Doctor Strange


Stephen Strange è un neurochirurgo di fama mondiale che, dopo un grave incidente stradale che lo costringe a lasciare il proprio lavoro costruito con molto impegno, non riesce ad abituarsi all'idea di una vita diversa da quella che ha appena perso. Per tornare ad avere il pieno controllo delle sue mani, i cui nervi sono stati gravemente lesionati nell'incidente, Stephen è disposto a tutto e, dopo essersi sottoposto a sette interventi con esiti abbastanza deludenti, decide di ricorrere ad altri mezzi, rivolgendosi ad una sorta di setta spirituale conosciuta come Kamar-Taj.

Ero davvero molto curiosa di vedere Benedict nei panni di un supereroe, tra l'altro del tutto nuovo, e sarebbe stata una nuova finestra sul mondo Marvel, soprattutto per chi, come me, non legge i fumetti.
Perciò questo titolo per me aveva la stessa aurea frizzantina che hanno avuto I Guardiani della Galassia e Ant-Man, e più o meno anche lo stesso esito finale, probabilmente dovuto all'alone di novità.
Diciamo che Marvel, con ognuno dei suoi personaggi, va un po' sul sicuro; qui abbiamo un simil Tony Stark, orgoglioso, ricco e arrogante, che però trova la via della spiritualità, mondo che la Marvel tratta qui per la prima volta e che pare avere una grande presa sul pubblico.
Naturalmente si parla di una spiritualità mistica, magica, che però pare avere qualcosa di più vicino al mondo reale, proprio perché si presenta come una pratica legata al nostro spirito, raggiunta tramite la pratica, e non a superpoteri conferiti da una pietra o un morso di animale radioattivo.


Doctor Strange ha, come tutti gli altri fratellini, molti difetti. Prima tra tutti una sceneggiatura davvero poco bilanciata, che, come al solito, si concentra maggiormente sul protagonista anti-eroe ed il suo sconvolgimento emotivo piuttosto che su un villain che poteva essere caratterizzato mille volte meglio e che invece non incute il benché minimo timore, tanto che Strange finisce per combatterlo senza batter ciglio, e di conseguenza anche uno scarso studio dei personaggi secondari che sarebbero potuti essere molto interessanti. Non so ancora se mi è piaciuta oppure no la scelta di rappresentare in quel modo l'ultimo combattimento, la questione dei loop è interessante e attinente, capisco anche che con questo titolo si voglia oltrepassare il classico concetto di "combattimento", ma avrei forse preferito un finale più conformista e meno in stile videogioco.
Nonostante comunque queste puntualizzazioni che poco importano di sicuro al pubblico seduto in sala, Doctor Strange ha un ritmo decisamente coinvolgente, gli effetti speciali tra i più belli che io abbia mai visto (Marvel compresi), insomma, è l'ennesimo giochino della Marvel che pur essendo un po' superficiale funziona lo stesso, molto meglio di altre volte. E' stata geniale la componente comica delle gag fisiche, dato che Benedict ha dovuto recitare moltissimo anche con le mani, e hanno sviluppato benissimo questa particolarità. Senza dubbio è uno dei titoli che ha fatto guadagnare maggiormente punti alla casa e che avrà molto successo in futuro.


Ma dato che esaltarne i pregi è sempre troppo facile, concludo dicendo che Disney non sa più come spendere i soldi, e per questo motivo questa volta ha assoldato un cast di veri e propri diamanti (alcuni grezzi) del cinema moderno quali appunto Benedict Cumberbatch, Mads Mikkelsen, Tilda Swinton e Rachel McAdams che sono assolutamente sprecati per dei ruoli del genere. Soprattutto Mikkelsen dovrebbe reputarlo un insulto un trattamento simile del suo personaggio, per niente incisivo e che poteva vantare solamente un gran bel make-up, ma questa è la prova che ancora una volta il dio denaro fa gola anche ai migliori.

Commenti

  1. Per me una delle cose Marvel migliori degli ultimi anni: ironico, divertente, visivamente interessante. Bravi tutti.

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    1. Complessivamente vale anche per me, però potrebbero fare meglio di così se volessero, e questo mi infastidisce.

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  2. Tutto sommato, mi fa piacere che stia convincendo tutti.

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  3. Un film sicuramente non perfetto né innovativo, però come dici anche tu, io l'ho trovato divertente da seguire e sicuramente ha una componente visuale di prim'ordine! La storia è un po' tanto banale, ma per essere il primo film sul personaggio il risultato finale è buono: ci sono precedenti molto peggiori XD
    Riguardo al cattivo interpretato da Mikkelsen, è piatto come una pozzanghera ma il suo modo di fare gli dà un certo fascino che altri cattivi usa e getta Marvel non hanno. Ha un certo carisma insomma, tutto merito della recitazione.

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    1. Concordo assolutamente!! Però per Mads è davvero uno spreco incredibile, quasi quanto Jared Leto in Suicide Squad!
      Io non vedo l'ora di vedere un seguito!

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  4. Più o meno la penso come te, fermo restando che Cumberbatch nei panni del dottore mi è piaciuto davvero moltissimo. Avrei preferito più coraggio e personalità alla regia e alla sceneggiatura ma... purtroppo, parliamo di film Marvel.

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  5. Il problema dei film Marvel + che caratterizzano pessimamente i cattivi, e qui come villain hanno messo quel manzo di Mads Mikkelsen - e infatti mi dicono che è il caso di un attorone sprecatissimo.

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    1. E infatti è esattamente cosí! Il fatto è che quando Marvel capirà che i cattivi hanno molta piú presa dei buoni, succederà il finimondo!

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