A Ghost Story

La dolcissima coppia che vive la propria silenziosa intimità è interpretata da Rooney Mara e Casey Affleck. Lui muore in un tragico incidente proprio davanti a casa ma rimane sulla Terra sotto forma di fantasma, proprio di quelli con il lenzuolo e i buchi per gli occhi.

Detta così so che può sembrare divertente, ma posso garantirvi che non lo è affatto. Anzi, se dopo la mia recensione doveste decidere di guardarlo, non mi assumo la responsabilità per la depressione che vi assalirà subito dopo. Uomo avvisato...
Per spiegarvi meglio, come dice il titolo, è proprio la storia di un fantasma che, dopo aver lasciato improvvisamente la sua compagna, sembra essere rilegato nella propria casa, condannato ad osservare, impotente, prima la ragazza straziata dal dolore, e poi la vita che riprende il suo corso.

Ad essere sinceri, penso che questo sia il film più singolare che abbia visto quest’anno. Non voglio nascondervi che per potersi immedesimare e anche solamente captare tutta la malinconia contenuta in questo film ci vuole un’incredibile sensibilità. Mi reputo una persona parecchio sensibile, soprattutto per certi argomenti, eppure alcune sfumature del film mi hanno lasciata con l’amaro in bocca, probabilmente perchè mi aspettavo un altro genere di film. Però è importante che capiate che c’è una grande probabilità di odiarlo dall’inizio alla fine se mancate di grande empatia. 

Per questo motivo sono rimasta basita, perchè è un film del tutto atipico, ipnotico, anche complesso da descrivere a parole, forse anche perchè di parole nel film ce ne sono pochissime. Tutto ciò che non viene detto risiede negli sguardi e nella recitazione fisica di Rooney Mara e Casey Affleck, bravo anche con un lenzuolo addosso, cose che suo fratello si sogna. 

Non ci girerò intorno perchè mi venga un post lungo dei metri, perchè tanto è difficile anche solamente descrivere ciò che ho provato guardandolo, bisogna vederlo per farsene un’idea. Ciò che so è che ho provato sentimenti contrastanti, ma anche una grande stima nei confronti di una regia molto ma molto coraggiosa, capace di eterni silenzi incredibilmente chiassosi e case vuote ma piene di dolore.