Stranger Things - Seconda stagione


Finalmente posso urlare al mondo di aver finito questa benedetta, attesissima e magnifica seconda stagione. Ho avuto una settimana di tempo per ragionarci su e posso dire con tutta sincerità che Stranger Things, soprattutto con questa stagione, è diventata la serie tv più bella che io abbia mai visto. Certo, c'è da mettere in conto il fatto che mi manchino molte serie leggendarie, come Lost, Breaking Bad, Twin Peaks e questo mappazzone infinito che chiamate Game of Thrones e a cui per il momento non oso avvicinarmi, ma è anche colpa vostra, che me lo fate odiare a furia di parlarne. Eppure, per arrivare ad essere definita la migliore, ha dovuto vedersela con serie altrettanto belle ma a cui mancava quel qualcosa che Stranger Things indubbiamente ha e in questo post proverò a spiegarvelo.


Dopo una prima stagione col botto, circa un anno dopo veniamo riportati ad Hawkins, dove avevamo lasciato un pezzo di cuore, fai anche due o tre. Da qui una nuova storia coinvolgerà i nostri adorati protagonisti che, un po' cresciuti, dovranno vedersela con qualcosa di ancora più minaccioso e con alcune new entry. 
Preferisco svelare le note dolenti immediatamente per poi lanciarmi nell'elogio che ho già anticipato ad inizio post: la trama della seconda stagione, ahimè, sembra bene o male la brutta copia della prima, in cui l'assenza di alcuni personaggi viene rimpiazzata dalle new entry o dagli stessi concept della prima. 

***SPOILER***
Non ho apprezzato molto nemmeno la piccola parentesi sul passato di Eleven, che sarebbe stata perfetta che fosse stata approfondita maggiormente e che invece ha contribuito a creare dei personaggi abbozzati e poco convincenti. 
***FINE SPOILER***

Ma a maggior ragione ci tengo a sottolineare che infatti non siamo davanti ad una serie perfetta e che nemmeno ha intenzione di spacciarsi per rivoluzionaria, è semplicemente l'insieme di giuste scelte al momento giusto. Ciò che continuerà sempre a piacermi della serie, come anche di molti film, è il fatto di avere alla loro base moltissima passione. La passione dei Duffer Brothers è il collante che lega tutti questi elementi che in altre circostanze sarebbero facilmente risultati come un confuso insieme slegato di citazioni.


Di recente sto riguardando la prima stagione (immaginatevi in che stato sono) e così mi sono resa conto di quanto gli stessi Duffer siano cresciuti dalla prima stagione senza mai dimenticarsela, mantenendo coerentemente lo stile e tutta l'ispirazione che è anche il motore della serie. Stupendi, in entrambe le stagioni, tutti i riferimenti preziosi a cui i fratelli hanno chiesto ispirazione e infilato in ogni chiaro riferimento nella serie, come quelle di Alien, IT, E.T., I Goonies, Stand by Me e molti altri, segno della grande passione per il cinema dei due registi, ma anche un po' di sangue nerd che male non fa, diciamocelo. 
Fatto sta che sinceramente poco mi importa se ciò che hanno fatto sia originale o meno, ciò che davvero mi importa è sentire il cuore che mi esplode ogni volta che i ragazzi fanno una battuta, ogni volta che Dustin fa *grr* e ogni volta che gli sguardi di Nancy e Jonathan si incrociano. Riesco a sentire la stessa passione che i Duffer hanno voluto imprimerci, vivida e pulsante, come se la serie fosse una vita a se stante. Che vi devo dire? Ogni tanto sono romantica anche io.


Questa seconda stagione, più matura e consapevole dei propri limiti, è riuscita anche meglio della precedente. Con le sue imperfezioni hanno creato una stagione degna di un buon cinema, anzi, molti film avrebbero solamente da imparare da un'opera del genere, umile eppure tanto profonda da entrarti irrimediabilmente nel cuore. Ogni scena curata nei minimi dettagli, come anche la sensibilità con cui si vuole impressionare il pubblico, sempre con bastone e carota ma sempre con riguardo, quasi con rispetto.
Ciò che rende Stranger Things la mia serie preferita, che detta così sembra un po' banale e infantile, è forse proprio il suo lato infantile, quel timore che viene facilmente scanzonato da un "tanto andrà tutto bene, nessuno si farà mai male", il fatto che, quanto parte la sigla, io mi senta a casa dopo un anno di viaggio. Insomma, è tutta una questione di sentimenti, un valore del tutto soggettivo intraducibile né a parole né è riconducibile ad aspetti tecnici.


Commenti

  1. Non so se sia la serie più bella che ci sia in giro, ne guardo troppo poche per dirlo, sicuramente da quando è uscita è la mia preferita del periodo, la seconda stagione (ma io avevo amato più la prima, più che altro per la novità) sta eclissando anche The walking dead che amo molto e che quest'anno è partita a rilento. In attesa della terza...

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    1. La novità era di sicuro notevole ma io ho trovato questa seconda fatta meglio, anche dal punto di vista tecnico, più curata, probabilmente più ricca nel budget, in qualche modo migliore, forse anche per l’effetto attesa.

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  2. Se davvero sarà così credo che quest'anno vincerà a mani basse, perché a giorni la vedrò ;)

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  3. Io ho altre serie cementate nel cuore ma questa la adoro, amo i personaggi, mi sento di poter ridere, piangere (un sacco) ed impaurirmi con loro, forse anche crescere. Poi se mi danno dei finali come questo, dove Dustin mi ha fatto una tenerezza infinita...

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    1. Anche io piango tanto e rido tanto, ogni volta, anche riguardando le stesse scene. Io con loro sento di tornare bambina e ricrescere, una parte di me sognando di vivere vite come le loro, come una scema. Il finale lasciamolo perdere, fissavo lo schermo con gli occhi appannati senza sbattere le palpebre.

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