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Visualizzazione dei post con l'etichetta Paolo Sorrentino

The Young Pope

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Questo è un anno decisamente un po' misero cinematograficamente parlando, i grandi titoli si contano sulle dita di una mano, la maggior parte dei quali in Italia devono ancora uscire, i Golden Globes, viste le nominations, non sembrano molto interessanti, mentre magari mi aspetto che l'Academy faccia delle scelte più appropriate. Di certo c'è che invece per le serie tv è stato un grande anno, pieno di titoli nuovi e sbalorditivi, da superare spesso e volentieri il cinema, e dopo Woody Allen, che ha messo d'accordo molti ma non proprio tutti, arriva anche Sorrentino, che invece sgancia una vera bomba. Lenny Belardo è il nuovo pontefice, eletto inaspettatamente dal collegio cardinalizio. Fin qui tutto sembrerebbe normale, se non fosse che Lenny è molto giovane, non particolarmente predisposto alla politica, tantomeno ad occupare una posizione di questo carico. Crescendo in orfanotrofio perché abbandonato molto giovane dai genitori, Lenny ha sviluppato una sorta d...

Youth - La giovinezza

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Io detesto la mia pigrizia ed il mio pregiudizio. Li detesto. Mi capita continuamente di lasciare indietro titoli che marciscono anche per anni nel dimenticatorio o nella solita famosa "lista" per motivi del cavolo come ad esempio la poca ispirazione del titolo o i commenti che ho sentito in giro alla sua uscita. Il fatto è che una volta finiti in lista riesumarli è davvero difficile; ti prendi una serata libera e ti sforzi di dedicarla ad un titolo lasciato indietro e poi, quando sei al momento della scelta o sul premere "start" compare il diavoletto sulla spalla che ti dice "Ma non vorrai mica sprecare il tuo tempo così? Ci sono moltissime inutili serie tv che ti aspettano!". Detesto la mia testa. Un altro grande problema che ho avuto con questo film è che è solo il secondo di Sorrentino che guardo. Lo so, è vergognoso, ma per motivi di necessità sento il bisogno di guardarli da pochissimo tempo, da quando il mio approccio al cinema è diventato più...

This must be the place

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Cheyenne è un musicista gothic rock in declino, ormai ritiratosi dalla scena da 20 anni ed arricchitosi abbastanza per poter non fare niente dalla mattina alla sera, in un'enorme casa insieme alla sua amata moglie. In questa quotidianità lenta e silenziosamente problematica, Cheyenne perde se stesso, ed è sul punto di mollare quando riceve una telefonata; suo padre, con il quale non parlava da 30 anni, stava per morire di vecchiaia. Iniziamo con l'ammettere le proprie colpe, che male non fa. Non avevo mai visto un film di Sorrentino prima d'ora, bè, non che ne abbia fatti migliaia, però questo era il mio primo. Perciò in realtà non sarei nemmeno la persona più adatta per scriverci un commento, ma da qualche parte bisognerà pur iniziare. Ne ho sentite di tutti i colori su questo film; gente che lo disprezzava per le scelte di Sorrentino, altri che lo acclamavano, per quelle stesse scelte e per mille altri motivi. Finalmente potrò dire la mai. Non me ne vergogno an...