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Visualizzazione dei post da ottobre, 2016

Goodnight Mommy (Ich seh, Ich seh)

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Ci si prepara, un po' in anticipo, alla notte di Halloween e dovevo assolutamente recuperare questo filmone che ho sentito lodare in ogni angolo della Terra, non potevo assolutamente perdermelo, tanto meno questa settimana.  Si tratta di un film austriaco del 2014 che ha fatto pochissimo rumore sia in Austria che in Italia, ma non dalla critica che ne ha sempre parlato nel migliore dei modi. Elias e Lukas aspettano il ritorno della madre da un intervento di chirurgia plastica, nella grande casa sperduta nel nulla. Al suo ritorno, la madre ha il viso coperto di bende ed un carattere molto aggressivo che i figli non riconoscono. Più passa il tempo, e più la madre sembra avere comportamenti strani che mettono i due gemelli sulla difensiva ed iniziano a cercare indizi per provare che si tratti effettivamente della madre. Questo film è stato una rivelazione per molti motivi, talmente tanti che non so da che parte iniziare. Goodnight Mommy è un horror psicologico ma

Viaggio nella storia del cinema: La Grande Illusione

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Andando avanti in un ordine abbastanza cronologico, si trova il capolavoro di Jean Renoir , risalente al 1936 e che fu un film scandalo per i tempi. Come periodo storico lo si può definire ancora parte del Realismo Socialista, di qui potete leggere caratteristiche e specifiche storiche  qui , ma questa volta viene presentato al popolo (soprattutto europeo) un punto di vista decisamente differente, la Prima Guerra Mondiale ma in chiave olistica. Un film olistico è quel film che non pretende (come invece nel caso de La Corazzata   Potëmkin) di imporre al pubblico un'idea precisa, di schierarsi senza riserve, non presenta una divisione netta tra bene e male.  Nel 1936 Renoir si trova in un clima in cui ancora si ha la convinzione che si possano risolvere le controversie tra le nazioni tramite la guerra, perciò la prima grande illusione di cui parla è proprio questo ipocrita senso del dovere che spingeva le persone verso una guerra del tutto evitabile. Capitano e Tenente fr

Crisis in Six Scenes

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Come dicevamo, la televisione sta crescendo a vista d'occhio ed anche i più grandi sentono nell'aria il cambiamento, un cambiamento a cui tutti, prima o dopo, dovranno adattarsi. Per questo grandi e piccoli nomi del cinema, come Tarantino, Nicolas Winding Refn, il grande maestro dell'horror Dario Argento, Sorrentino col suo papa anticonformista, stanno prendendo in considerazione o hanno già deciso di lanciarsi in progetti nuovi e legati alla televisione. E ad anticiparli tutti è il più anziano del gruppo, il fantastico Woody Allen che ha donato un pezzo di sé a questo fiorente mercato.  Siamo negli anni '60, in un periodo di grande fragilità dal punto di vista politico per gli Stati Uniti. Sidney Muntzinger è uno scrittore benestante sposato con Kay e soddisfatto della propria vita, deciso a scrivere (guarda caso) una serie tv. Sid (così viene soprannominato) è turbato dal fermento di giovani rivoluzionari, notizie che sente alla televisione, quando ad un trat

American Pastoral

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E' un periodo un po' strano questo per me. Quando sembrava che la televisione avesse raggiunto un picco è cresciuta ancora di più, raggiungendo un livello quasi al pari del cinema ed è ancora in netta crescita, nessuno sa dove arriverà. Perciò sono rimasta incastrata nella visione di moltissime serie tv in contemporanea con gli Stati Uniti e molte ancora devono iniziare, perciò ho dovuto ristringere moltissimo il tempo che dedicavo alla visione dei film per un puro problema di tempo che scarseggia sempre. Davvero, noi gente pazza che ha deciso di iniziare a scrivere di intrattenimento ci siamo messi in un pasticcio enorme e, nonostante questo, ne siamo consapevoli e ci piace, prendendolo seriamente tanto quanto un qualsiasi altro lavoro, nella maggior parte dei casi. Negli anni '60 Seymour Levov, soprannominato in paese "Lo svedese", è un ragazzo del New Jersey che conduce una vita apparentemente perfetta; di famiglia ebrea benestante, sposa la donna più be

Deepwater - Inferno sull'oceano

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Anche questo disastro ambientale è diventato un film, venendo in qualche modo strumentalizzato ed onorando in minima parte le vittime e gli eroi della vicenda.  Si sta parlando dell'incendio scoppiato nell'aprile del 2010 sulla Deepwater Horizon, piattaforma petrolifera semi-sommergibile che si trovava nel Golfo del Messico e nel cui rogo morirono 11 persone e 17 rimasero ferite. Non era mia intenzione andare a vederlo in realtà, ma circostanze hanno voluto che mi trovassi al cinema in uno dei mercoledì a 2 euro (lodato/dannato l'ideatore dell'iniziativa) e trovassi tutti gli spettacoli dopo le 22:30 esauriti tranne una ventina di posti proprio per questo titolo. Non ho mai visto tanta gente al cinema come quella notte, non ci si poteva letteralmente muovere! Fatto sta che l'ho visto, sul lato estremo della prima fila (quella talmente avanti e laterale che curva anche un po', per rendere l'idea), ma l'ho visto e, non so se per colpa di ore d

Viaggio nella storia del cinema: La corazzata Potëmkin

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Dopo la rivoluzione bolscevica del 1917, il cinema sovietico vide un'enorme crescita con la nascita di quasi 30 case di produzione. Inizialmente l'approccio del pubblico al cinema fu modesto, ma nel giro di pochi anni le maggiori case di produzione cedettero il controllo ad un nuovo organo di controllo, il Narkompros. Negli anni '20 Lenin impose una cinematografia d'intrattenimento e d'istruzione, iniziando così ad utilizzarla come mezzo di propaganda; dopo la metà degli anni '20 aumentò la censura che favorì la produzione interna e la nascita di una nuova generazione di registi, tra i quali proprio Sergej Ejzenstejn.  Sergej Ejzenstejn fu il massimo esponente del cinema sovietico ed i suoi film possono essere considerati parte dei due movimenti degli anni '20 sovietici, ovvero il Realismo socialista  ed il Costruttivismo , due movimenti storicamente poco distanti l'uno dall'altro ma anche simili per le loro caratteristiche; tutti e due ave

Mine

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Mike, tiratore scelto dei marines, viene spedito insieme a Tommy, amico e compagno, nel deserto in missione per eliminare un terrorista. La missione però non va secondo i piani e i due soldati si perdono durante una tempesta di sabbia rimanendo isolati dalle comunicazioni con il comando. Tentando di raggiungere il villaggio più vicino e trovare rifugio, i due soldati si troveranno nel mezzo di un campo minato a loro insaputa e, mentre Tommy perde qui la vita, Mike rimarrà bloccato aspettando i soccorsi, conscio di aver innescato una mina. Mine è l'esempio del fatto che l' Italia ha molte menti brillanti, diamanti grezzi che devono ancora crescere e che, per farlo, devono spesso appoggiarsi all'estero, magari soffocati dalla mentalità chiusa che rallenta la cinematografia italiana, o magari per una semplice questione di preferenza.  Questi due registi si sono cimentati, per la loro prima volta alla regia, con un film tutto meno che semplice. L'idea di fondo

Viaggio nella storia del cinema: Metropolis

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Il film risale al 1926 e per questo motivo viene ancora inserito nel movimento dell'Espressionismo, che andò dal 1920 al 1927, anche se il film in sé ai tempi non lo ritenevano appartenente al movimento ma ne ha assorbito le caratteristiche. L' Espressionismo , tanto per darne un'infarinatura generale, si manifestò agli inizi del '900 in Germania nel campo della pittura e del teatro in opposizione alle correnti impressionistiche, in quanto l'Espressionismo costituiva il tentativo di esprimere, attraverso distorsioni estremizzate, le emozioni più vere e profonde della realtà, mentre l'Impressionismo francese, al contrario, aveva l'obiettivo di esprimere alcuni ideali con una recitazione ed una tecnica a dir poco represse e ridotte all'osso. Essendo uno dei principali esponenti del movimento, Metropolis presente appieno tutte le sue caratteristiche che il regista austriaco Fritz Lang ha saputo sviluppare al meglio. Il film è ambientato nel fu

Le novità al cinema di ottobre 2016

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Si inizia ad entrare nella bella stagione per il cinema, nei mesi più gustosi. Ad ottobre non mi lascerò scappare Mine , di cui mi hanno parlato molto bene, il secondo capitolo di Jack Reacher e finalmente recupererò Io, Daniel Blake . Non potrà mancare il solito Marvel, ma per il resto ci dovrò ragionare un po' su. Da lunedì 3 ottobre The space in between - Marina Abramovic and Bra Regia: Marco Del Fiol Attori principali: Marina Abramovic, Dorothy W.Cooke, Narcisa Candido Genere: Eventi Trama: In viaggio in Brasile alla ricerca di nuovi stimoli creativi, Marina Abramovic intraprende un percorso di guarigione spirituale. Incontra medium, erboristi e sciamani. Il sincretismo religioso del Brasile più profondo si fa percorso personale e artistico e racconto per immagini. Da giovedì 6 ottobre Mine Regia: Fabio Guaglione, Fabio Resinaro Attori principali: Armie Hammer, Annabelle Wallis, Tom Cullen Genere: Thriller Trama: Mike è uno Sni