Eddie the Eagle - Il coraggio della follia


Nella lista dei recuperi ci sono molte cose impegnative, e so che dovrei vedere mille altre cose piuttosto che questo, ma dopo aver passato una giornata sui libri l'ultima cosa che di recente ho voglia di fare è mettermi davanti a qualcosa di impegnativo, per quanto poi ogni volta non me ne penta. Quindi prendo al volo gli spassosi martedì con Batman, finché ci sono, e in sua assenza alcuni film come questo sembrano essere fatti apposta per queste serate.

Ispirato alla storia vera di Eddie Edwards, racconta una vicenda atipica. Eddie, bambino inglese che sogna fin da piccolo di poter andare un giorno alle Olimpiadi, cerca in ogni sport una particolare predisposizione, senza mai riuscire a raggiungere l'obiettivo desiderato. Finché un giorno non scopre il salto con gli sci, disciplina nella quale la Gran Bretagna non ha rappresentati da decenni.


Già dall'inizio la storia ti entra nel cuore, perché il fatto che sia la storia vera di un bambino con un sogno talmente grande da mandare in rovina la famiglia e non mollare mai pur di raggiungere il suo obiettivo, anche se al momento sembra il topic più utilizzato, funziona. Il ragazzo in questione, nato nel 1963, a vent'anni ed una vita davanti pensa solamente a riuscire nel suo intento, con qualsiasi mezzo.
Sulla sua strada, una volta scoperto il salto con gli sci, trova un ex saltatore dal passato burrascoso, ora chiuso in se stesso e nell'alcol, interpretato da Hugh Jackman (eheh, si). Eddie, impacciato, goffo, inesperto non solo nel salto con gli sci, ma anche nella vita, si lancerà in questa nuova avventura.


Di per sé si vedeva lontano un miglio che non fosse un film senza il quale non avremmo potuto vivere, ma al contempo, non appena inizia, capisci che sarà piacevole. Bisogna, insomma, prendere le cose con le dovute premesse, sapendo a cosa si va in contro. Alla fine anche questo si è rivelato l'ennesimo titolo del quale tra una settimana stenterò a ricordare, ma che sul momento mi ha alleggerito il cuore, strappandomi un sorriso, e, cosa più importante, distraendomi dalle mie preoccupazioni. Poi, mettendo da parte il fatto che ogni tanto si ha proprio la voglia di auto-anestetizzarsi e staccare la spina, è un film che ha molti problemi, ma a cui lui per primo non da peso. Non è un film che si prende sul serio c'è dell'ironia sia negli stessi personaggi, sia nel modo impacciato in cui vengono girate alcune scene, e perciò anche gli effetti speciali scadenti che si ritrova per forza di cose passano in secondo piano, o almeno è una di quelle volte in cui è molto facile chiudere un occhio.


Taron Egerton, ora 27 anni, è all'inizio del suo percorso e si nota, non è uno di quegli attori che rimangono impressi, eppure qua è riuscito ad interpretare benissimo Eddie, con una mimica facciale notevole, tanto da non sembrare nemmeno lui in alcuni momenti. Hugh Jackman è sempre il solito, non che ci sia molto da dire, oltre al fatto che fa sempre un gran piacere vederlo, e poi c'è una piccola parte di Christopher Walken, ma, appunto, piccola piccola.
Nel complesso, si aggiunge alla lista delle visioni piacevoli, poco impegnative, e alla scoperta di qualche storia vera che fa anche cultura generale, il che non fa mai male.

Commenti

  1. Mi piacciono questi tipi di film e quindi sicuramente lo vedrò ;)

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  2. mi ha divertito abbastanza ... bel filmetto

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    1. Si, alla fine è stato carino. Me lo aspettavo più o meno cosí.

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  3. Uh, che cambiamento! Mi fa strano, ma mi ci abituerò.
    Sul film: mi aveva alleggerito un po' il cuore. Piaciuto, soprattutto per Egerton, che resta una bella sorpresa.

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    1. Spero piaccia, a me non dispiace affatto ma anche io mi ci devo abituare xD
      Allora il film ha fatto lo stesso effetto ad entrambi, di sicuro piacevole.

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