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Visualizzazione dei post da dicembre, 2014

Il film della domenica - Big Hero 6

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Sui nuovi film della Disney ho sempre qualche timore quando è ora di visionarli, ho paura che, visti i grandi capolavori del passato, una volta o l'altra si possano accasciare su loro stessi. Prima o poi, forse. Non oggi. Anche dopo il grandissimo successo e gli incassi straordinari di Frozen - Il regno di ghiaccio , che a mio avviso non è uno dei film più belli della Disney, il gioco si fa sempre più duro. Si conosce già la collaborazione tra Disney e Marvel ma questo film è il primo che includa attivamente entrambe le case in un cartone animato, poiché Baymax, il goffo e bianco operatore sanitario, è tratto proprio da un fumetto Marvel. Ma cos'è venuto fuori? A San Fransokyo, un curioso mix tra le due celebri città, vive Hiro, un ragazzino prodigio della scienza diplomatosi a soli 13 anni che si diverte a vincere facile nelle battaglie clandestine tra robot. Tadashi, suo fratello maggiore a cui è molto legato, mostra a Hiro l'università di supercervelloni

Il ricco, il povero e il maggiordomo - Il mio film di Natale!?

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Chi un pochino mi sta seguendo, già sa che non amo particolarmente la comicità italiana. Tra i tanti cani che pensano di essere simpatici il trio di Aldo, Giovanni e Giacomo mi ha sempre fatto ridere, fin dai tempi di Tre uomini e una gamba , li apprezzavo perché non si sono mai abbassati alla comicità volgare ma sono sempre riusciti a raccontare storie e far ridere senza alludere sempre al sesso. In realtà non era nemmeno in programma di vederlo questo film ma all'ultimo sono andata con la mia famiglia su richiesta di mio padre. Perciò ero anche abbastanza felice di andare a vederlo al posto di altri film osceni al cinema in questo periodo. Ultimamente sembra, però, che se entro in sala con qualche aspettativa me la debba sempre prendere sui denti. La trama, brevemente, parla di Giacomo che questa volta veste i panni di un ricco e scontroso broker, Giovanni è il suo fedele maggiordomo e Aldo, un venditore ambulante che viene accidentalmente investito dalla Maserati

The Knick

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Tra le serie tv più snobbate del 2014 emerge The Knick , a moltissimi sconosciuta e nota ad altri perché trasmessa esclusivamente su Sky Atlantic. Chiudete gli occhi ed immaginatevi la New York povera del Novecento. A curare la malasanità del secolo passato c'erano quelli che oggi chiamiamo chirurghi ma, ovviamente, senza la tecnologia che abbiamo noi oggi in ambito medico. Jack Amiel e Michael Begler, i creatori, si sono ispirati al chirurgo realmente esistito William Stewart Halsted, luminare della medicina, per creare il singolare personaggio del Dr. John Thackery. Il dottor John, al quale ci vorrà poco per affezionarvici, diventa, in seguito al suicidio del suo predecessore nonché amico, il primario del Knickerbocker Hospital, conosciuto semplicemente come "The Knick", ed è un chirurgo a modo suo geniale e lunatico, con una piccola dipendenza dalla cocaina. L'ospedale in questione si trova in un quartiere povero di New York ma la clientela, rigoro

Lo Hobbit - La trilogia

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Può non piacere ma la maggior parte dei film è tratta da romanzi e la trilogia de Lo Hobbit rientra in questa categoria.  È stata molto criticata l'idea di portare nelle sale il romanzo di J.R.R. Tolkien come prequel de Il Signore degli Anelli poiché essendo un solo romanzo tre film inizialmente sembravano eccessivi, ma Sir Peter Jackson ha deciso in questo modo, soprattutto per motivi di incassi. Diciamo che Jackson si è voluto prendere i suoi spazi per realizzarli donandoci quasi 3 ore per ogni film e, purtroppo, devo dire che, come succede la maggior parte delle volte, i sequel sono peggio del primo. Un Viaggio Inaspettato Quanto ho amato Martin Freeman nei panni di Bilbo, probabilmente una delle più belle interpretazioni degli ultimi anni in film fantasy. Tutto inizia quando Bilbo, tranquillo e pacifico nel suo buco hobbit, si trova del tutto invaso da un'orda di nani goffi e chiassosi. Sono lì, insieme al barbuto Gandalf, per ingaggiare Bilbo come scassina

Il Ragazzo Invisibile

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Giuro che sono entrata in sala con le più buone intenzioni. Dopo aver visto da poco Il Capitale Umano mi sono un po' illusa che, affrontando un tema diverso per gli standard italiani, avrebbero potuto fare un bel lavoro. In parte questo tentativo potrebbe essere riuscito, dall'altra, ovviamente, rimane neanche lontanamente paragonabile ai famosi film americani sui supereroi che tutti conosciamo. Gabriele Salvatores è stato molto coraggioso a spingersi in un mondo che non appartiene all'Italia, e se non ci fossero primi passi, come quello intrapreso da lui, non ci sarebbe mai una crescita anche in questo campo. Proprio la regia è probabilmente una delle poche cose che si salva di questa pellicola. Infatti cerca, e si vede, di rendere la storia fluida e leggera ma lasciando un lembo di vita quotidiana (e reale) con i piedi saldi a terra. Sinteticamente, la storia parla, come facilmente intuibile nel trailer, di Michele (Ludovico Girardello) un ragazzo di 12 a

Gone Girl - L'Amore Bugiardo

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Questa è la relazione che nessuno vorrebbe mai avere. Garantito. In lizza per il premio di miglior attrice in un film di genere drama, miglior regista, miglior colonna sonora originale e miglior sceneggiatura ai Golden Globe 2015, Gone Girl , è stato scelto come uno dei 10 migliori film dell'anno dalla National Board of Review of Motion Pictures, e io, nel mio modesto parere, non stento a crederci.  Chiariamo subito che si tratta di un film tratto da un libro, più precisamente l'Amore Bugiardo di Gillian Flynn (2012), perciò, per sapere se sia stato realizzato adeguatamente o meno, si dovrebbe prima leggere il libro, ciò non toglie però che questo film mi abbia lasciata senza parole più volte nel corso della visione di ben 2 ore e 30 minuti. Inizia tutto come in un romantico sogno (a parte la primissima scena), Amy (Rosamund Pike), una ricca, bellissima, affascinante ed intelligente donna dai dorati capelli, conosce ad una festa l'uomo dei suoi sogni, Nick (

Il Capitale Umano

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Quando uscì questo film, ovvero nemmeno un anno fa, non lo volevo vedere e mi vergogno di questo.  Sono pigra parlando di cinematografia italiana perché non la amo e sono sicura del fatto che anche le cose belle che i registi italiani riescono a produrre (e mi riferisco a qualcosa di diverso dalle solite ****** comiche senza senso) non vengono presentate con giustizia, facendo immaginare al pubblico delle trame che non sono quelle reali e quindi perdendo ascolti e popolarità. Questo è il caso de Il Capitale Umano . Stiamo parlando di un film pluripremiato anche all'estero ma noi italiani non andiamo fieri di quel poco che ci spetta. Avevo fatto l'errore di alimentare la mia pigrizia con l'idea che il trailer non mi desse un'idea concreta, il che è la verità. O il regista, Paolo Virzì, ha pensato di puntare la pubblicità sull'incoerenza totale, oppure, siccome poco importa, hanno montato il trailer con le prime immagini e frasi che venivano. Ergo... È

Boyhood - La storia di una vita

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Sarà difficile diventar grande  prima che lo diventi anche tu  tu che farai tutte quelle domande  io fingerò di saperne di più  sarà difficile  ma sarà come deve essere  metterò via i giochi  proverò a crescere  Sarà difficile chiederti scusa  per un mondo che è quel che è  io nel mio piccolo tento qualcosa  ma cambiarlo è difficile  sarà difficile  dire tanti auguri a te  a ogni compleanno  vai un po' più via da me  A modo tuo  andrai  a modo tuo  camminerai e cadrai, ti alzerai  sempre a modo tuo  A modo tuo  vedrai  a modo tuo  dondolerai, salterai, cambierai  sempre a modo tuo  Sarà difficile vederti da dietro  sulla strada che imboccherai  tutti i semafori  tutti i divieti  e le code che eviterai  sarà difficile  mentre piano ti allontanerai  a cercar da sola  quella che sarai  A modo tuo  andrai  a modo tuo  camminerai e cadrai, ti alzerai  sempre a modo tuo  A modo tuo  vedrai  a