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Soul - E si torna a vivere

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Sono passati due anni dal mio ultimo segno di vita sul blog, ma mi sembra un'eternità. Guardo questi due anni con gli occhi della cinefila che non ho mai smesso di essere e vedo uno degli anni più interessanti, eterogenei, meritevoli e appassionati di sempre, seguito poi dall'anno più spaventoso, desolato e triste che avremmo mai potuto immaginarci. L'anno scorso mi sono vissuta il mese degli Oscar silenziosamente ma con la passione di una bambina ogni secondo di quella manifestazione, mentre quest'anno non so nemmeno da che parte iniziare. L'anno scorso andavo al cinema con una media di 3/4 volte alla settimana, quest'anno non posso proprio andarci, da mesi. Chissà quanti di voi condividono lo stesso sentimento. Ed è con questo clima che torno a scrivere, forse. Perché aspettavamo da tempo questa ultima fatica della Pixar ed è qui che devo fare una premessa: quando nel 2015 parlai di  Inside Out  ero appena uscita dalla sala ed ero stordita dalla quantità di in

Stephen King's Day: 1922

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Oggi, 21 settembre, è il compleanno di uno scrittore qualsiasi che compie ben 71 anni. Così, con alcuni colleghi (i cui link li troverete in fondo al post), si è pensato di dedicare a lui la giornata, una volta tanto che ho un attimo di tempo per scrivere. Dovendo scegliere quindi un film tra i tanti racconti che negli anni sono stati adattati dai suoi romanzi, ne ho scelto uno meno scontato, più recente, per non ricadere sempre sui soliti titoli più commerciali e conosciuti e per questo la scelta è ricaduta su 1922 , produzione Netflix del 2017. Nella torrida estate del Nebraska nel 1922, in una fattoria nel mezzo del granturco, vive una famiglia, Wilfred, Arlette ed il figlio Hank di quattordici anni. Per alcune divergenze sulla vendita o meno del loro terreno, al marito molto caro, messo con le spalle al muro dal volere contrastante della moglie che oramai non ama più, progetta di ucciderla insieme al figlio. Quasi come una punizione divina, però, il loro goffo gesto no

Notte Horror 2018 - The Devil's Candy

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Sono la prova vivente che chi non muore, si rivede! (Brutti) Giochi di parole a tema a parte,  un anno fa  vi parlavo di La zona morta nella mia prima partecipazione alla Notte Horror dei colleghi blogger, e sono molto felice di essere riuscita ad esserci anche quest'anno, nonostante la mia recente scarsa attività, dovuta ad un mix di tempo che scarseggia ed altri noiosi motivi personali.  In alto trovate il bannerone con tutti i film di cui abbiamo già parlato e di cui parleremo con i rispettivi blog su cui troverete le recensioni, mentre il tema, naturalmente, è horror , ovvero il genere che probabilmente trova maggior spazio nelle sale durante il periodo estivo e che noi vogliamo omaggiare perché grandi fan. Questa sera alle 21  Pietro Saba World  ha parlato invece del cult La mosca , andate a dare un'occhiata. Quest'anno ho deciso di raccontarvi qualcosa su The Devil's Candy , un titolo targato Midnight Factory in Italia decisamente passato in sordi

Un'anteprima da cani - Le 50 sfumature di Anderson

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Ho partecipato ad un evento stupendo. È successo giovedì sera a Torino, la mia città, quel gioiellino piemontese in cui il cinema sopravvive, arrancando, grazie alla passione di piccole grandi persone. In occasione dell'uscita del nuovo film di Wes Anderson, lo storico Cinema Massimo ha organizzato una serata in cui i protagonisti erano proprio loro, i cani. 25 cani di ogni razza e misura erano infatti i benvenuti all'anteprima del suo nuovo film, un'anteprima speciale, rigorosamente in versione originale, completamente gratuita, alla quale era concessa l'entrata ai nostri amici a quattro zampe. In sala erano inoltre presenti un'associazione torinese di pet terapist, che ha contribuito ad organizzare l'evento, un veterinario, uno studente esperto della tecnica d'animazione stop-motion e tutti i confort per i nostri amici, crocchette, acqua, luci soffuse e volume più basso del solito. Ma non è tutto, davanti al cinema è stato allestito un mini set fotogr

Lady Bird e la voglia di crescere

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Lo so. Non mi faccio viva da quasi un mese ed è vergognoso, imperdonabile. Ho delle buone ragioni, però. Pensavo che il 2018 nei primi due mesi avesse già dato abbastanza, e invece era solo l'inizio, si è portato dietro un marzo veramente pesante e pieno di continui cambiamenti, soprattutto personali. Sarò sincera, nel frattempo, tra un bicchiere di vino per dimenticare e un altro, ho visto molto cinema e molte serie, tante che stasera ero abbastanza indecisa con quale aprire quello che per me sarà da oggi in poi un modo diverso di scrivere. Come avrete notato, il blog ha di nuovo cambiato vestito, aveva voglia di qualcosa di meno cazzaro e un po' più serio ed essenziale, un po' come mi sento io adesso. E quale film sarebbe stato più azzeccato di Lady Bird per iniziare questo nuovo cammino? Per me il 2018, anche se appena iniziato, può tranquillamente essere etichettato con la parola "crescita", e non quella ormonale, magari, le tette sono quelle che son

Oscar 2018 - Il commento

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Posso ritenermi soddisfatta dell'ultima notte degli Oscar, tenutasi stanotte e che ho seguito passo dopo passo con una tazza rovente di thè in mano ed il gatto sulla pancia.  Tenendo in considerazione che all'appello mi mancano ancora due titoli di quelli candidati ( Lady Bird e Il filo nascosto , mea culta, mea maxima culpa), tutto sommato le premiazioni hanno rispettato i miei pronostici, lasciando i due titoli che ancora mi mancano tra quelli meno premiati.  Trionfano, come da pronostico, gli attori più meritevoli: la stupenda prova di Frances McDormand in Tre manifesti a Ebbing, Missouri , Gary Oldman per il magnifico Churchill in L'ora più buia , Allison Janney in I, Tonya e Sam Rockwell sempre per Tre manifesti a Ebbing, Missouri . Alla regia spunta Guillermo del Toro per la sua favola La forma dell'acqua , mentre l'italiano Chiamami col tuo nome  conquista solamente il premio per la miglior sceneggiatura originale, andato a James Ivory che

The Shape of Water

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  Continua la preparazione agli Oscar che si terranno la notte tra il 4 ed il 5 marzo. Quest'anno sono lenta e non è la prima volta che mi capita. Sono pigra nell'avvicinarmi ai titoli in lizza, principalmente per l'enorme paura di rimanerne delusa, la stessa motivazione che ogni anno mi fa arrivare praticamente all'ultimo minuto con il recupero. Puntualmente, ogni anno, succede che esco dalla sala stregata e innamorata, ma la cosa difficile per me è entrarci, in quella sala. È successo anche con del Toro. Dopo i tantissimi commenti entusiasti sul suo The Shape of Water , avevo il terrore di odiarlo, di non capirlo, di non innamorarmene, di non poter condividere la gioia che invece ha riempito i cuori della maggior parte dei miei conoscenti e amici.  Uno dei film più quotati come vincitore in questa edizione degli Oscar parla di Elisa, una donna muta e sola nella vita, se non fosse per il vicino di casa con cui passa la maggior parte del tempo e la collega di