Zootropolis


Parentesi riflessiva: Qualche mese fa mi sono strabiliata alla visione di Inside Out. Solamente qualche settimana dopo mi sono accorta di quanto poco mi avesse lasciato realmente.
Stanotte, con una caraffona di caffè per tenere le palpebre ben aperte, non tifavo per Inside Out. Lo so, chi leggesse la mia recensione entusiasta di qualche mese fa rimarrebbe un attimo interdetto, eppure nel corso del tempo mi sono dovuta ricredere. Anche in preparazione a stanotte, ho capito che Inside Out è un film davvero troppo piatto, da qualsiasi punto di vista; ha un solo vero messaggio, la grafica è abbastanza approssimativa se paragonato soprattutto ad uno degli altri film nominati o con quello di cui parlerò oggi, e la storia (una volta superato il gradino di incredulità del primo momento) è pressochè banale.
Quindi mi sono dovuta ricredere, e più ci penso e più questo mi fa provare un profondo senso di malinconia. Un giorno o l'altro modificherò il post della recensione con una postilla finale, giuro.

Zootropolis è la città in cui non ci sono confini; tutti gli animali, erbivori e carnivori, grandi e piccoli, possono vivere nella stessa città, senza differenze.
Judy Hopps è una coniglietta di campagna cresciuta con il sogno di diventare un giorno una poliziotta e di lavorare a Zootropolis, la città delle seconde possibilità. Nonostante molte difficoltà, Judy realizza il suo sogno, ma la sua avventura a Zootropolis non inizia come aveva immaginato.


E' proprio questo di cui parlavo. Mi è sembrato incredibile che Inside Out avesse riscontrato così tanto successo quando poi, ragionandoci a mente fredda, non è nulla di che, un po' come successe con Frozen. Rimaniamo più che altro increduli di fronte a qualcosa che noi stessi crediamo incredibile per l'acutezza dei media ed il loro grande lavoro.
Il mio ripensamento su Inside Out c'è ormai da un paio di mesetti, ma la scorsa settimana ne ho avuto la conferma dopo aver visto quest'ultimo lavoro della Disney (pur ricordando la divisione con la Pixar).
Questo si che è un lavoro completo. Mentre in Inside Out la sensazione era quella di riuscire a malapena ad immedesimarsi nel loro quartier generale o nella stanza di Riley, come soffrissi si claustrofibia, qui è come se Zootropolis ti abbracciasse, si riesce a sentirne l'atmosfera e l'esistenza corale di questi animali. Questo è stato reso possibile dal fatto che Zootropolis vuole creare una caricatura della nostra società, sempre più moderna, sempre più tecnologica, e sempre pronta a farci sentire le divisioni sociali, sbarrandoci la strada, impedendo di realizzare i nostri sogni.


Questa divertente avventura piena di colori e simpatici personaggi è un continuo messaggio, che principalmente vuole raggiungere i più piccoli, all'inizio della loro personale avventura di vita, ma arriva molto facilmente anche agli adulti che non si annoiano comunque.
Judy, una coniglietta con dei genitori molto timorosi della "grande città", vuole sfidare la sua natura. In fondo, una coniglietta poliziotta non si è di certo mai vista, eppure lei non vuole abbandonare il suo sogno, la determinazione diventa la sua arma vincente fino a quando non riesce a realizzarlo.
Ma come ogni avventura che si rispetti, i problemi di certo non si fermano qui, quindi passa in rassegna tutte le altre problematiche della nostra società, come, appunto, l'attualissimo caso delle disuguaglianze e degli stereotipi, un evergreen insomma. Chi lo ha detto che una volpe deve per forza ingannare il prossimo? O che un predatore non possa essere amorevole?
Zootropolis segna un punto a suo favore sulla tematica attualità, ed è complicato trovargli un difetto. I due personaggi principali sono praticamente perfetti nella loro incredibile espessività e rappresentano ancor meglio il significato dell'amicizia anche tra "razze diverse", mentre con poco tempo a loro disposizione sono riusciti a creare dei altrettanto definiti personaggi secondari, tutti molto riusciti anche grazie ai nostri bravissimi doppiatori italiani.


Insomma, Zootropolis per me batte alla grande Inside Out e gli utlimi film Disney degli ultimi anni. Che poi parlare di una vera e propria battaglia non è corretto, piuttosto ci tengo a sottolineare come Inside Out sia stato incredibilmente sopravvalutato. Praticamente intoccabile sotto qualsiasi punto di vista, Zootropolis si rivela nettamente superiore e si aspetta un seguito.
Detto questo, non raggiunge la perfezione teorica, ma al diavolo i calcoli asettici e matematici, alla fine è il cuore che comanda.

Commenti

  1. ...mmmh non so se mi fido di te...
    cioè la tua recensione su "Inside out" mi piacque da morire... ed ero pure d'accordo, anche perché a mesi di distanza a me invece ha lasciato ancora parecchio, davvero!

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    1. Ho sentito moltissimi pareri a riguardo, molte persone a cui invece non è piaciuto fin da subito.
      Io ho solo sentito di dire ciò che ho provato alla seconda visione e dopo la visione di quest'altro film. Il mio parere è cambiato notevolmente.

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  2. A me Inside Out mi ha dato l'effetto opposto: ancora oggi mi ispira pace e tranquillità. Però capisco quello che dici...
    Ma chiusa questa parentesi, non so se sei passata a leggere la mia recensione su Zootropolis. Mi trovo d'accordo con la maggior parte della tua recensione, con l'unica differenza che Zootropolis mi è davvero piaciuto... Tanto da trovarlo perfetto. Non solo lo reputo un magnifico film, ma credo che sia la prova concreta che gli Studi Disney abbiano raggiungo la qualità della Disney Pixar.
    Certo che stanno passando un periodo davvero fiorente!

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    1. No ma passerò volentieri, anche a me è piaciuto davvero tanto, infatti gli ho dato quasi il massimo e nel mio commento non c'è nulla di positivo se non il fatto che mancava giusto quel qualcosina a renderlo perfetto, per i miei gusti.
      Sul discorso Pixar-Disney io ho il cuore diviso a metà, nel senso che ci sono lavori da entrambe le parti che mi hanno cresciuta e che non potrò mai dimenticare, non ricordo un periodo in cui la famiglia Disney abbia avuto un momento di crisi xD

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  3. Più che altro "Inside out", per me, ha un'idea di base geniale a cui non sempre riesce a stare dietro. E l'inizio è abbastanza mal gestito. Però a fine visione mi ha lasciato tanto.
    Parentesi chiusa...
    Ti dirò, mi ispirava poco o nulla. Ma se gli dai un voto così alto gli darò una chance :)

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    1. Posso garantirti che ne vale veramente la pena, E' pieno di buoni intenti e riesce alla perfezione nel suo obiettivo.
      Per concludere la questione "Inside Out", l'idea base è assolutamente incredibile, ma per farti un esempio, un film d'animazione per me deve avere dei personaggi ben delineati, mentre a me aveva lasciato la sensazione di tante macchiette abbozzate. Probabilmente hanno deciso di intraprendere un viaggio ancora più grande delle loro possibilità.

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  4. interessante la tua disamina, ha aumentato la mia curiosità a mille!

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