Argo


Qui anziché andare avanti, si va indietro, quel poco tempo di cui dispongo questo mese lo dedico più che altro a stare al passo con le serie tv, o qualche piccolo e doveroso recupero che negli anni mi sono lasciata alle spalle, nascondendolo sotto al tappeto. Poi, se tutto va bene, la domenica vado al cinema, ma saranno già tre settimane che salto quel caro e sistematico appuntamento.
Ma, nonostante tutto, ci sono proprio quei periodi in cui, un po' per mancanza di tempo, un po' perché hai altri pensieri, ti va solo di guardare cose poco impegnative, possibilmente brevi, spesso e volentieri stupide. Le notizie al telegiornale non aiutano, a me mettono moltissima ansia e non nego che mi sforzo di sentirle una volta al giorno solo per rimanere aggiornata sui fatti principali nel mondo, ma, se potessi, eviterei del tutto.
Sono una di quelle persone che, nei momenti difficili o particolarmente stressanti, preferisce chiudersi nel suo guscio, nella sua quotidianità e nel suo piccolo universo fatto di film e libri rilassanti.
Diciamo che Argo, in tutto questo, è stato un fuori programma. Il mio ragazzo sa quanto io non sopporti Benny, perciò ha insistito negli anni finché una sera di circa una settimana fa ha colto l'occasione in cui lo davano in televisione per farmelo vedere una volta per tutte. Io ho provato a scappare, naturalmente, ma la situazione era tragica; non avevo Sky a cui appellarmi, NON AVEVO LINEA (!!) né un qualsiasi apparecchio elettronico disponibile, per non dire anche che Andrea aveva chiuso la porta di casa senza dirmi dove aveva messo le chiavi, perciò ero letteralmente in trappola.

Il 4 novembre del 1979, durante la rivoluzione islamica di Teheran, alcuni attivisti fanno irruzione nell'ambasciata americana prendendo in ostaggio 52 persone, solo 6 persone riescono a scappare, rifugiandosi a casa dell'ambasciatore canadese. Era questione di tempo prima che i militanti si rendessero conto della mancanza di sei persone, che avrebbero di conseguenza iniziato a cercare, perciò gli Stati Uniti incaricarono l'agente della CIA Tony Mendez, esperto di operazioni sotto copertura, per portarli a casa.


Come dicevo prima, Argo non era nei miei piani, soprattutto perché la storia che stiamo scrivendo oggi è un argomento molto delicato e, per me, terrificante, senza precedenti. Lo scenario di questo film non si rifà precisamente a ciò che stiamo vivendo oggi, è ovvio, ma il clima di tensione che si respira è esattamente lo stesso, che poi si è evoluto in ciò che noi oggi tutti conosciamo molto da vicino. Perciò devo dire che un po' l'ho sofferto, e credo che se lo avessi visto nel 2012, quando uscì, lo avrei visto con occhi diversi, non so in che modo, ma sicuramente in modo diverso.
Rimane un mistero per me il perché Affleck si ostini a voler recitare. Mi pare lampante che la sua presenza non solo non esalti un personaggio di una certa importanza morale come lo è qui il personaggio di Tony, ma oltretutto toglie anche un perché in più che questo film avrebbe potuto perfettamente avere con un altro interprete. Non è sempre vero che chi scrive e dirige un film poi sappia anche come vada interpretato, o almeno non sempre ne é in grado, e Ben Affleck è uno di quelli che dovrebbero stare dietro la macchina da presa.


Dico questo con molto dispiacere perché per tutto il resto Argo è un film decisamente singolare e allo stesso tempo familiare, ma in senso positivo. Di base crea le aspettative di un thriller, ma andando a compensare benissimo anche tutti i dettagli storici, morali ed estetici del periodo storico. In realtà di per sé non è impeccabile, perché personalmente non è un film che segna, ma qualitativamente parlando non gli manca nulla. Tenendo in considerazione che racconta di una storia vera, sfido a trovare altri film biografici comparabili a questo, si contano sulle dita di una mano.
Ciò però che mi preme specificare è che in quella che è stata la mia esperienza non l'ho trovato un film indimenticabile, è questo il problema di Ben come regista; essendo più o meno alle prime armi, si concentra molto sulla forma, raggiungendo livelli impressionanti per essere questo il suo terzo lavoro, ma si dimentica sempre (o non ne è capace, questo non sono io a doverlo dire) di conferire ai film una certa personalità, rimanendo così sempre un po' anonimo, un po' come lui.
Spero di essere stata chiara nello spiegare che comunque rimane un film decisamente ben realizzato, in tutti i minimi dettagli, ma forse un po' troppo, diventando asettico, è per questo che non riesco molto a giustificare l'appellativo di "capolavoro" che in molti gli hanno donato.

Commenti

  1. La prima volta che lo vidi mi colpì la storia, davvero stentavo a crederci, ma addirittura capolavoro proprio no, comunque sopra la media perché riesce ad amalgamare in modo perfetto diversi generi senza perdere dinamicità ;)

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    1. Assolutamente vero, il teatrino che poi sono riusciti a rendere credibile è a dir poco sbalorditivo.

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  2. Neppure a me piace Ben Affleck come attore ma come regista sono sempre pronta a dargli una chance, dai tempi di The Town. Argo all'epoca mi era piaciuto davvero parecchio, soprattutto per il modo in cui coniuga cronaca seria e valido intrattenimento :)

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  3. Non è un film indimenticabile, però è un film dove tutto funziona alla perfezione: uno stile americano classico (nel senso buono del termine) che ti tiene incollato allo schermo fino all'ultimo minuto, pur sapendo benissimo il finale della storia. Affleck dirige con sicurezza un pugno di ottimi attori, e DIETRO la mdp finora non ha sbagliato un solo film. Ma secondo me, QUI, non se la cava male nemmeno davanti...

    "Argo vaffanculo!!" :D

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    1. Come avrai letto, siamo d'accordo su tutto, tranne che sull'ultimo punto xD

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  4. Mi era piaciuto molto, e concordo con Sauro, qua Affleck se la cava dignitosamente anche come interprete. Stiamo comunque parlando di un film che si è portato a casa 3 oscar, 2 golden globe, 2 bafta e altri premi sparsi...

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    1. Ma infatti nessuno ha detto che non se lo meriti, mi pare che il mio commento fosse abbastanza chiaro xD
      Solo su Affleck non concordo.

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  5. Tra Argo e The Town preferisco sicuramente the town, perchè lo sento più "mio" per il genere a cui appartiene. Ma apprezzai anche Argo quando lo andai a vedere al cinema. E comunque a me, come attore, Ben Affleck piace molto, anche se Sicuramente ha molto più talento dietro la MDP. Attendo "la legge della notte" molto impazientemente.

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    1. Si, anche io lo aspetto, perchè decisamente io lo rpeferisco dietro la macchina, come hai già capito, ma magari mi ricrederò, chi lo sa.

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  6. All'epoca fu davvero una grande sorpresa. E dire che non avrei dato nemmeno due euro a Ben Affleck

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    1. Come regista è decisamente vario e molto preciso, aspetteremo i prossimi lavori. Qui di sicuro i problemi erano pochi, per me mancava quel fattore emotivo determinante, ma è solo stata una mia sensazione e di sicuro ha a che fare con gli anni che sono passati dal 2012.

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  7. Voglio fare una petizione, che impedisca a Bennino di recitare e che lo costringa a fare il regista. Dietro quel faccione inespressivo sembra nascondersi un bel cervello.

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