Il Ragazzo Invisibile


Giuro che sono entrata in sala con le più buone intenzioni.
Dopo aver visto da poco Il Capitale Umano mi sono un po' illusa che, affrontando un tema diverso per gli standard italiani, avrebbero potuto fare un bel lavoro.
In parte questo tentativo potrebbe essere riuscito, dall'altra, ovviamente, rimane neanche lontanamente paragonabile ai famosi film americani sui supereroi che tutti conosciamo.
Gabriele Salvatores è stato molto coraggioso a spingersi in un mondo che non appartiene all'Italia, e se non ci fossero primi passi, come quello intrapreso da lui, non ci sarebbe mai una crescita anche in questo campo.
Proprio la regia è probabilmente una delle poche cose che si salva di questa pellicola. Infatti cerca, e si vede, di rendere la storia fluida e leggera ma lasciando un lembo di vita quotidiana (e reale) con i piedi saldi a terra.

Sinteticamente, la storia parla, come facilmente intuibile nel trailer, di Michele (Ludovico Girardello) un ragazzo di 12 anni preso di mira dai classici (forse anche troppo) bulletti della scuola.
In occasione di una festa di Halloween a casa di Sara (Noa Zatta), la ragazzina che gli piace, si compra un costume scadente con i soldi che gli sono rimasti e va alla festa.
La mattina seguente scopre di essere diventato invisibile e si convince, sbagliando, che sia stato merito del costume.


Insomma, una tematica extraeuropea mescolata alle solite faccende di tutti i giorni.
Ci vuole un gran fegato per passare da una pellicola come Educazione Siberiana ad un poco più che banale film come questo.
Il cast è mediocre e ristretto; a parte appunto i giovani attori che costellano questo film (che bene o male recitano da ragazzini di 13 anni quali sono) c'è Bentivoglio che alza un po' la media, sia dell'età che della performance, e che è stato un piacere veder recitare in russo qualche frase. Cito per ultima Valeria Golino, che ho apprezzato molto ma molto di più ne Il Capitale Umano, trovo che non ci si paragone nella qualità delle due interpretazioni e non riesco nemmeno a spiegarmi il motivo, probabilmente non è riuscita a prendere a cuore il personaggio tanto quanto nel film precedente.
Sottolineo la presenza scomoda del tema del bullismo. Posso capire che possa essere interpretato come un messaggio per i più giovani in quelle circostanze (anche se credo che non riusciranno mai a sconfiggere il bullismo con l'ausilio dell'invisibilità), però su una durata di 1 ora e 40 minuti una buona metà è incentrata su questo e, a meno che non sia un ragazzino a guardare il film, è risultato prepotentemente noioso.


Inorridisco ancora di più nella scoperta di un quasi certo sequel poiché non lo reputo un film all'altezza di averne uno. Se sono riusciti a rendere questo primo noioso e senza nessuna particolare innovazione cosa ne faranno del secondo?
Non ci sono molte altre cose da dire al momento. Aspetterò il secondo incrociando le dita, d'altronde fare molto peggio di così è quasi impossibile.
In sintesi, apprezzo il tentativo di Salvatores ma non il risultato complessivo.
Ecco qua sotto trailer e valutazione:



Valutazione:



Commenti

  1. Salvatores avrà notizie dai miei avvocati u.u
    Nonostante tutto lo voglio vedere, anche per la 'fratellanza' del tema comune.

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    Risposte
    1. XD Si ma infatti la curiosità aveva ingannato anche me!
      Se ti piacciono i supereroi fai attenzione!

      Elimina

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