Grand Budapest Hotel - Le 50 sfumature di Anderson


Siamo talmente indietro, noi italiani, che oltre a far uscire la metà dei film che escono in altre parti del mondo, di quei pochi che escono nelle sale cinematografiche compriamo solamente le nostre porcherie italiane (e ci piacciono soprattutto se comiche e demenziali, occhio) ed i titoli più commerciali e "semplici". Questa è una cosa che mi ha sempre dato parecchio fastidio e una rabbia immensa, e dobbiamo ringraziare i così detti "cinema di nicchia" che proiettano i film che nelle grandi multisala non si sognerebbero mai di comprare.
Sfogo personale concluso. Tutto questo per dire che non mi sembra nemmeno di aver intravisto questo titolo nei cinema italiani di mia conoscenza e se fosse solamente per pochi inutili giorni.
Ammetto che come film Grand Budapest Hotel non mi ispirava un granchè e ho fatto l'errore di fermarmi all'apparenza, forse della locandina/pugno in un occhio, forse dalla trama o ancora dal titolo non troppo allettante.
Fatto sta che l'ho visto solo due giorni fa e non appena è iniziato ho capito che 1) non era come me lo immaginavo e 2) era qualcosa di completamente diverso dal solito.

La narrazione parte dal 1968 con l'arrivo dello scrittore del celebre romanzo "The Grand Budapest Hotel" (Jude Law) allo stesso Hotel per reperire alcune informazioni su di esso. Qui conosce il proprietario Zero Mustafa (F. Murray Abraham) che lo invita gentilmente a cenare assieme a lui quella stessa sera e, durante la quale, gli avrebbe raccontato la sua storia. Lo scrittore non vedeva l'ora.
Qui si apre un lungo flashback che dura praticamente tutta la pellicola e ci riporta al 1932 da dove Zero racconta come sia effettivamente diventato il proprietario dell'Hotel partendo da quando era molto giovane. Ma ecco che entra in scena il proprietario a Zero precedente, M. Gustave (Ralph Fiennes), eccentrico uomo di mezza età amante del profumo, delle poesie e (letteralmente) delle anziane clienti alle quali "faceva compagnia".
Una di queste signore però, Madame D. (Tilda Swinton) molto affezionata a Gustave, viene assassinata in circostanze misteriose, lascia in eredità a Gustave un preziosissimo dipinto, e Gustave stesso viene accusato dell'omicidio della signora. A questo punto il figlio della defunta, ovvero il principale erede, cerca in tutti i modi di mettere nei guai Gustave e di riappropriarsi del dipinto.


Ho delle difficoltà ad iniziare questo commento. Ho ancora poca esperienza in campo di recensioni, ho creato il blog da poco tempo e sto ancora imparando, strada facendo, spero.
E' una recensione complicata perché non è un film come tanti altri.
Mi vergogno un po' ma è il primo film che vedo di questo regista, Wes Anderson, e probabilmente questo non mi aiuta. Per cui se farà schifo, mi scuso in anticipo xD
Dicevo, che non è un film come gli altri perché, anche se la trama come potete notare anche voi non è niente di complicato (e vi assicuro che non lo è nemmeno ciò che ho volontariamente omesso) ciò che ha di particolare è tutto il resto.
Mi ha dato una forte impressione, alla fine della visione; da alcune riprese, dalle immagini che suddividono la narrazione in più parti con i loro colori sgargianti la grafica particolare, e alcune azioni che vengono mostrate a velocità doppia, mi ha ricordato i film muti degli anni '30.
Mi ha lasciato totalmente a bocca aperta la visione di questi paesaggi, visibili specialmente nella parte iniziale, praticamente bidimensionali, senza profondità.
La regia è qualcosa di unico. Dovrò assolutamente andare a ripescare qualche vecchio lavoro di questo regista perché lo trovo rivoluzionario. Persino l'utilizzo dei colori lo è stato; ci sono intere scene in cui a predominare è un colore solo talmente forte che invade completamente i personaggi. Le ambientazioni sono qualcosa di assurdo ed eccentrico.
Il cast è un'altra continua sorpresa. Io non mi ero documentata a riguardo prima di vederlo e ho avuto il piacere di notare tante piccole apparizioni di grandi attori. A parte Gustave interpretato da Ralph Fiennes per gli amici potteriani Tu-Sai-Chi, troviamo anche Raoirse Ronan, che lavorò in film come Hanna e The Host, Jude Law, Bill Murray, Edward Norton, Tilda Swinton che io personalmente conosco per Constantine e Le Cronache di Narnia, Willem Dafoe noto tra le altre cose per la vecchia trilogia di Spider-Man, il mio caro Owen Wilson, Adrien Brody celebre per Il Pianista, Bob Balaban e Jeff Goldblum.
Insomma, una vera delizia perché si sono ritrovati tutti a dover recitare dei personaggi fuori dal comune in delle situazioni altrettanto fuori dal comune.
Una volta che entrerete nell'ottica e nei tempi della narrazione vi divertirete sicuramente molto perché è un film che non lascia tempo per annoiarsi. E' un continuo susseguirsi di eventi e personaggi/stars.
Ne consiglio vivamente la visione e mi permetto di assegnare per la prima volta 4 R2-D2 e mezzo.

Valutazione:


Commenti

  1. Mi spiace contraddirti, ma quando il film è uscito (ad Aprile) almeno qua a Torino è rimasto in programmazione in più sale - non solo di nicchia - e per più giorni...

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    1. Si vede che quello in cui vado di solito non l'ha tenuto perchè io non l'ho proprio visto. Mannaggia!!

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  2. Malgrado sia il primo film di Anderson che vedi hai colto subito lo stile del regista e le caratteristiche del suo tipo di cinema, indubbiamente molto particolare. Quindi la recensione è ben scritta :) E mi trovi d'accordo!

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  3. Film piacevolissimo, che conferma il grande talento del suo regista.
    Comunque concordo con Poison: fortunatamente almeno questo film è uscito e rimasto in sala per un pò!

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    1. Ripero, vorrà dire che il mio solito cinema non è stato così gentile ^^
      Sono comunque contenta di aver rimediato.

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  4. Anderson è un regista molto particolare, ma se questo film ti è piaciuto credo ti piaceranno molto anche gli altri :) e non hai nulla di cui vergognarti, tutti siamo ignoranti. Ciò che ci contraddistingue è la voglia di imparare, e tu ne hai molta!
    Senza contare che come recensione l'ho trovata molto più competente di quella di altri sedicenti critici.

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    1. Ti ringrazio tantissimo, spero di imparare meglio andando avanti ma non tanto per me, quanto per far capire bene a chi mi legge cosa ho provato e cosa penso! È molto importante secondo me ^^
      Comunque si, lo faró di certo perchè mi incuriosisce tantissimo!

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  5. Un film bellissimo, pensa che io l'ho amato già dalla locandina e mi sono subito fiondata nel cinema in quel di maggio... d'altronde a Wes Anderson non si può dire di no! ;-)

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    1. Io purtroppo, come hai potuto leggere, non ci sono riuscita ai tempi ma sono ben contenta di averlo fatto adesso. Meglio tardi che mai ^^
      E' un capolavoro!

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