Spazio videogames - The Last Guardian


Era ormai da due anni che non mi capitava di finire un gioco. C'è da dire che ho poco tempo libero e quel poco lo dedico quasi interamente al cinema e alla televisione nella loro concezione positiva (quasi sempre, ma ehi, sono umana anche io), e non dimentichiamoci della lettura che, anche se va a rilento per tutto l'anno, non abbandono mai. Perciò ogni tanto trovo il tempo per farmi una partita, non mi rilassa quanto guardare un film, ma mi è sempre piaciuto, fin dalla Play Station 1, che mi ha sopportata per tanti anni prima di lasciarmi in una valle di lacrime.
Dopo tanti anni di Tomb Rider, Resident Evil e sparatutto vari, avevo voglia di qualcosa di diverso, in realtà avevo proprio voglia di qualcosa alla Zelda ma, dato per per Play Station è fuori discussione ed è l'unica console che ho, a dicembre scorso avevo messo gli occhi su The Last Guardian

Siete un ragazzino dalla pelle olivastra che si sveglia, stordito, in una caverna. In questa caverna, incatenato, c'è anche un...coso. Non è certamente elegante definirlo tale, ma la creatura che vi fa compagnia in uno stato di incoscienza non è chiaramente definibile, sembra più che altro l'insieme di un gatto, una gallina e un drago con l'attaccamento emotivo di un cane. Per semplificare la cosa ci viene spiegato che la creatura in discussione si chiama Trico e ha fame.
Una volta che avrete preso dimestichezza con i comandi e fatto amicizia con Trico capirete che quella in cui vi trovate non è una caverna, ma uno dei tanti mastodontici edifici di pietra di un misterioso posto sperduto nel nulla.


Dicevo che dovete un attimo abituarvi ai comandi non tanto perché sottovaluto le vostre capacità da players, ma perché fanno letteralmente schifo, l'accuratezza è tutta un'altra cosa, il ragazzino a volte prende delle iniziative tutte sue e, sommato al fatto che Trico andrà invogliato più di una volta a muovere le chiappe ma che non vi ascolta, le bestemmie sono assicurate, almeno per PS4.
Ma nonostante la sua ingiocabilità, adorerete comunque The Last Guardian ed il perché è semplicissimo: avete presente l'affetto che avete iniziato a provare nei confronti del cane Marley in quel dannatissimo film? Per Trico sarà la stessa cosa, vi affezionerete a lui a tal punto da scongiurare la sua morte. Il rapporto tra Trico ed il ragazzino crescerà insieme al vostro amore per lui, allo stesso modo, ora dopo ora di gioco, un po' come se il ragazzino foste proprio voi, anche se non riuscite a comandarlo come vorreste.
Per essere chiari, non è un gioco difficile, è veicolatissimo anche se alcune mosse della seconda metà del gioco non saranno particolarmente semplici da immaginare, questo perché fondamentalmente non hanno senso, ma il punto forte di The Last Guardian non sono nè l'accuratezza dei comandi, nè, come potete vedere dalle immagini, la grafica, che comunque ha quel non so che di animazione giapponese  (non a caso, visto che la casa produttrice è giapponese) che non ho disprezzato, nè tanto meno la trama particolarmente intrigante, si tratta più che altro di un rapporto che si viene a creare tra voi e quel bruttissimo e dolcissimo...coso.


Oltre che essere semplice e a volte ripetitivo, è anche abbastanza breve, si conclude in circa 12 ore, ma quando inizia a svelarsi, si inizia a capire meglio come mai Trico ed il ragazzino si trovino in quel posto, allora tutto inizia a funzionare. Dal mio punto di vista è un titolo che vale la pena giocare perché Trico è adorabile, disegnato benissimo e la storia offre momenti poetici che fanno sussultare il cuore nel petto. Non mi era mai capitato di affezionarmi ad una creatura in un videogioco, anche se il ricordo che ho avendolo finito solo un'ora fa è quasi quello di un film più che un videogioco, non credevo possibile si potesse instaurare un rapporto con un videogioco tanto intenso e che ti lasciasse distrutto alla sua conclusione. Per la prima volta sul finale dei lacrimoni enormi mi rigavano le guance e non riuscivo a fermarli. Naturalmente non vi dico come va a finire perché vi toglierei l'opportunità non di giocare ad un videogioco come tanti, ma di vivere un'avventura ed una piccola storia d'amore.



Commenti

  1. Purtroppo l'ho provato a casa mi amici... Ma da quel che ho visto, "The Last Guardian" è un'opera d'arte!

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    1. Da tante emozioni, questo è certo, ma all'inizio fa anche parecchio incazzare per i comandi.

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  2. Non sapevo giocassi ai videogiochi :D
    In ogni caso non conosco questo gioco e credo non faccia per me, anche se dopo Life is Strange un pensierino potrei farlo ugualmente, dopotutto le avventure grafiche mi piacciono ;)

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    1. Sono piena di sorprese ^^ sisi, gioco da sempre e mi piace.
      Non ho mai avuto un titolo simile a questo, normalmente con play4 sto su altri tipi di titoli, horror o sparatutto, e dopo il nuovo Final Fantasy mi hanno regalato un buono e ho deciso di prendere questo qui visto che ne parlavano benissimo. Se si è abituati ai migliori titoli i suoi comandi fanno impazzire, ma la storia fa valere lo sforzo.

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