Irrational Man


Abe Lucas è un insegnante di filosofia che si trasferisce a Newport, qui conosce Rita, professoressa che cerca di approfittare della sua fama di rubacuori per allontanarsi dal suo matrimonio fallito. Ma conosce anche Jill, brillante studentessa rapita dal fascino di un uomo molto complesso. Abe infatti ha perso la voglia di vivere, non ha stimoli nè obiettivi ma sarà un curioso avvenimento a cambiare le sorti della sua vita e a dargli un motivo per cui vivere.

In questi giorni si può dire che mi stia scavando la fossa da sola; dopo aver detto di aver visto poco-niente di Sorrentino, oggi me ne esco dicendovi che questo curioso film è solo il secondo che vedo di Allen.
- Coltelli che volano-
Bene, adesso che mi sono fatta odiare un po' da tutti, posso dire che ho avuto non so bene se fortuna o iella nell'aver visto, come suo unico film prima di questo, proprio Match Point. Eh si, iella perchè magari vedendone uno diverso avrei potuto farmi un'idea più ampia e confusa del cinema di Allen, fortuna invece perchè, avendone visti solo due, ho comunque avuto l'opportunità di capire qualcosa in più di questo Irrational Man. Dico ciò perchè i due si somigliano molto, ma non solo perchè sono due thriller, ma un po' anche per le caratteristiche del personaggio principale.


Devo essere del tutto sincera; penso di aver passato più tempo a fissare la pancia di Phoenix piuttosto che apprezzare il caldo colorito di una Newport estiva (no, dai, era imbarazzante, e ho anche sperato che fosse finta...e poi invece no), ma nonostante questo penso di aver inquadrato per bene questo bizzarro soggetto. 
Abe Lucas è un uomo molto disturbato, si potrebbe dire "il classico professore di filosofia"; i problemi di alcolismo sono nulla in confronto alla sua completa coscienza di una depressione cronica che lo spinge a non avere alcun tipo di motivo per alzarsi la mattina dal letto e nel quale non è nemmeno più in grado di avere un rapporto sessuale. La vera particolarità di Abe è forse quella di essere un uomo incredibilmente quieto, quasi ameba, assente se posto in relazione con le altre persone.
A cambiare la storia di quest'uomo, aiutato dalla splendida Emma Stone, c'è il destino, o, per meglio dire, il fato. Questo è come se fosse un fantasma, si muove indisturbato tra la vita delle persone e, quando meno te lo aspetti, fa la sua mossa, e da qui cambia tutto, inesorabile e senza spiegazioni.


Questo film è un po' come una puntura, o un po' come Star Wars: Episodio VII, aspetti con ansia che arrivi e poi, una volta finita, ti chiedi se ci sia stata veramente. Un'ora e mezzo che volano talmente veloci da non rendertene nemmeno conto. Sei troppo preso dai loro dialoghi apparentemente senza senso, dalle luci dell'affascinante cittadina sul mare, sempre un po' colorata di tramonto.
E' un thriller travestito da film romantico. Se c'è una cosa che ho visto dei film di Allen sono i trailer, perchè non me ne scappa uno, e ciò che hanno in comune è questo senso di pace, di spensieratezza che galleggia in aria. Questo pensiero e come effettivamente si presenta Irrational Man, mi fanno capire che Allen deve per forza essere depresso. Non c'è altra spiegazione se non quella nella realizzazione di un protagonista così apatico, deprimente e schizofrenico allo stesso tempo, irrazionale, che è proprio il termine giusto.
Ma non perchè Abe non pensi effettivamente a quello che fa, perchè lui ne avrebbe una motivazione, ma piuttosto perchè non pensa alle conseguenze delle sue azioni, anche quelle di tutti i giorni. E anche se le sue motivazioni appaiono avere un senso, la nostra morale ci dice l'esatto contrario.
Allen mi ha affascinato, non c'è dubbio. Ti fa ragionare e avere comunque le idee confuse, un po' come se nemmeno lui avesse bene in mente cosa raccontare, ma trova giusto in quel momento inserire nel film una certa frase o una certa scena. E ciò che è ancora più affascinante è che questa casualità è di sicuro frutto di studio e di scelte ben curate.
Probabilmente mi confonde così tanto perchè penso di essere molto più razionale di lui. E le persone razionali finiscono sempre per farsi una montagna di domande inutili.

Commenti

  1. Il tuo parere positivo mi rassicura. Altro film che spero di vedere entro l'anno: Match Point l'ho visto appena uscito, ancora bambino, e ricordo il necessario. Se solo ci fosse il tempo...

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    1. Ho il tuo stesso problema xD si fa quel che si può.

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  2. No, Allen è proprio depresso, se approfondisci la sua cinematografia te ne accorgerai presto XD e comunque non hai da scusarti di nulla, sapessi quanti autori mancano a me! Il cinema è una passione e, a patto che non si facciano degli studi in merito, non si avrà mai una cultura esaustiva su tutto. Saremmo sempre ignoranti. C'è troppo da vedere... il modo migliore per goderne, per me, è vedere le cose quando e come si ha voglia.
    Comunque spero di vedere al più presto questo film, dato che Allen lo seguo da che ho 15 anni ^^'

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    1. Allora potrai apprezzarlo più di me, magari capendo altre cose che mi sono sfuggite.
      Comunque sono d'accordo, come su tutto d'altronde c'è sempre da imparare, però ecco io potrei saperne qualcosa di più xD
      Mi informerò comunque e col passare del tempo ne vedrò altri di sicuro. Questo mi ha convinta abbastanza.

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  3. Hai 21 anni, due Allen sono anche troppi, non sei indietro su nessuna tabella di marcia, anche perchè, come dice Giacomo, di tabelle di marcia non devono esisterne.
    La pancia di Phoenix è vera.
    E ci siamo dimenticati un pò tutti di dire che Abe è sì un personaggio molto alleniano, ma è anche un personaggio che calza a pennello proprio con Phoenix che, secondo me e se crediamo ad I'm still here, tutti quei problemi l'ha vissuti, eccome.

    Come dici il fato conta molto.
    Eppure più ci penso più credo che il fato semmai c'entra nel finale, ma non nel cambiamento di Abe.
    Il punto di svolta, la chiacchierata del pub, solo apparentemente è un caso.
    In realtà Abe aveva bisogno di quella scintilla e l'ha trovata in quella cosa.
    Se non era predisposto alla cosa non sarebbe successo niente.
    C'è molto più libero arbitrio di quello che pensiamo nel film

    ottimo commento, ciao!

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    1. Grazie mille Caden, comunque sia cercherò di vederne il più possibile proprio per conoscerlo meglio, mi incuriosisce un sacco.
      La pancia si, avevo poi pensato fosse vera. Dopo aver visto quella di Bale in American Hustle la cosa ha smesso di farmi tipo.

      Per quanto riguarda il fato mi riferivo più al fatto di sentire per caso quella conversazione, senza la quale non avrebbe mai avuto l'istinto che ha covato in seguito. Da li in poi certo, è stata una sua scelta.

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  4. ci sono una quarantina di film di Allen che ti aspettano:-)

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  5. Certo hai i visto quasi i due peggiori film di Allen.. un regista ormai involuto e prigioniero di piccolissima cinematografia... butta un occhio a Manahattan o a Radio days.. e scoprirai un Woody pazzesco...

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  6. francamente, da appassionata non fanatica di Allen, non mi è poi piaciuto così tanto questo film...
    "Match Point" lo apprezzai, pur non trovandolo il migliore che avesse fatto, piuttosto recupera con "Midnight in Paris"... quello è un capolavoro...

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    1. A quanto pare ce ne sono moltissimi che vale la pena vedere ^^ prima o poi recupererò tutto, grazie!

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  7. Per quel poco che ho visto di Allen, anche dei suoi lavori storici, non riesco ad apprezzare particolarmente il regista. Paradossalmente però sia Midnight in Paris sia Magic in the Moonlight li ho trovati piuttosto carini. Questo penso riuscirò a vederlo in settimana, vedremo

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    1. Sono due suoi film che mi incuriosivano ma li ho persi. Comunque leggerò cosa ne pensi ^^

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  8. Io di Woody Allen ho visto "Scoop" e "To rome with love", non proprio i suoi film migliori. Ma il secondo ambientato a Roma te lo consiglio perchè si ammirano le bellezze della città eterna con un cast di attori nostri connazionali.

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    1. Ne dovrò vedere una miriade ma comunque metto in lista xD grazie per il consiglio!

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