La mia esperienza al 32 Torino Film Festival - The Rover



Dopo tanto tempo che desideravo partecipare a questa manifestazione finalmente ce l'ho fatta e sono totalmente appagata!
Avendo moltissime lezioni da seguire all'università ed un esame a breve purtroppo non sono riuscita a crearmi un vero programma e a vederne molti, così mi sono accontentata di un film solo (sperando il prossimo anno di riuscire ad organizzarmi meglio).

(Una parte della mia collezione)
Il film che ho avuto il piacere di vedere è stato THE ROVER.
E' stato proiettato per la prima volta in occasione di questo Torino Film Festival e uscirà nelle sale a partire dal 4 dicembre di quest'anno.

È un film interamente on the road che racconta di un'Australia sull'astrico della povertà reduce da una guerra, ambientazioni desertiche in cui sembrano non esistere regole e in cui le persone sembrano svuotate di qualsiasi scopo della vita trascinandosi in giro stile zombie ma anche dal grilletto molto facile, spianando fucili per risolvere qualsiasi tipo di problema.
Il film inizia senza contesti né premesse, tantomeno sapremo mai il nome del protagonista. Il film inizia e basta, e per questo motivo non è possibile anticipare nessuna mossa. 
Il protagonista (Guy) apparentemente sconvolto (da non si sa cosa) si vede rubare sotto il naso la propria macchina ed il suo scopo principale diventa solo quello di recuperarla, qualsiasi o chiunque si metta tra lui e, appunto, la macchina. 
Il destino lo fa incontrare con il fratello ferito di uno degli uomini che gli hanno rubato la macchina e questo li porta ad andare alla loro ricerca insieme.


Nella durata di 100 minuti (più che adeguati) abbiamo visto David Michôd dirigere un Guy Pearce completamente diverso da quello di Iron Man 3 e quasi irriconoscibile sotto quei vestiti sgualciti e la barba lunga ed incolta e che ricorda molto di più Hugh Jackman ne Les Misérables, ed un Robert Pattinson in piena forma! 
Non nel senso che fosse figo (non mi sentirete mai esprimere questo parere nei riguardi di Pattinson) ma perché ha interpretato la parte di un ragazzo ritardato e non ho nulla da ridire, è stato impeccabile in un personaggio complesso, nulla a che vedere con il vecchio e scadente vampiro di Twilight.
Poi magari non tutti sanno che al Torino Film Festival i film stranieri sono proiettati rigorosamente in lingua originale con sottotitoli in italiano, perciò ha reso tutto molto di più.

La colonna sonora è veramente stranissima; più di una volta ci troviamo ad ascoltare canzoni per niente inerenti alle scene.
Spesso e volentieri ci risulta un po' lento in alcuni punti ed in altri sono contenta di aver scorto una vena comica e sentimentale in un film che di comico ha ben poco ma ha saputo farti affezionare quanto basta al personaggio di Robert.

Perché guardarlo: promettente interpretazione degli attori ed ottimo finale
Perché accantonarlo: scene di violenza poco giustificate

In complesso, un'esperienza meravigliosa che il prossimo anno mi sono ripromessa si rifare meglio.
Al prossimo post ;) 


Ecco il trailer:

      

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