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Il postone di giugno

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Basta! Ho deciso che da oggi il postone si chiamerà, giustamente, il postone del mese, quello con tutte le nuove uscite.  In questo mese di giugno aspetterò poche cose ma buone, di certo il debutto alla regia della Portman, Sognare è vivere e Lady Macbeth , per il resto sono ancora un po' indecisa. Da giovedì 1 giugno Wonder Woman Regia: Patty Jenkins Genere: Azione Attori principali: Gal Gadot, Chris Pine, Robin Wright Trama: Diana è la principessa delle Amazzoni, addestrata per essere una guerriera invincibile. Cresciuta in una paradisiaca isola lontana e sperduta, Diana decide di abbandonare la sua terra dopo che un pilota americano piomba sulle rive e racconta del violento conflitto che infuria nel mondo esterno.   Baywatch Regia: Seth Gordon Genere: Commedia Attori principali: Dwayne Johnson, Zac Efron, Alexandra Daddario Trama: L'adattamento cinematografico dell'omonima serie televisiva degli anni Novanta racconta del bagn...

Sicilian Ghost Story

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E' stato questo piccolo-grande film nostrano ad aprire la Settimana della critica dell'ultima edizione di Cannes, appena conclusasi, guadagnandosi se non altro minuti interi di applausi. Racconta la storia vera di Giuseppe Di Matteo che il 23 novembre del 1993 è stato rapito per conto di Giovanni Brusca, lo stesso che commissionò l'omicidio di Giovanni Falcone. Giuseppe fu rapito all'età di quasi 13 anni perché figlio di un pentito e tenuto in prigionia in condizioni pietose per 25 mesi, poi ucciso e dissolto nell'acido. E' vero, purtroppo, che gli italiani audiovisivamente parlando siano abbastanza monotematici, ma è anche vero che bisognerebbe parlare di qualcosa che si conosce, che si è vissuto, per poterlo rappresentare al meglio e per non cadere in sperimentazioni a dir poco orripilanti. Ma esistono anche le vie di mezzo, come quella di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, che, dopo il loro primo lavoro Salvo , hanno accolto a braccia aperte. ...

Scappa - Get Out

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Jason Blum è uno che ha fiuto. Che si parli di horror mediocri ma che hanno riempito le sale, o di horror dall'effetto assicurato, è uno dei pochi che ha le mani in pasta e che decide di produrre le cose giuste, mantenendo un certo filo logico ma spaziando all'interno del genere horror con discreta maestria. Debutto alla regia, invece, per Jordan Peele, che di sicuro ha molto da imparare ma che accolgo con piacere. Chris e Rose sono in partenza per il weekend, la loro meta è casa dei genitori di lei che Chris vedrà per la prima volta. Chris è preoccupato che ai genitori di Rose non piaccia il fatto che lui sia di colore, ma dopo le parole rassicuranti di Rose sul fatto che non siano assolutamente razzisti, si decide a partire. Una volta arrivati, Chris si trova davanti alla grande casa degli Armitage, isolata dal lago, con personale di colore. Io sono sempre nostalgica nei confronti degli horror che vado a vedere in sala, perché sono talmente pochi quelli che d...

The Circle

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Tratto dall'omonimo libro di Dave Eggers, racconta di Mae, una brillante ragazza che sogna di poter un giorno lavorare a The Circle, un piccolo universo parallelo immerso nell'alta tecnologia che ogni giorno cerca di rendere più coinvolgente un sistema di social network, al punto da diventare estremo. Mae, grazie all'aiuto di un'amica, ottiene un colloquio e viene assunta nel servizio di assistenza, ma presto scoprirà delle scomode verità. The Circle è prima di tutto un film molto confuso, sbilanciato. Non ci viene detto con precisione se si tratta di un presente inverosimile o di un futuro prossimo che vuole sembrare verosimile, l'inizio è troppo abbozzato ed il finale troppo frettoloso, tanto da non sembrare un finale, pur senza lasciare punti in sospeso, non convince. Il personaggio di Mae, non l'Emma Watson che vorrei, è l'unico con una caratterizzazione decente, il tutto accompagnato da una colonna sonora ripetitiva e fastidiosa, da un dopp...

Ritratto di famiglia con tempesta - Anteprima e spiegazione

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Ieri sera Hirokazu Kore'eda, conosciuto principalmente per Father and Son che vinse il Premio della giuria a Cannes 2013 e con il quale il suo ultimo film ha più di qualcosa in comune, è entrato silenziosamente nella sala del Cinema Massimo di Torino che gremiva di gente in attesa, seguito poi da un boato. La mia prima impressione, vedendolo da molto vicino, è stata quella di una persona estremamente riservata, bilanciata, stanca probabilmente per il lungo viaggio che ha dovuto affrontare e quelli, anche se più brevi, che lo hanno portato alle tre tappe italiane (Milano-Roma-Torino). Ma mi è anche sembrato completamente a disagio, quasi intimorito su quella sedia davanti ad un pubblico che non raggiungeva le 150 persone. Si rannicchiava su se stesso, con le spalle ricurve, dando la sensazione di essere una persona che non potrebbe mai mettere del suo in un film, mentre invece subito dopo risponde alla mia silenziosa domanda, spiegando che le immagini che avremmo visto avrebbe...