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Visualizzazione dei post da giugno, 2017

Fargo - Terza stagione

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La terza stagione della serie ispirata al celebre ed omonimo film dei fratelli Coen si ispira sempre a fatti accaduti veramente e sempre, manco a dirlo, in Minnesota. Questa volta nell'occhio del ciclone sono i due fratelli Stussy, Emmit, magnate dei parcheggio del Minnesota, e Ray, accecato dall'invidia per la fortunata sorte del fratello. Non sarà solamente la faida familiare a scombussolare la quotidianità dei due fratelli, ma anche l'arrivo di un misterioso imprenditore inglese, V.M. Varga. Lasciatemi sfogare. CHE NOIA CHE NOIA CHE NOIA CHE NOIA CHE NOIAAAAAAAAAA!!!!! Dopo due stagioni molto ma molto buone, Fargo ha deciso di tritarci le balle, per essere fini.  Dimenticatevi tutto ciò che avete visto precedentemente, quel bel pathos che ha caratterizzato Fargo fino a questo momento, dimenticatevelo proprio. Qui tra poco non si riusciva a percepire nemmeno il suo black humor, solo una noia mortale. La qualità di Fox è sempre quella, il prodotto non

Liebster Award!

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Anche quest'anno il mio piccolo blog è stato premiato e nominato con il Liebster Award , l'annuale celebrazione dei blog più piccini. Per chi ancora non la conoscesse, è una simpatica iniziativa per far circolare i piccoli blog o quelli appena nati e dare la possibilità ad essi di conoscere altri blog con le stesse caratte ristiche. Quest'anno è stata l'amica Bolla, di  Il Bollalmanacco di Cinema , ad onorarmi, seguita dal buon Kris di  Solaris  e poi ho accettato la premiazione aperta di Alessandra, di  Director's Cult . Ultimo ma solo per tempistiche, il premio di Frank R. di  Combinazione casuale . Regolamento : I blog nominati dovranno rispondere alle 11 domande a loro poste, nominare altri 11 blog con meno di 200 followers e formulare altre 11 domande per gli invitati. Ricordatevi di copiare il regolamento nei post, riportando il logo del Liebster Award e informare i vostri invitati del premio con un messaggio. Ecco qui quindi le risposte alle doma

Lady Macbeth

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Trasposizione dell'omonimo romanzo di Nikolaj Leskov e ambientato nella metà dell'Ottocento, racconta la storia di Katherine, una giovane donna inglese, la quale viene comprata da Boris Lester, perché fosse la moglie del figlio Alexander. Katherine però viene immediatamente reclusa ad una vita senza interessi e piena di imposizioni, reclusa nel confine della magione di campagna, con lo sguardo severo del suocero sempre addosso, il quale le rimprovera il fatto di non dare figli al marito, quest'ultimo del tutto sessualmente disinteressato nei suoi confronti. Un giorno Katherine si ritrova ad avere contatti con i lavoratori della magione e, nel richiamarli al lavoro, conoscerà Sebastian, uno stalliere con cui inizia una relazione. Avendo finalmente conosciuto l'amore, Katherine non si arrenderà davanti a nessun ostacolo che le possa togliere la sua libertà. Viviamo in un periodo in cui, in senso buono, il femminismo è diventato di gran moda. Tornerò a parlarn

Macbeth

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L'omonima opera teatrale di Shakespeare, a cui naturalmente il film si ispira, è uno dei suoi lavori più famosi ed iconici. Il suo periodo di attività all'interno della letteratura inglese, il periodo Elisabettiano, è stato un periodo costellato di opere teatrali dedicate principalmente a tragedia e commedia, ed era popolare, all'interno della tragedia, la tematica della smania di potere. Proprio di questo parla Macbeth , scritto sulla falsa riga di una leggenda scozzese ambientata nel Medioevo, parla di colui che divenne re di Scozia attraverso vie poco ortodosse, più precisamente, superato un primo attimo di tentennamento, uccidendo chiunque gli impedisse di raggiungere il trono. Bisogna un attimo farsi l'orecchio alla tipologia di linguaggio pomposo e sfarzoso che veniva utilizzato nel Medioevo e che probabilmente rendono le due ore di visione un po' faticose. Per il resto è un film dall'impatto visivo epico, la fotografia è di certo il suo aspett

Enemy

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Adattamento cinematografico del romanzo di José Saramago, L'uomo duplicato , ormai del 2013 e che purtroppo non ha mai trovato una distribuzione italiana, perché noi siamo bambini cattivi e non ce lo meritiamo. Adam è un professore di storia che conduce una vita tranquilla e monotona con la fidanzata Mary. Un giorno, incuriosito da un suo collega alla visione di un film, scopre l'esistenza di un attore di nome Anthony fisicamente identico a lui, ed inizia così a fare delle ricerche e ad avvicinarlo per provare a smascherare la causa della profonda inquietudine che inizia ad avvertire da quel momento. Villeneuve ha da poco conquistato il pubblico con la sua rivisitazione del fantascientifico alieno,  Arrival , ma prima di questo, che anticipa il suo remake di  Blade Runner , è stato anche il regista di almeno altri due film bellissimi; uno è il claustrofobico thriller Prisoners , e l'altro è il thriller poliziesco  Sicario . I suoi tre film in francese li ig

The Lady in the Van

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Nel quartiere di Camden, a Londra, vive un'anziana signora in un furgone parcheggiato sul ciglio della strada. La signora in questione, Mary Shepherd, è una senzatetto dal caratterino vispo che entrerà nelle vite delle persone che abitano in quella via. Questa è in realtà una storia vera, la signora ha abitato infatti per ben 15 anni, dal dal 1975 al 1980, nel vialetto di Alan Bennett, commediografo e sceneggiatore di questo film. Alan Bennett è infatti anche il coprotagonista del film, interpretato dall'attore Alex Jennings. Sarà perché, sotto quell'espressione seriosa, si nasconde una dolce signora oltre che una brava attrice, provo un'infinito affetto per Maggie Smith, fin dai bei tempi di Harry Potter, con cui sono ovviamente cresciuta e, benché non sforni con costanza film, quando mi capita qualcosa in cui lei recita la guardo con piacere.  Mi sono goduta questa pellicola molto British rigorosamente in lingua originale, per la gioia delle mie ore

Old Boy

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Tratto dall'omonimo manga, Oh Dae-su è sposato e con una figlia piccola ma la sua esistenza è confinata alla lussuria, tra alcool ed amanti. Una sera, dopo essere uscito da un distretto di polizia in cui si trovava per ubriachezza molesta, viene rapito e rinchiuso in una stanza in cui viene a sapere al suo risveglio dell'assassinio della moglie e della figlia e che il primo sospettato è proprio lui. In quella stanza Dae-su ci starà per quindici lunghi anni, senza sapere perché, l'unica cosa che sa è che, non appena uscito, farà di tutto per trovare il suo carceriere ed avere la sua vendetta. I revenge movie sono tra i miei preferiti, come d'altronde lo sono anche i thriller, binomio che spesso per la mia gioia combacia anche, ma devo dire che questa è stata la prima volta che mi misuravo con un thriller sud coreano, almeno che io sappia, e non nascondo che, vista la notorietà del film, io abbia esitato non poco prima di convincermi a vederlo, quasi come se

Solo gli amanti sopravvivono

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L'eterna storia d'amore di chi è immortale. Adam ed Eve sono due vampiri, lui vive in America e lei in Marocco, ma sono legati da un sentimento più potente della lontananza che li divide. Solo gli amanti sopravvivono è la visione di come sarebbe la coppia primordiale in una realtà surreale, nella quale convivono umani e vampiri. A caratterizzarlo è la scelta di raccontare la loro esistenza, così diversa da quella che conduciamo noi, in modo verosimile. I vampiri, essendo creature immortali, hanno prima di tutto una diversa concezione del tempo e dello spazio in confronto a quella dell'uomo, ma nonostante l'uomo abbia molto meno tempo da vivere sulla Terra, il film ritrae una tipologia di uomo vana, intenta a sprecare il poco tempo a loro disposizione, mentre i vampiri, con alle spalle e di fronte secoli che li attendono, oltre a presentare una conoscenza generale del mondo umanamente quasi impossibile, hanno imparato a godere di ogni attimo della loro e

La bella e la bestia (2017)

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Non ero andata a vederlo in sala perché la paura era troppa, ma quando mi è apparsa settimana scorsa la possibilità di vederlo, ammetto che la paura continuava a farsi sentire forte e chiara. In fondo è uno dei miei tre classici Disney preferiti, e Disney stessa ha deciso di rovinarli tutti quanti, visto che i remake in programma sono veramente tanti ed i miei preferiti, Il Re Leone e Mulan , sono proprio tra i prossimi. La trama non ve la sto a riportare, spero che non ce ne sia bisogno ed, in tutti i casi, è decisamente superflua in questa circostanza. Inutile ripetere ancora una volta, ma lo farò lo stesso, che per me questo raptus di nostalgia Disney non è altro che una risposta ai pochi film nuovi che hanno in cantiere ed un macello di soldi che evidentemente non sanno come spendere, perché è un gesto che va quasi ad insultare gli anni di stupendo lavoro datti con l'animazione, il live-action è solo un pretesto. Capisaldi dei classici Disney, la loro particol