Non essere cattivo

20-07-16 (pubblicato successivamente)


Film postumo di Claudio Caligari, racconta dell'amicizia di una vita di Cesare e Vittorio, cresciuti insieme nei quartieri degradati di Ostia di metà anni '90. Le loro giornate passano tirando di coca, bevendo e commettendo piccoli furti per sopravvivere, le cose non sono mai andate molto bene ma ad un certo punto paiono risollevarsi, ma costruirsi un solido futuro sarà più complicato del previsto.

E' innegabile pensare che le storie drammatiche siano anche le più divertenti da vedere, forse perché è vero che l'uomo è attratto dalla violenza per quanto soffra nel vederla, e che la trovi più interessante di una noiosa storia d'amore. Forse invece perché riescono a toccarti come solo loro sanno fare, soprattutto se raccontate bene.
Cesare e Vittorio sono le classiche due sagome, i classici ragazzi sbandati che non hanno niente se non loro stessi, e loro sono fortunati ad aversi l'un l'altro, per questo la loro amicizia è una delle poche cose che li fa tirare avanti, in qualsiasi modo.
Cesare, interpretato da un Luca Marinelli che ha molto dello Zingaro di Lo chiamavano Jeeg Robot che tanto adoro, e Vittorio con il viso di Alessandro Borghi, per me una delle più incredibili scoperte di quest'anno e che prese parte in Suburra, formano una coppia fenomenale, talmente in sintonia da trasmetterti benissimo il loro amore fraterno, quell'amore incondizionato che in pochi hanno.


Non essere cattivo è andato direttamente nella mia personale cartella del genere "autodistruttivo". Normalmente ci metto i film che mi hanno squarciata dal dolore, se vi fate un giro capirete di cosa parlo, ma questo è un po' atipico, non ho pianto, ma ha avuto la capacità di farmi sentire comunque  profondamente malissimo, è stato per me un altro tipo di coinvolgimento, quasi una novità.
A convincermi è stata questa atmosfera noir, attimi impercettibili di gioia triste, o meglio, un'intera esistenza dannata e maledetta (qui proprio mai na' gioia, sul serio) mascherata da veloci attimi di spensieratezza (amara pure questa), sollecitati dalla droga, dal delirio e dall'eccitazione che finiscono per pesare come macigni ulteriormente sulla realtà delle cose una volta che tutto finisce. Tutto questo per provare ad andare avanti, ragazzi giovani come quelli di cui si parla non dovrebbero conoscere tutta questa tristezza, nessuno mai dovrebbe in realtà, e questo film, come altri ma diversamente allo stesso tempo, ci spiega che il destino raramente può essere cambiato se prima non cambi tu, sei TU che devi decidere di cambiare e nessuno può farlo al posto tuo.
E poi, dopo tutto questo dolore, il film si chiude con la leggerezza fasulla con la quale è iniziato, con l'immagine di una nuova vita, la speranza in un futuro migliore.


Quel futuro migliore Caligari non ci ha detto se poi viene o no, perché, per quel poco che ho capito della vita, è così, bisogna vivere oggi la speranza in un futuro migliore, creandolo e sperando che niente stravolga il corso degli eventi. Una cosa è certa, il futuro di Caligari gli è stato strappato dalla malattia, e nonostante il lungo periodo di malattia ha continuato a vedere con molta pena personaggi come Cesare e Vittorio, ha provato a conoscerli, a capirli e mai a giudicarli per la loro vita sregolata, ma piuttosto ha cercato di compatirli con il suo cinema.
Ha i suoi difetti anche lui, ma vede due interpretazioni incredibili ed una profondità unica.


Commenti

  1. Interpretazioni splendide da parte di tutti, ma mi è mancato qualcosa.
    O, comunque, mi ha ricordato tanti altri film e tanti, tantissimi romanzi del filone di Acciao. Poco importa, immagino: prevale il resto.

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    1. Non è mai bello quando un film ti sa di già visto, però in questo genere è davvero difficile creare qualcosa di nuovo. Questo, pur non essendo il ritratto dell'avanguardia, l'ho trovato molto interessante.

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  2. Veramente un bel film, intenso ed efficace, comunque anche secondo me qualcosa manca, non so cosa però, ma grazie agli attori e alla storia non si sente questa mancanza che in ogni caso non intacca il giudizio positivo sul film ;)

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    1. Magari in futuro lo rivedrò per capire se sono io che non l'ho notato.

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  3. A me non è mancato nulla, invece :) L'ho trovato un film imperfetto, coraggioso, vivissimo. Caligari ci mancherà

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    1. Il cinema italiano ha di sicuro perso qualcosa di valore.

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  4. Ti consiglio di acquistare il cofanetto che contiene anche "Amore tossico" e "L'odore della notte": un piccolo gioiello, si trova online a un prezzo risibile... rivedere questi film è il modo migliore per omaggiare un regista scomodo e coraggioso.

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  5. Ottima recensione per un ottimo film! Mi dilungherei, ma sai già cosa ne penso della pellicola XD Trovo molto azzeccata la tua descrizione del gusto amaro-ma-non-troppo che lasciano diverse scene del film: è una commistione che lo rende incisivo, ma sorprendentemente facile da guardare. E meglio così, perché più persone lo guardano meglio è u_u

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    1. E per i miei gusti sono film ancora troppo poco conosciuti!!
      Comunque grazie mille ^^

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  6. A me è piaciuto anche di più. E mi rattrista pensare che a Caligari è stato negato tutto fino alla fine...

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    1. È sempre cosí quando qualcuno non è ipocrita ;(

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