Taboo - Prima stagione


1814. James Keziah Delaney torna, dopo molti anni trascorsi in Africa, a Londra, dove la sua fama lo precede; si vocifera infatti che in Africa sia morto ma che il suo spirito, per qualche strano accordo con il diavolo, vaghi minaccioso per le strade di Londra con l'intento di riscuotere l'eredità del padre, morto in circostanze non chiare.

I presupposti c'erano tutti e io l'aspettavo come una pazza. Miniserie britannica (la prima stagione composta da 8 episodi da 50-55 min) ideata da Tom Hardy in persona assieme al padre, Chips, prodotta da Ridley Scott, con lo stesso Tom Hardy protagonista ad interpretare un non convenzionale inglese dell'Ottocento, misterioso e con un che di paranormale.
Non credo di esagerare quando dico quindi che, con premesse come queste, Taboo sia stata una delle più grandi delusioni televisive degli ultimi anni.


Per quanto il contesto potesse essere interessante, non basta di sicuro piazzare due firme ed uno degli attori più quotati del momento in una serie perché questa sia un capolavoro. Ciò che impari da cose come queste è che probabilmente ognuno dovrebbe tornare a fare il proprio lavoro anziché improvvisarsi scrittori o registi e combinare solamente pasticci. I soldi sono l'unico motivo per cui si è riuscita a produrre una serie di questo tipo, dove la fattura è decisamente convincente, ma manca completamente di struttura, di personaggi, di sceneggiatura. Tom Hardy una notte deve aver sognato questo inglese dell'Ottocento col cilindro, dal passato misterioso e che in Africa deve aver trovato qualcosa, che sia questo un nuovo se stesso, una qualche divinità, una specie di setta, non ci è dato saperlo, basti sapere che non è più lo stesso. 
Pare molto chiaro che Tom ci tenesse, la serie sembra improntata unicamente sul suo personaggio; un uomo vile, violento, perso, e che trova un obiettivo di vita dal momento in cui rimette piede a Londra. In men che non si dica, la storia diventa una noiosissima guerra politica tra Tom, che ha ereditato un pezzetto di terra nell'attuale isola di Vancouver, la così detta baia di Nootka, a quanto pare fondamentale per il commercio e che viene osannata sia dagli inglesi, e quindi dalla Compagnia delle Indie Orientali, sia dall'America. Ma Tom, un uomo tutto d'un pezzo, senza paura se non quella per i demoni del passato che lo tormentano, non si farà raggirare facilmente.


Qui arriva la parte divertente, perché il marketing pubblicitario, seppur minimo, fatto in vista della serie dava un'idea completamente diversa di ciò che avremmo dovuto aspettarci. E quindi si, un Tom Hardy animalesco come piace a lui, ma con una storia più avvincente, misteriosa, mistica, selvaggia. 
In particolar modo, questo


dove avremmo dovuto trovarlo? Magari nella seconda stagione?
Magari era solo un modo per attirare l'attenzione?
Ci sono riusciti.
E' chiaro quindi che la pubblicità sia stata fuorviante, le prime immagini lasciavano intendere una tipologia di serie tv completamente diversa, ben lontana, almeno, da un mero e noiosissimo botta e risposta tra il Re d'Inghilterra con la sua gotta ed uno psicopatico che si esprime a grugniti. Con tutto il bene che voglio a Tom, ma credo proprio che, vista anche la sua non ottima interpretazione, sia meglio attenersi a ciò che scrivono gli altri, e non di inventarsi storielle che probabilmente interessano solo a lui e pochi intimi. Per non parlare poi dell'inutilità dei personaggi secondari, vuoti e che parevano messi lì solo per esaltare il caratteraccio di James, che comunque compie uno sviluppo quasi inesistente.


Insomma, me l'aspettavo più introspettiva, misteriosa, mentre sarà perché i giochetti politici mi piacciono ben poco l'ho trovata scialba e fine a se stessa e, come se non bastasse, di una lentezza insopportabile. Mi duole dirlo ma faccio fatica a trovare motivazioni per vedere la prossima stagione, e per questo spero arrivi il più tardi possibile, in modo tale da dimenticarmi cos'ho visto e dargli una seconda possibilità.
Tom, non te la prendere.

Commenti

  1. Tom, ti voglio tanto bene anch'io, ma mi sono fermato alla seconda puntata.
    Per fortuna, c'hai gli americani in brodo di giuggiole, così leggevo.
    Io il period drama continuo a odiarlo, anche con te a bordo. :)

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    1. Anche io in generale faccio fatica, ma qui avevo visto una possibilità viste le circostanze, e invece...

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  2. Ho sentito qualcosa ma non credo che gli darò un'occasione, almeno non adesso ;)

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    1. La prima stagione di sicuro non merita, vedremo la seconda, ma non ho grandi speranze

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  3. Pare proprio che non sia piaciuta a nessuno, come serie :/

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    1. Perlomeno Tom si farà due conti per la prossima stagione.

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