Il ricco, il povero e il maggiordomo - Il mio film di Natale!?


Chi un pochino mi sta seguendo, già sa che non amo particolarmente la comicità italiana. Tra i tanti cani che pensano di essere simpatici il trio di Aldo, Giovanni e Giacomo mi ha sempre fatto ridere, fin dai tempi di Tre uomini e una gamba, li apprezzavo perché non si sono mai abbassati alla comicità volgare ma sono sempre riusciti a raccontare storie e far ridere senza alludere sempre al sesso.
In realtà non era nemmeno in programma di vederlo questo film ma all'ultimo sono andata con la mia famiglia su richiesta di mio padre.
Perciò ero anche abbastanza felice di andare a vederlo al posto di altri film osceni al cinema in questo periodo.
Ultimamente sembra, però, che se entro in sala con qualche aspettativa me la debba sempre prendere sui denti.

La trama, brevemente, parla di Giacomo che questa volta veste i panni di un ricco e scontroso broker, Giovanni è il suo fedele maggiordomo e Aldo, un venditore ambulante che viene accidentalmente investito dalla Maserati di Giacomo.
Aldo patteggia con Giacomo e Giovanni per non esporre denuncia, solamente che negli affari di Giacomo qualcosa va storto.


Non ci sono mezze parole per dirlo; è un film lento, noioso e poco brillante. 
Si discosta completamente dai loro film precedenti, il che toglie quel filo di comicità al quale siamo abituati. Insomma, è come se Pieraccioni facesse un film completamente diverso da quelli che fa di solito o come se Woody Allen si mettesse a dirigere un horror, è un delitto.
Si, qualche battuta fa sorridere, ma in linea di massima l'ho trovato noioso e a tratti fastidiosamente moralista.
E' stato mille volte meglio La banda dei Babbi Natale del 2010, che perlomeno era genuino e leggero.
Il tema del fallimento economico e personale non è un pochino delicato come tema di questi tempi? Magari il loro era un tentativo di esorcizzare la situazione, ma al cinema la gente vuole ancora ridere, soprattutto a Natale.
Intendiamoci, capisco anche io che questo non voglia essere un film così detto “cinepanettone” siccome del Natale non tratta, ma facendo combaciare la sua uscita con le feste natalizie la maggior parte della gente lo va a vedere come “film di Natale”, è inevitabile e, tra l’altro, c’è anche scritto sulla loro stessa locandina.
La storia è divertente finche i tre sfortunati sono costretti a vivere assieme a casa di Aldo ma, al di fuori di questo, sono riusciti a farlo sembrare anche triste sotto certi punti di vista. Le morti senza senso, soprattutto di film comici, non fanno ridere nessuno.
Sarà stata la scelta del regista che, assieme ad Aldo, Giovanni e Giacomo, ha prodotto questo film? Si chiama Morgan Bertacca e questo è stato il primo film che abbia mai diretto come regista, dopo tanti lavoretti come sceneggiatore e produttore.
L'interpretazione degli attori, sembra banale dirlo, è sempre la solita. Io ho visto un loro spettacolo, Ammutta Muddica, a teatro e sono molto bravi. Se la loro carriera cinematografica deve andare in questa direzione spero che la lascino per continuare a teatro perché in quella situazione meritano davvero.
Il messaggio finale del film? Soddisfacente; anche nella situazione più disperata, rimanendo uniti e con l'aiuto dei propri amici\famiglia, non bisogna mai arrendersi e, un passo alla volta, coronare i propri sogni e rialzarsi. Probabilmente questa è la parte più importante di tutto il film, il resto ti lascia poco niente, il che non è mai positivo.



Valutazione:

A prestissimo ;)

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