Crimson Peak


Edith è una scrittrice di racconti sui fantasmi dell'alta borghesia, ma non solo scrive di fantasmi, pare che Edith li veda in alcune delle sue visioni legate al lutto della madre, quando era ancora piccola.
Completamente fuori luogo nello stile di vita alto borghese, fa fatica a relazionarsi con chiunque, finché al cospetto di suo padre non si presenta Thomas Sharpe, un affascinante imprenditore che pare apprezzare la sua stravaganza.
Non passa molto tempo prima che i due si innamorino, ma la morte del padre di Edith la costringe ad andare a vivere nella casa condivisa da Thomas e la sorella Lucille, a Crimson Peak.

Guillermo del Toro è proprio un chiaro esempio di come esistano degli autori che nel concreto hanno realizzato pochissime opere veramente valide, ma nonostante questo il pubblico si aspetta grandi cose. Questo horror dai lineamenti fortemente gotici, ad esempio, veniva atteso manco fosse il secondo Avatar, smascherando, una volta in sala, ciò che alla fine è realmente.


Cos'è Crimson Peak? Un mero esercizio di stile, il che, parlando di un film di del Toro, si traduce in effetti visivi. Questi, si sa, sono il suo punto forte e negli anni si è affinato anche facendo tesoro dei mezzi di cui siamo alla portata oggi, ma pur sempre utilizzandoli con molta parsimonia.
Ad una prima occhiata si nota immediatamente la cura dei costumi; in un film ambientato all'inizio del '900, con tutta quella raffinatezza e quel tripudio di tessuti e colori, non curarli sarebbe stato uno sbaglio enorme oltre che un gran peccato. E invece, anche l'occhio meno allenato e colto, può soffermarsi ad ammirare tutti i cambi di costume sia della Wasikowska che della Chastain, e credetemi, di tempo per guardare i costumi ce n'è quanto volete, dato che per la prima metà del film i fatti raccontati sono al massimo un paio.
Si fa decisamente più interessante quando si cambia location e si passa a questa enorme dimora fatiscente e infestata, dove il vero problema non sembrano essere quei due fantasmi che Edith si trova davanti ogni tanto. E ho detto già troppo.


Il vero problema è che per quanto io vi possa dire, non c'è nulla che io possa rovinare prima della visione, perché del Toro ha dimenticato di lasciarci dietro l'angolo qualche sorpresina, lasciando a sé questa trama dalla banalità disarmante; la chiave è quella ridondante dei romanzi gotici, perciò con la ragazza fuori posto "salvata" da un affascinante straniero con un lato oscuro, il che lo rende ovviamente ancora più affascinante. Se l'obiettivo era inoltre quello di far apparire il personaggio di Tom Hiddleston affascinante, ha fallito in pieno, tenendo anche conto della difficoltà della cosa, dato che Tom è un agglomerato di fascino.
Altra cosa di cui ho sentito molto la mancanza è di sicuro l'atmosfera. La scenografia è tra le più belle che io abbia visto nell'ultimo periodo, però ha fallito anche sulla linea emozionale, tanto da non potersi definire horror nemmeno da lontano. La Chastain molto probabilmente è stata l'unico spiraglio di luce, quel poco di carattere, se c'è, lo dobbiamo a lei.
Se questo film rasenta la sufficienza, è solo merito della goduria visiva che porta con sé, tutto il resto è stato mal utilizzato, perché pur avendo una trama ormai ampiamente superata, aveva molto potenziale.

Commenti

  1. Hiddleston pesce lesso, però Mia più bella del solito (lei la trovo un po' scialba, sotto quel punto di vista) e la Chastain ottima. Nonostante la semplicità del tutto, visto al cinema era così bello, ma così bello, che gli avevo perdonato le sbavature varie.

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    1. Infatti gliele si perdona, però io non riesco ad andare oltre, è davvero troppo vuoto. Bellissimo, visivamente parlando e come penso di essere stata chiara, ma troppo vuoto.

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  2. Assolutamente d'accordo: tanta fuffa e poco arrosto, una scatola vuota. La delusione, poi, aumenta in base alle aspettative: il film preso a sè non è neanche brutto, ma dal regista de "Il labirinto del fauno" è lecito e doveroso aspettarsi qualcosa di più. Questa è un'occasione mancata.

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    1. Si esattamente, è stato davvero un peccato, avrebbe potuto dare molto di più.

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  3. Io invece l'ho adorato, sia per la storia che per l'obiettiva bellezza formale. Non posso farci nulla, ho sempre avuto un debole per i romanzi gotici e questo ne era un esempio perfetto!

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    1. A me non sono mai dispiaciuti e durante l'infanzia guardavo solo roba del genere, solo che questo per quanto riguarda i contenuti l'ho proprio trovato scarno. Credevo ci fosse qualche mistero legato ai fantasmi, ma non banale quanto quello che poi viene spiegato.
      Forse mi aspettavo troppo io, non saprei.

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  4. La penso come te, ma sarei stato ancora più cattivo con il voto. Anzi, SONO stato ancora più cattivo con il voto :D

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    1. Io non ho potuto solo per il fatto che visivamente non ho nulla da ridire. Mi sono talmente soffermata a guardarne i dettagli che mettere un'insufficienza mi sembrava scorretto.

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  5. Sai bene come la penso e sono d'accordo con te. Dico solo che se do vezzo c'è l'incesto e la cosa passa via senza nulla ferire, allora c'è qualcosa che non va...

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    1. Effettivamente non è stato proprio messo al centro del discorso, ma non ne ho sentito molto la mancanza. Anche perchè, volendo approfondire il fatto incestuoso, non so cosa avrebbero mai potuto raccontare.

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