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Visualizzazione dei post da aprile, 2016

Into the Wild - Nelle terre selvagge

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Il fatto che questo film sia così osannato, uscito nel 2007 e diventato subito cult, mi ha sempre incuriosita ma mai abbastanza per dargli una possibilità, forse per paura di rimanerne delusa e uscire dal coro. Così, recentemente mi sono fatta forza e ho iniziato anche io questo viaggio di due ore e mezza nelle terre selvagge dell'Alaska. Ho sempre invidiato chi viaggia, qualsiasi tipo di viaggio, quelli costosi e lunghi in terre lontane, quelli nel proprio paese o al risparmio, o quelli di un weekend in una città d'arte. E adoro viaggiare, adoro risparmiare e rinunciare per potermi permettere di esplorare nuovi colori e sapori del mondo ed entrare in contatto con altre culture, parlare con gente che vedrò una volta in tutta la mia vita, organizzare per mesi le tappe di un viaggio. Purtroppo però non avrei lo stesso coraggio di Christopher McCandless, l'uomo che ha davvero deciso di lasciare l'agiatezza per partire da solo verso l'ignoto, vivendo alla giorn

St. Vincent

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E' sempre molto divertente vedere film che hanno come protagonisti vecchi burberi incazzati con chiunque gli rivolga la parola e col mondo intero, semplicemente perchè sono sicura che da vecchia sarò io quella vicina di casa vedova/zitella, con mille gatti per casa, che ti sbatte la porta in faccia e che si guarda i suoi film preferiti di notte col volume al massimo, e non perchè non ci sentirò (naturalmente anche per quello), ma perchè mi divertirà infastidire i vicini. Odio questo tipo di persone, mi capita di continuo, per esempio, che sui mezzi pubblici io lasci volontariamente il mio posto a sedere ad un anziano che (si vede lontano un miglio) non sta in piedi e ha bisogno di sedersi e puntualmente, nei pochi casi in cui mi rispondono, lo fanno malissimo, con la faccia schifata, come se avessi ferito il loro orgoglio. Per questo li detesto, ma nonostante questo e tutti i buoni propositi per la vecchiaia, sono conscia del fatto che sarò come loro, dato che già a vent'a

Veloce come il vento

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Giulia De Martino ha diciassette anni e la passione per le corse automobilistiche che il padre le ha trasmesso. Dopo la morte del padre si ritrova, in assenza di una figura materna, a dover badare da sola al fratello minore Nico nella cascina in campagna. Ed è qui che arriva Loris, il fratello maggiore ex campione di rally e neo tossicodipendente che tenta di riavvicinarsi a modo sua alla sorella che conosce a malapena, attratto dall'eredità paterna. Ma la casa, unica vera eredità del defunto padre, si scopre essere stata messa in palio dallo stesso sulla vincita del campionato e la responsabilità è tutta sulle spalle di Giulia. E siamo di nuovo qui, davanti a ciò che per la critica è uno dei pochi film italiani veramente memorabili dell'anno in corso, e io sono sempre qui, forse un po' suggestionata da questa loro entusiasta reputazione. Se ne sono sentite molte su questo film, ed è inevitabile dato che succede raramente di vedere il cinema italiano in un così flori

1981: Indagine a New York

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Abel Morales è il proprietario di un'azienda che vende olio combustibile in una New York all'apice del suo tasso di criminalità. Infatti, Abel è costretto ad affrontare una situazione scomoda che lo vede vittima della rapina di due delle sue cisterne che trasportavano carburante proprio durante una sua transazione per ampliare l'attività. Viene messo quindi a dura prova e sono moltissime le situazioni in cui passare dal perfetto ed imprenditore al criminale. A Most Violent Year , questo è il titolo originale del film che risale già al 2014 ed il cui titolo, tramortito poi dalla "traduzione" italiana, stava a significare qualcosa di ben preciso. "L'anno più violento", sarebbe stato, il che si riferisce al tasso di criminalità di cui parlavo prima e che viene anche accennato nel film, il 1981 fu infatti memorabile per i molti atti criminali commessi, ed il nostro protagonista rimane coinvolto. Abel, interpretato dal richiestissimo Oscar Isaac, è u

Room

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Finalmente sono riuscita anche a recuperare questo discussissimo titolo che (mannaggia a me!) mi ero persa in preparazione agli Oscar. Ma, iniziando senza tanti giri di parole, il film, come molti sapranno, parla di una giovane donna che viene rapita e che vive per 7 anni in una minuscola stanza. Suo figlio, che non è mai uscito dalla quella stanza, conosce solo quella piccola realtà e non si preoccupa di cosa possa esserci "fuori". Tutto si complica quando, a 5 anni, Jack inizia a fare molte domande sulla stanza e su questo misterioso altro lato del muro che lui non conosce e Ma' (come la chiama Jack) non ha più voglia di nascondergli la verità. E' stato snervante non poterne dare la mia interpretazione quando era il momento, tutti ne parlavano e lo volevo fare pure io, ma ormai ci ho fatto l'abitudine perchè finisco sempre per posticipare le cose più belle. Comunque sia, come spesso accade in queste situazioni, mi sono fatta un'idea megagigante di ques

Lucy

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Lucy è una studentessa che vive a Taiwan ed un giorno viene costretta dal suo ragazzo a recapitare una valigetta dal contenuto sconosciuto. L'operazione non va a buon fine e Lucy viene rapita da un pericoloso criminale coreano il cui obiettivo è di portare sul mercato di tutto il mondo una nuova droga sintetica. Ad insaputa di Lucy, le viene inserito nel ventre un pacchetto contenente questa droga alla quale lei dovrà fare da veicolo per trasportarla in un altro stato, ma il caso vuole che quella droga venga a contatto con il suo sangue. Possiamo definire Luc Besson come un femminista, un amante della donna guerriero e del suo potenziale, non bisogna essere suoi particolari conoscitori infatti per sapere che Nikita e The Lady sono entrambi suoi film che vedono come protagoniste donne con forte temperamento e intraprendenza. Io questa caratteristica non posso far altro che appoggiarla, non tanto per solidarietà femminile (mi reputo infatti una persona che non giudica a prior

Lo stagista inaspettato

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Ben è un uomo pensionato e vedovo che non sopporta la solitudine e la disoccupazione e, non trovando abbastanza soddisfacenti i viaggi, decide di trovarsi un nuovo passatempo. Entra a far parte di un programma di stagisti senior di una start-up di abbigliamento online nel quale viene assegnato al ruolo di assistente personale di Jules, la proprietaria dell'attività. Noi tutti tendiamo a scegliere i film a seconda dello stato d'animo che caratterizza uno specifico momento. La commedia è studiata in particolar modo per sollazzare i nostri cervelli molto spesso sovraccarichi di preoccupazioni, di ansie, di pensieri insomma, che alla fine non fanno altro che precluderci una bella fetta di intrattenimento cinematografico e televisivo che in quel momento riteniamo troppo "violenta" e inappropriata. Tutto ciò è il motivo per cui nei box office si legge meno piacevolmente che una commedia per niente meritevole (da qualsiasi paese provenga) avrà sempre più incassi nel wee

Le novità al cinema di aprile 2016

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Trovo molto interessante questo film sul cinema di Hichcock, prima di tutto, e poi pochi altri titoli questo mese, tra cui Veloce come il vento e Criminal , anche se non mi convince del tutto. Da lunedì 4 Hitchcock/Truffaut Regia: Kent Jones Attori principali: Martin Scorsese, Wes Anderson, David Fincher Genere: Documentario Trama: Diversi cineasti discutono di come il libro di Francois Truffaut "Il cinema secondo Hitchcock" abbia influenzato il suo lavoro. La visione singolare del regista viene riproposta da alcuni tra i più grandi registi d'oggi. Da mercoledì 6 Il cacciatore e la Regina di Ghiaccio Regia: Cedric Nicolas Troyan Attori principali: Chris Hemsworth, Charlize Theron, Emily Blunt Genere: Avventura Trama: Il fantastico mondo di "Biancaneve e il cacciatore" si espande per rivelare in che modo i destini del cacciatore Eric e della regina Ravenna siano ancora profondamente e pericolosamente legati.