e scegliere un titolo che combaci anche con gli impegni.  Inoltre è come se avessi deciso di tenermi il TFF come pretesto per scoprire ogni anno qualcosa di nuovo. Ogni anno riesce infatti a stupirmi, tirando fuori storie meravigliose che riescono a creare subito uno stupendo clima da festival, pur vivendolo solamente qualche ora.  Quest’anno ho scoperto Tommy Wiseau, un personaggio a me sconosciuto prima di iniziare a leggere le prime informazioni e vedere le prime immagini del film con e di James Franco in compagnia del fratellino Dave.  Per chi non lo conoscesse, come me

Boomstick Award 2017 alla Collezionista

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Come ogni anno arriva anche per noi comuni mortali blogger la stagione dei premi, e si parla di premi molto più prestigiosi degli Oscar e compagnia bella, tzè, qui si parla di riconoscimenti da parte dei colleghi di blogspot, il cui valore, da non sottovalutare, è strettamente legato alla stima che c'è tra noi e, alcune volte, a rapporti che ci legano. Quest'anno sono stata premiata da quella che per me, ma penso anche per la blogsfera, è la regina dell'horror, Mrs. Mari di  Redrumia , a cui vanno ovviamente i miei più cari ringraziamenti per questa soddisfazione. Il Boomstick Award ha comunque alcune regole che vanno seguite alla lettera, e che adesso andremo a rivedere velocemente insieme: 1) i premiati sono 7. Non uno in più, non uno in meno. Non sono previste menzioni d'onore; 2) i post con cui viene presentato il premio non devono contenere giustificazioni di sorta da parte del premiante riservate agli esclusi a mo' di consolazione; 3) i prem

Stranger Things - Seconda stagione

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Finalmente posso urlare al mondo di aver finito questa benedetta, attesissima e magnifica seconda stagione. Ho avuto una settimana di tempo per ragionarci su e posso dire con tutta sincerità che Stranger Things , soprattutto con questa stagione, è diventata la serie tv più bella che io abbia mai visto. Certo, c'è da mettere in conto il fatto che mi manchino molte serie leggendarie, come Lost , Breaking Bad , Twin Peaks e questo mappazzone infinito che chiamate Game of Thrones e a cui per il momento non oso avvicinarmi, ma è anche colpa vostra, che me lo fate odiare a furia di parlarne. Eppure, per arrivare ad essere definita la migliore, ha dovuto vedersela con serie altrettanto belle ma a cui mancava quel qualcosa che Stranger Things indubbiamente ha e in questo post proverò a spiegarvelo. Dopo una  prima stagione  col botto, circa un anno dopo veniamo riportati ad Hawkins, dove avevamo lasciato un pezzo di cuore, fai anche due o tre. Da qui una nuova storia coinvol

Dave Made a Maze

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Dave è un trentenne disoccupato che vive con la sua ragazza, Annie, in un piccolo appartamento. Come scopriamo durante gli stupendi titoli di coda animati, Dave non riesce a starsene con le mani in mano, perciò prova tutti gli hobby del mondo, costruisce le cose più strane pur di passare il tempo. Un giorno, però, Annie torna a casa e, in mezzo al salotto, trova una struttura in cartone dal cui interno si sente la voce di Dave. Dave ha infatti costruito un labirinto dentro il quale si è perso e che, secondo quello che dice, da dentro sembra essere molto più grande. Annie, chiamati alcuni amici per aiutarla e al contempo scocciata degli hobby inutili del compagno, decide di entrare nel labirinto per riportare Dave in salotto. Indie, finalmente! So che di recente ho visto  Swiss Army Man  e che quindi mi sarei dovuta saziare con quello, ma, come probabilmente alcuni di voi sapranno, non mi ha entusiasmata un granché. Quindi mi sono fatta coraggio e, senza sapere assolutamen

Allied - Un'ombra nascosta

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Nel 1942 il comandante di aviazione franco-canadese Max Vatan si reca a Casablanca dove dovrà incontrare Marianne Beausejour e fingersi suo marito. In seguito i due dovranno infatti andare al ricevimento dell'ambasciatore tedesco e ucciderlo. La missione viene portata a termine con successo e tra Max e Marianne nasce un travolgente quanto inaspettato amore, anche se un terribile dubbio tormenterà Max fino alla scoperta della verità. Allied giunge giusto giusto a colmare il vuoto di cinema, l'abisso in cui stavo annegando. Non che sia una manna dal cielo, ma almeno ha aiutato a rompere il ghiaccio in un momento di poca fantasia e ispirazione. Tra l'altro per un cinefilo sono momenti che capitano una volta ogni tanto ma sono difficili da digerire, sono come quelle trappole che più ti muovi e più si stringono, più non guardi film e più non ne guarderesti. Fatto sta che siamo di nuovo qua, con un film che probabilmente ha fatto parlare di sé più che per la trama

Oggi sono 3 anni di blog!

Oggi sono tre anni di blog ma, a differenza di ciò che avevo in mente di fare, non sono riuscita a programmare delle recensioni per festeggiare. In realtà sto guardando pochissima televisione, non ho l'umore giusto per iniziare i film a casa, mi sto rifugiando nei libri ogni volta che posso. Insomma ci sono altri pensieri che martellano la testa. L'unica televisione che sto guardando è la seconda stagione di Stranger Things ma in pillole, per paura che finisca troppo presto e col terrore di dover aspettare il 2019 per la terza stagione. E poi sto ri-guardando The Night Of , o meglio, sono riuscita a convincere mia mamma a guardare una serie per una volta non prodotta dalla Rai e, di conseguenza, di altra qualità. Non succede spesso che riesca ad incuriosirla tanto da guardare una serie diversa dal solito, ma quando succede non perdo mai. Come volevasi dimostrare, dopo il successo che ha avuto Big Little Lies , anche The Night Of ha avuto subito molta presa su di lei, tras

Thor: Ragnarok

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Gli screzi tra i due fratelli galattici continuano fino a quando, con il padre Odino in punto di morte, scoprono che Hela, dea della morte, sta tornando in cerca di vendetta. Dallo scorso weekend ho passato il tempo libero a pensare alle parole giuste per esprimere la mia amarezza nei confronti non tanto del film in sé, comunque orribile, quanto di un intero genere che ha vissuto il suo picco qualche anno fa e che adesso sta soccombendo sotto l'aspettativa che la Marvel stessa ha creato negli anni. Vado al cinema a vedere i supereroi più che altro per mancanza di alternative, ma di questo passo credo che a breve ne farò volentieri a meno. Non riesco più a vedere un percorso coerente ed entusiasmante, lo stesso che vedevo all'inizio, ai tempi del primo Iron Man , che non sarà stato di sicuro una bellezza ma aveva quell'entusiasmo e quell'alone di novità che di sicuro manca a Ragnarok . Non si riesce più a distinguere la trama dalle mille gang e battutine che

Il postone di novembre 2017

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Ci stiamo avvicinando ai mesi caldi del cinema, eppure in questo novembre vedo molti film, forse troppi, ma pochi film interessanti. Nonostante il poco entusiasmo, penso andrò in sala a vedere Borg McEnroe , che dalla Festa del Cinema di Roma mi dicono essere bello. The Place e The Square sembrano molto interessanti. Da mercoledì 1 novembre Geostorm Regia: Dean Devlin Genere: Azione Attori principali: Gerard Butler, Jim Sturgess, Abbie Cornish Trama: La storia segue un testardo ma affascinante progettista di satelliti che è costretto a collaborare con il fratello  per salvare il mondo. Tutti i satelliti meteorologici hanno cominciato a malfunzionare, creando una tempesta artificiale, e devono viaggiare nello spazio per fermarla. Capitan Mutanda Regia: David Soren Genere: Animazione Trama: George e Harold sono inseparabili amici, la cui affinità si basa soprattutto sullo spiccato senso dell'umorismo. Insieme realizzano i fumetti comici di Cap