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Visualizzazione dei post con l'etichetta Commedia italiana

Come un gatto in tangenziale

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A volte capita, anche se molto raramente, che la commedia italiana ci azzecchi. Quando questo fenomeno straordinario accade, circa una volta ogni cento anni, lo fa con semplicità, parlando di ciò che conosce veramente, che ci appartiene come popolo, e che perciò ha più incidenza. Il divario tra nord e sud Italia e la distinzione tra povero e ricco delle periferie ed il centro è da sempre un cliché del nostro cinema, che può essere utilizzato con i piedi, come nel caso della maggior parte dei film sul tema, ma anche con il cervello, come in questo caso. Giovanni lavora in una think tank per il miglioramento delle periferie italiane, viaggiando tra Roma e l'estero per lavoro, mentre Monica vive nella periferia di Roma insieme al figlio Alessio e alle due zie. Quando Giovanni scopre che sua figlia Agnese frequenta il figlio di Monica cerca di capirne di più, fino a rimanere profondamente preoccupato per la distanza delle due realtà sociali che separano le due famiglie. ...

Mamma o Papà?

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Valeria e Nicola sono ad un passo dal divorzio. Da quando hanno preso questa decisione la loro relazione è diventata molto pacifica e si preparano a dare la notizia ai tre figli adolescenti. Non riuscendo a decidere con chi dei due dovranno stare i figli, questi ultimi insopportabili, l'avvocato divorzista li informa che dovranno essere i figli stessi a decidere, e da questo momento i coniugi faranno carte false pur di convincere i figli a scegliere l'altro. Di nuovo il divorzio, dell'ironia su una questione da tempo e purtroppo all'ordine del giorno che spesso viene sottovalutata perché tanto cosa vuoi che sia, ciò che cambierà è solo il fatto di avere due case, forse nuovi compagni dei genitori. Invece, come si è soliti dire, chi ci va in mezzo sono i figli, spesso adolescenti, nella fare più critica della crescita di ogni individuo, quella fase in cui si odia tutto e tutti, in cui non si sa che ruolo occupare nel mondo, in cui si richiedono le attenzioni ...

Perfetti sconosciuti

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8-07-16 (pubblicato successivamente) Poi però lo faccio sempre, come se ci fosse un amore-odio tra me ed il cinema italiano, finisco sempre per recuperare titoli che miei conoscenti hanno apprezzato, anche per pura curiosità. Non sempre va a finire bene, devo ammetterlo. In una serata come tante un gruppo di amici formato da tre coppie sposate e un single con una storiella agli inizi si ritrovano a cena da una delle coppie, e tutto inizia come una serata qualsiasi, fino a quando non viene proposto di visualizzare ed ascoltare pubblicamente ogni messaggio o chiamata che sarebbe arrivata sui cellulari dei presenti. Manco a dirlo, scoppia il finimondo. Ma perché deve poi scoppiare il finimondo mi chiedo io? Gli amici (quelli veri) nella vita sono pochissimi quando uno riesce a trovarli, per non parlare del compagno della tua vita, tutte persone che uno si augura di non perdere mai. E invece? Tutto rischia di andare a monte perché siamo ossessionati dalla tecnologia ed è quasi ne...

Quo vado?

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Quando arriva il periodo natalizio mi prende sempre un'enorme paura: la combinazione famiglia + cinepanettone, che sotto Natale è sempre rischiosissima, lì al varco che ti aspetta impreparato.  Già il 25, girovagando per le strade di Torino, ero riuscita a scampare dal terribile film dei due cretini che di vedono sempre adesso in giro, e sono riuscita ad attirare l'attenzine dei miei su Irrational Man.  Purtroppo però, il primo dell'anno non ce l'ho fatta, e la sorpresa me l'hanno fatta i miei, trascinandomi davanti al cinema parrocchiale (?) del mio piccolo paese a vedere l'ultimo film di Zalone (?, La coerenza della programmazione delle parrocchie, vabè). Vecchi e bambini everywhere, i brividi, ma almeno ho pensato che non avrei sentito assolutamente nulla di un film che a prima vista pareva orripilante.  Checco, che per tutta la vita ha sempre e solo sognato di raggiungere e tenersi ben stretto il suo posto fisso, viene messo alle strette e, rifi...

Confusi e felici

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Marcello è uno psicanalista che esercita il suo lavoro per mero bisogno, quasi per abitudine, e che assiste alcuni pazienti con problemi relazionali.  Improvvisamente Marcello scopre di avere una rara malattia agli occhi e non sa per quanto tempo ancora potrà vederci. I suoi pazienti quindi decidono di aiutarlo a superare il momento, a modo loro. I film con protagonista Bisio si divertono a prendere l'etichetta di "comici", quando di comico in film come questo c'è ben poco. E quel poco non fa nemmeno troppo ridere, ad essere sinceri. O no? Fatto sta che li vedo più come un pretesto; i film comici attirano gli italiani nelle sale, per ridere due ore in tranquillità, e poi, come i film di Pieraccioni, ti tirano dietro delle morali pesanti come macigni e, in alcuni casi, ti trovi a versare una lacrimuccia.  Potrebbero andare insieme a fare film drammatici, ma drammatici dall'inizio alla fine.  Confusi è fecili quindi è un film un po' confu...

Ex - Amici come prima!

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Oggi trattiamo del mio genere cinematografico preferito, come sapere già tutti; la stupida commedia italiana. Questo sequel è uscito nelle nostre fortunatissime sale (grazie al cielo per poco tempo) nel non molto lontano 2011 e come al solito gli italiani si sono lanciati nelle sale a vederlo. Partiamo dalla trama, va. Il film tratta, come nella maggior parte delle volte, di più storie narrate parallelamente e che non si intrecciano tra loro. Il tema che le collega tutte è quello del tradimento.  Perciò vediamo Antonio, uomo napoletano sposato che inizia una storia con Olga, una donna tedesca conosciuta a Monaco, Max, architetto romano, si innamora di Sandra senza sapere che lei è l'avvocato divorzista della sua ex moglie, Marco, appena sposato con Floriana, incontra la sua vecchia fiamma Consuelo, Fabio, tradito e lasciato con un sms finge di essere psicologo per dimenticare la ex ed infine Paolo, che semplicemente corre dietro alle ragazze appena lasciate perché p...