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Visualizzazione dei post con l'etichetta Biografico

The Disaster Artist

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Ogni anno il Torino Film Festival propone molti titoli interessanti. Ogni anno Giulia sa di non poterne andare a vedere più di un paio, quando va bene.  Una volta per motivi di salute, il solito raffreddore bastardo che ti blocca a letto dovuto al primo freddo, l’altra per l’università (“Addios” Cit.), adesso per il lavoro (e meno male!), insomma ce n’è sempre una e mi tocca spulciare il programma e scegliere un titolo che combaci anche con gli impegni.  Inoltre è come se avessi deciso di tenermi il TFF come pretesto per scoprire ogni anno qualcosa di nuovo. Ogni anno riesce infatti a stupirmi, tirando fuori storie meravigliose che riescono a creare subito uno stupendo clima da festival, pur vivendolo solamente qualche ora.  Quest’anno ho scoperto Tommy Wiseau, un personaggio a me sconosciuto prima di iniziare a leggere le prime informazioni e vedere le prime immagini del film con e di James Franco in compagnia del fratellino Dave.  Per chi non lo c...

The Founder

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Domenica sera ho trovato il tempo di recuperare uno dei titoli che mi incuriosivano di più degli ultimi mesi passati. Ho sentito parlare bene di The Founder fin da subito, naturalmente non commenti entusiasti ma comunque positivi, e mi incuriosiva perché non mi sono mai documentata sulla nascita del colosso del fast food. Nel primo dopoguerra Ray Kroc era un venditore dell'Illinois di vari oggetti, fino ad arrivare a vendere frullatori, ma senza un grande successo. Un giorno, per lavoro, raggiunge la California dove incontra Dick e Mac McDonald, due fratelli proprietari di una piccola catena di fast food dal rivoluzionario sistema di produzione che dimezzava i tempi di attesa. Ray, incuriosito e affascinato dalla loro invenzione, propone ai due fratelli di entrare in società, guadagnandosi così un posto all'interno dell'attività ed espandendolo tanto da diventare la famosa catena che conosciamo noi oggi. The Founder è un film che mette d'accordo tutta ...

La battaglia di Hacksaw Ridge

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Con ben 6 candidature agli Oscar, la storia vera di Desmond T. Doss diretta da Mel Gibson. Desmond all'età di 23 anni decide di arruolarsi per servire il suo paese durante la Seconda Guerra Mondiale, ma rifiutandosi di toccare armi, andando sul campo come medico con l'obiettivo di salvare vite. A Mel Gibson piacciono i film socialmente impegnati e questo ha un meraviglioso messaggio antibellico, che acquisisce un significato completamente diverso quando si tratta di una storia vera. Non capisco molto bene come mai questa moda di fare i film che vanno dalle due ore alle due ore e mezza, ormai trovare un film da due ore è diventato un lusso. Per carità, non deve per forza essere breve se ha da raccontare, ma sono dell'idea che in alcuni casi se i film durassero quei quindici minuti in meno sarebbero valorizzati. Personalmente non ho mai apprezzato molto i film di guerra, un classico per una donna, lo so, ma riesco comunque a sopportarli quando parlano di eroi...

Il Diritto di Contare

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Virginia, anni Sessanta. Per legge, vige la separazione degli spazi pubblici tra neri e bianchi. Tre donne brillanti e di colore lavorano alla NASA e, col tempo, daranno il loro prezioso contributo al processo che portò il primo uomo sulla Luna. Black Women's Power! Poteva mancare un tema del genere alla serata degli Oscar? Certo che no, e ormai non sorprende più. Niente di nuovo all'orizzonte; altra storia molto piacevole (proprio perché vera) rimasta fino ad oggi dietro le quinte. Come ogni anno, è una di quelle visioni piacevoli e facilmente dimenticabili e, come ogni anno, il tema mi fa montare un nervoso incredibile, centrando in pieno. C'è talmente poco da dire, che mi chiedo anche cosa ci faccia candidato insieme a certi altri film, se non fosse per il tema sempreverde. Tanto lungo da sembrare ripetitivo; a metà visione mi chiedevo cos'altro volesse ancora raccontare. La prima sequenza completamente superflua era solo un campanello d'allarme,...

Sully

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Siamo giunti anche alla 34esima edizione del Torino Film Festival e, per un'accozzaglia di impegni vari, riuscirò a vedere solo due film anche quest'anno. Uno di questi due non poteva non essere Sully, il che in realtà non ha molto senso se pensate che uscirà nelle sale italiane tra meno di un mese, ma non sono riuscita ad ignorare la mia curiosità e perciò ho scelto la proiezione aperta da un ospite molto speciale; dopo le parole di apertura della dirigente della manifestazione, ha fatto capolino Chesley Sullenberger , il vero eroe di questa sfiorata tragedia, che molto timidamente e dal sorriso amichevole e rassicurante, ha risposto alle domande di circostanza per poi sedersi in prima fila. Per tutti coloro che si sono persi di cosa tratta il film, o per coloro che come me proprio non si ricordano dell'accaduto, si tratta della trasposizione cinematografica dell'autobiografia dello stesso Chesley "Highest Duty: My Search for What Really Matters"...

Life

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Il fotografo Dennis Stock, che lavora per la rivista LIFE, decide di voler realizzare un servisio fotografico a James Dean, stella nascente del cinema. Ma non sarà un'impresa facile, poiché James è scostante e sfuggente. Questo servizio diventerà poi la testimonianza degli ultimi momenti della vita di James prima della sua inaspettata morte. In poche parole, Life è il ritratto di una breve carriera di cui in molti parlano ma che in pochi conoscono. James Dean ha sempre avuto la fama di un personaggio eccentrico e controcorrente, dalla vita sregolata, ma qui il regista ha voluto forse presentarci la sua natura più intima e nascosta. Life mi ha ricordato inevitabilmente Love & Mercy  perché entrambi sono biografie ed entrambi vogliono raccontare niente più che i fatti accaduti con una notevole freddezza. In entrambi i casi ho concluso la visione arricchita di informazioni che prima ignoravo e allo stesso tempo mi hanno lasciato dentro un vuoto che difficilmente riesco a ...

The Danish Girl

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Einer Wegener, pittore danese dei primi anni del '900, ha vissuto una vita molto complicata. Sposato con Gerda, ad un certo punto del loro matrimonio Einer capisce che qualcosa è cambiato, che non può più reprimere la verità che racchiude nel suo cuore, e da vita a Lili, la parte femminile di sè. Ogni anno gli Oscar puntano a sensibilizzare su alcune tematiche della nostra moderna società; quest'anno, ad esempio, ci sono stati due film incentrati sulla violenza sessuale, Room e Il caso Spotlight ,  che hanno entrambi avuto esiti positivi, e come gli anni scorsi, si è voluto sempre ricordare la lotta contro il razzismo, con le battute/non battute del presentatore, Chris Rock, e l'omofobia con The Danish Girl e con il breve ma efficace discorso di ringraziamento di Sam Smith dopo la sua vittoria per miglior canzone. Purtroppo si, bisogna continuare a sensibilizzare il pubblico su queste tematiche perchè sono ancora tanti, troppi i casi nel mondo in cui non si sono an...

Joy

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Joy era una bambina piena di sogni nei quali era determinata, un giorno, a diventare la donna dalle mille invenzioni che tutto il mondo avrebbe voluto vedere. Gli anni però sono passati, lei è cresciuta, e dovendo badare a due figli, il padre e la madre, i suoi sogni sono passati in secondo piano. L'unica ad incoraggiarla nel riprendere in mano i suoi sogni è la nonna, e sono stati i suoi consigli che l'hanno convinta a provare finalmente a realizzarli. O. Russell ha scovato da qualche parte lo scheletro di questa storia sempreverde e ci ha visto uno spiraglio di vittoria. Mai tanto attuale, se pensiamo al messaggio che più o meno ogni anno le dive di Hollywood ribadiscono sul palco degli Oscar, e chi, meglio di Jennifer Lawrence, l'attrice del momento, poteva interpretarla? Tutti ci hanno visto una fiaba in questa trama, io invece ci ho visto il contrario. Nelle fiabe La protagonista non ha a che fare con i mille problemi del mondo, con il mantenimento dei figli ...

Steve Jobs

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Con un sospiro di sollievo si va verso la fine di questa sessione invernale di esami che mi sta uccidendo molto lentamente, e andando avanti ci si avvicina anche alla notte degli Oscar, per la quale sto provando a prepararmi con tutte le forze recuperando o correndo al cinema a vedere i maggiori nominati. La sfida del momento è proprio far combaciare gli impegni universitari con questo evento annuale che, un po' anche senza grandi motivazioni, ci tiene sulle spine. La storia del leggendario uomo che ha cambiato la concezione del computer e ha ampiamente aiutato a cambiare la nostra vita quotidiana si spalma su tre momenti della sua vita, ovvero le tre principali presentazioni dei dispositivi che hanno tirato le linee della sua carriera. Tra problemi dell'ultimo momento e quelli personali, Steve si svela un po' di più al pubblico. Parto col dire immediatamente che se al mondo ci fossero più biografie come questa, sarebbe un mondo migliore. Qui ormai dire sem...

Bronson

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Da qualche parte, in qualche sperduto carcere in Inghilterra, mentre io scrivo ci sono migliaia di carcerati rinchiusi nelle celle comuni o in isolamento, ma ce n'è uno in particolare, un certo Michael Gordon Peterson, ed è il carcerato più famoso d'Inghilterra. E questa è la sua grottesca storia. Ci sono due grandi scuole di pensiero principali che trattano degli avvenimenti della propria vita; il primo crede che tutto ciò che il destino ci serba è dovuto ad una casualità, non a noi stessi, ad alcuni piace dire di questi misterioso destino che sia stato disegnato da un'entità superiore, l'altra, invece, pensa che siano le nostre azioni e soltanto loro a creare quello stesso destino. Ecco, la vita di Michael Peterson, meglio conosciuto come Charlie Bronson, non sa bene da che parte stare. Da una parte sembra conscio delle proprie azioni, mentre dall'altra sembra in balia del suo carattere violento ed esagerato. La sua non è una storia che parte con un in...

Il film della domenica: Wild

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Queste vacanze di Pasqua sono state tremende! Sono stata impossibilitata da forze maggiori a scrivere, proprio non ho avuto i mezzi, e ho passato il mio tempo a mangiare per lo più, tra un film e l'altro. Adesso, la mattina, giro per casa con una paura tremenda di salire sulla temutissima bilancia tanto penso di aver fatto danni. Spero solo di non essere l'unica a sentirsi tremendamente in colpa per la quantità di cioccolato inghiottita! Vi prego, mostrate un po' di sana solidarietà! Ebbene si, anche in trasferta sono riuscita a vedere un titolo nuovo al cinema e mi sono anche buttata a pesce sul canale che SKY ha regalato a noi piccoli eterni bambini (SKY Cinema Principesse, no, non mi vergogno).  Tra i nuovi titoli in uscita ad aprile Wild è uno di quelli che più mi incuriosiva, perché è da prima degli Oscar, in cui le due attrici principali erano nominate, che se ne parla e non vedevo l'ora uscisse anche in Italia.  La pellicola si apre con Cheryl che i...

Il film della domenica: Foxcatcher - Una storia americana

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E siamo giunti anche quest'anno alla fine della visione dei film degli Oscar (domenica 15 marzo -.-). Sono contenta, tuttavia, di aver aspettato di vedere questo film in sala, ha proprio fatto la differenza. Mark Schultz è determinato a diventare il miglior combattente di lotta libera ed elevare il nome dell'America in questa pratica sportiva. Un giorno riceve la telefonata del Signor John du Pont, erede della famiglia più ricca e potente d'America, il quale propone a Mark di far parte della sua squadra di lottatori e allenarsi in vista delle Olimpiadi. Non passa troppo tempo che le cose prendono una strana piega ed i rapporti, anche con l'amato fratello di Mark, Dave, si incrinano. L'unico thriller degli Oscar (a parte  Gone Girl  che nessuno si è filato), l'ennesima biografia, ma perlomeno è un thriller! Si parla di un thriller un po' atipico, in realtà. Due ore e un quarto ben trascorse e, per apprezzarlo al meglio, bisogna prestare att...