X-Men - Apocalisse


Siamo nel 1983 e tutti i mutanti tirano avanti, chi meglio, chi peggio. A sconvolgere la situazione è un gruppo di fedeli in Egitto, fedeli ad un'entità divina dalla potenza inarrestabile sepolto da secoli in un sonno perpetuo in alcuni scavi archeologici ad Il Cairo; il suo nome è En Sabah Nur.
Dopo il suo risveglio, e dopo essersi aggiornato sui cambiamenti della Terra nei secoli, capisce di non possedere più il controllo sull'umanità e decide quindi di formare una squadra di mutanti che lo aiutino nel riappropriarsi del suo potere. Tra i mutanti che sceglie c'è anche Magneto.

Questa storia del farsi un'idea sui film sui supereroi sta diventando ripetitiva e non molto divertente (a parte casi sporadici). Inizio a chiedermi se, dopotutto, sia davvero il caso di avere un'opinione schierata e "seriosa". Insomma, non si sta parlando di un film di Kubrick, si sta parlando di una serata di pura ignoranza, di uomini alati, con la vista laser o dallo scheletro indistruttibile che se le danno di santa ragione. Dopo aver appurato l'assoluta supremazia della Marvel nel genere, alla fine di una proiezione mi sento comunque in dovere di farmi mille domande, mentre invece inizio a pensare che il loro scopo non debba andare molto oltre la sala cinematografica, come è anche complicato valutarli su una scala generale insieme agli altri film "normali". Penso siano inutili tutti i commenti che si possano fare sul caso, senza poter fare un paragone col mondo (più o meno) parallelo dei fumetti, e di conseguenza anche il mio commento penso sia piuttosto ininfluente. Perché alla fine sono film senza uno scopo oltre a quello dell'intrattenimento, il che non è poco, ma sta iniziando a stufare.
Detto questo, chiudo la parentesi e inizio con l'ennesimo commento idiota e banale.


X-Men è un grande filone della Marvel che personalmente ho sempre apprezzato, l'ho sempre trovato molto coerente con se stesso e capace di sviluppare personaggi interessanti.
Il fatto di far uscire gli episodi in ordine cronologicamente disconnesso è una tattica più che altro degli ultimi anni che aggiunge, volta per volta, un pezzetto del puzzle iniziale, immagino per andare poi a completare un quadro d'insieme più complesso ed articolato. Dal mio punto di vista funziona ma fino ad un certo punto, perché, a meno che una persona non si guardi di nuovo tutti i capitoli prima dell'uscita di quello nuovo, c'è l'ampia possibilità di creare un po' di confusione nei ricordi del pubblico. Poi ci sono anche le persone che hanno una gran bella memoria, ma io non sono una di quelle, quindi...
Questo episodio vede in particolare molti dei personaggi secondari all'inizio della loro storia, o del punto di svolta, se vogliamo. Come in tutti i film della casa, si possono evidenziare passaggi meglio riusciti ed altri peggio. Ad esempio, è (come quasi sempre) molto ben costruita la scena iniziale che, come spesso accadde anche in passato, inquadra la situazione, e dopo di che troviamo poche altre sequenze davvero ben riuscite, alcune sono commoventi, altre spassosissime (si, Evan Peters ha di nuovo la sequenza più figa del film, anche se penso ci abbiano calcato troppo la mano) ma con una visione d'insieme abbastanza piacevole.


Il punto è che pur avendo un risultato complessivo tutto sommato discreto, sono caduti in basso prima di tutto su una lunghezza decisamente eccessiva (mi chiedo se fossero gelosi della ninna nanna di Dawn of Justice) alla quale si poteva tranquillamente porre rimedio fin da subito, ma soprattutto fallisce su un punto molto caro ai fan; il villain. Ammetto che negli X-Men è dura trovare un cattivo che ti convinca a non tifare per "i buoni" ma in questo caso specifico il pathos conferito dal villain di Oscar Isaac è paragonabile a quello di Christoph Waltz in Spectre: pressoché nullo. Prendendo in considerazione che i villain che per il momento X-Men ha portato sullo schermo non sono mai stati dei veri villain, ma che spesso combaciavano con i buoni, ciò fa di En Sabah Nur il primo vero villain slegato dalla grande famiglia di mutanti, ed è per questo motivo che su di lui cadevano molte responsabilità, rivelando poi il carisma di un sasso, e, come se non bastasse, a funzionare è anche la scena del combattimento cardine, banale al punto da diventare pietosa, simbolo di un cinema supereroico di molti anni fa.
Per un insieme di cose mi ritrovo per la prima volta ad avere a che fare con un capitolo più debole degli altri, sia a livello di interrelazioni tra i personaggi (già ampiamente trattate in passato), sia per il fattore minaccia. Rimangono e come sempre non deludono gli effetti speciali che oggi mi aiutano a non andare sotto la sufficienza, ma un domani chi lo sa?


Commenti

  1. Onestamente ho più aspettative per questo che per Civil War :)

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    1. Ecco, forse anche io ne avevo ma penso che mi abbia delusa di meno Civil War ;(

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  2. Proprio oggi ho fatto uscire un post dove parlo della mia delusione del brand e del film.
    Ma non voglio male agli X-Men, ma a chi li scrive con le chiappe.
    Per il resto: il film nel singolo non mi è nemmeno dispiaciuto... Che poi penso a tutti macelli che ha fatto la Fox e mi viene da sospirare...

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    1. Me lo devo essere perso, ultimamente sono molto distratta. Comunque nemmeno io, li guardo sempre molto volentieri, è solo che questo è più debole degli altri per più motivi. Poi, ammetto sempre di non avere tutta questa competenza in materia di fumetti, quindi è pure complicato.

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  3. Ne stanno parlando tutti un po' maluccio :( peccato, quello dei figli dell'atomo è il brand più coerente e qualitativamente superiore di tutti i supereroi, per me...

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    1. Anche per me, per quello ci sono rimasta abbastanza male. Però prima o poi uno più debole doveva uscire effettivamente...

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  4. Liebster Award, do you know?

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