Baby Driver


Baby è un ragazzo con un innato talento nella guida e, per saldare un conto, è obbligato a partecipare ad una serie di rapine con alcuni criminali. Un giorno, però, conosce una ragazza di cui si innamora e inizia così a fantasticare su un futuro che non comprenda le rapine, solo che uscire dal giro sarà più difficile del previsto.

Devo ammettere che inizialmente, dopo aver visto per la prima volta il trailer, avevo qualche timore su questo film. La classica americanata con il ragazzo prodigio che vuole uscire dal giro per inseguire la propria storia d'amore, quanti se ne sono visti di questo tipo? Poi, un po' dal cast, un po' dai commenti entusiasti che ho letto in giro mi sono lasciata convincere e, ancora una volta, la verità sta nel mezzo.


La prima impressione che da, almeno per la prima metà del film, è di guardare il remake di Drive ma con una colonna sonora pop. La differenza sostanziale è che Drive è un bel film d'autore la cui forza risiede proprio nelle caratteristiche del personaggio, nella regia, nella colonna sonora malinconica fatta su misura e le ambientazioni in penombra, mentre questa brutta copia, creata appositamente per attirare una fetta di pubblico più ampia, non ha nulla di indimenticabile. 
Il rischio di fare film come questo è proprio quello di cadere nell'anonimato. Non so se sia un bene o un male, ma è il primo film che vedo di Edgar Wright e non sono riuscita a farmi uno straccio di idea sullo stile che volesse dare al film, tanto che si dimentica molto velocemente.
Il film gira intorno ad una colonna sonora non originale molto lunga, bella, varia e popolare, che aiuta non di poco nel coinvolgimento del pubblico ma che, personalmente, trovo manchi un po' di personalità.


Poi in casi come questo trovo superfluo coinvolgere attori di una certa portata come Kevin Spacey e Jon Hamm, un cast, tenendo in considerazione anche Jamie Foxx, che strizza l'occhio ad un ampio pubblico amante anche di generi diversi tra loro. Fondamentalmente è un film che non presenta niente di nuovo e lo fa senza particolari manierismi, il che vuol dire, come direbbero in molti, che è un film senza grandi pretese, che non si prende troppo sul serio, ma non per questo deve essere valutato con leggerezza. Dal mio punto di vista se proponi una trama vista e rivista dovrai pur farlo con qualche iniziativa particolare, se no tanto valeva non farlo.
Ciò che ha sicuramente di buono sono alcune scene d'azione, che tirano un po' su la media, mentre ci sono altre scene proprio scritte male, e Ansel Elgort che, per quanto lavoro ancora abbia da fare, ha davanti a sé un futuro promettente.


Al di là di quel paio di scene al volante, Baby Driver non emoziona granché e si rivela anche abbastanza banale. É vero che non tutti i film sono fatti per essere dei capolavori, per carità, ma preferirei evitare di vedere lo stesso film ripetuto ogni anno in una salsa diversa. É semplicemente uno dei tanti film da botteghino, visti gli incassi che ha fatto dalla sua uscita, che intrattiene, diverte, ma di cui si può tranquillamente fare a meno.


Commenti

  1. Concordo con te.
    Divertente, e poi?
    Da Wright, voglio altro.

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    1. É quel fine a se stesso che ormai mi ha annoiata.

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  2. Nah, per niente d'accordo. La storia non sarà niente di nuovo, ma questo film possiede uno stile e una regia stellari, per non parlare della colonna sonora che non è un semplice accompagnamento, bensì è la vera protagonista.

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    1. Non l'ho trovato assolutamente così personale o memorabile. La colonna sonora l'ho trovata una come tante, mi ha ricordato un po' lo stesso utilizzo che è stato fatto nei due episodi di Guardiani della Galassia, ma, anche se l'ho apprezzata, non l'ho trovato un valido motivo per adorare il film. Sarà anche il fatto che questo genere di film non siano i miei preferiti.

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  3. Non l'ho ancora visto, bello leggere però una recensione piuttosto fuori dal coro. Spero di non stare dalla tua

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    1. Lo speravo anche io xD pensavo di divertirmi di più. Magari una seconda visione me lo farà rivalutare.

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  4. Tu devi recuperare la Trilogia del Cornetto (Shaun of the Dead, Hot Fuzz, The World's End, ovviamente rigorosamente tutti in lingua originale). Solo allora potremo riparlare di Wright :)
    Detto questo, a me è piaciuto molto, alla fine è un musical action con un sacco di personaggi divertenti e ben caratterizzati, proprio il tipo di film "disimpegnato" che piace a me!

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    1. Prometto che recupererò xD
      Per il mio gusto personale è un film, come dici bene tu, disimpegnato che però non mi soddisfa. La trovo la solita solfa.

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  5. Mi intriga molto la colonna sonora, ma spero non sia l'unica cosa buona del film, film che certamente non mi perderò, nonostante il tuo tiepido giudizio ;)

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    1. Assolutamente, bisogna vederlo per poter esprimere il proprio giudizio ^^

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  6. Io sono un romanticone e alla fine mi sono anche commosso. Le sequenze degli inseguimenti le ho trovate oltre che spassosissime, da manuale, sembrava di vedere un gameplay di Need For Speed (video game che adoro). Kevin Spacey, beh, è Kevin Spacey (House of cards mode: on). Film che mi ha divertito e che ho trovato anche tecnicamente raffinato. Attenderò di rivederlo in edizione home video.

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    1. Il finale non mi ha proprio trasmesso nulla, invece. Le corse in macchina che, a mio avviso, sono notevoli sono quella iniziale, fatta particolarmente bene soprattutto per cogliere subito l’attenzione del pubblico, ed un’altra durante il film, fine. Su Kevin Spacey non si discute, ma è un po’ sprecato.

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  7. segnato, prima o poi me lo guardo anche io, subito dopo dunkurk e c'era una volta in Anatolia ^_^

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  8. volevo dire dunkirk hehe ;)

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  9. A me invece è piaciuto molto. Mi fa piacere che Edgar Wright sia tornato in pista!

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    1. Carino è carino, anche se in parte l’ho già dimenticato.

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  10. Mi allego alla Bolla. Recupera la Trilogia ;)
    Visto ieri, comunque. L'ho trovato davvero caruccio, ha un ritmo che non decolla mai e a suo modo ogni scena è memorabile. Credo che sia la prima volta nella mia carriera di spettatore (quindi qualcosa lo avrò sicuramente perso) che musica, montaggio e regia collaborano in maniera così stretta.

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    1. Sai che ho patito quel ritmo che non decolla? Ma proprio tanto.

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