Madre!


Una giovane donna vive con il marito, un famoso poeta, nella casa di campagna in cui lui è cresciuto. Questa maestosa ed enorme casa fu rasa al suolo anni prima da un incendio e adesso la donna la sta ricostruendo pezzo dopo pezzo mentre lascia a lui, in crisi creativa, il tempo e lo spazio per lavorare alla sua prossima opera. Il loro equilibrio apparentemente perfetto viene distrutto dall'arrivo inaspettato di una coppia, prima lui e poi lei, e dei loro due figli litigiosi. Il loro insediamento nella casa determinerà un punto di non ritorno nella tranquilla vita della coppia.

Non riuscivo a scegliere tra le tante locandine di Madre! e perciò ho deciso di mettere le mie tre preferite, le tre che secondo me rappresentano meglio l'essenza del film.
È sempre complicato e allo stesso tempo divertente scrivere di film tanto chiacchierati come questo, ci sarebbero mille cose da dire ma anche questa volta ho deciso di partire dal gran chiasso che ha abilmente creato nelle sale cinematografiche di Venezia.


Il film, per chi non lo sapesse, è stato accolto con molta noia e qualche immancabile fischio, che trovo di una cafonaggine non degna del pubblico da festival. 
Le questioni qui sono due: prima di tutto oggi siamo abituati a vedere in sala ogni settimana molti film nuovi e ciò significa che siamo abituati a vederne tanti e di qualsiasi tipo, una volta ne uscivano molti di meno e si faceva tesoro delle poche pellicole che riuscivano ad essere non solo distribuite ma prodotte, come fossero degli eventi straordinari, ed effettivamente erano degli eventi straordinari. Lo sviluppo dell'intrattenimento di massa, dei mass media, dalla nascita della televisione alla sua comparsa in ogni casa, ha radicalmente modificato la nostra percezione, siamo diventati insaziabili, ci annoiamo subito, anche avendo a disposizione centinaia di canali tra cui scegliere. Al cinema è uguale, se non peggio, il pubblico (domenicale) da sala pretende senza conoscere, senza informarsi, ma soprattutto pretende sempre la stessa cosa, guai se il film, di cui non so nulla ma mi ispirava la locandina, si azzarda ad andare tanto così oltre le mie aspettative, guai se il film prova a farmi ragionare quei dieci minuti, quell'ora dopo la visione, guai! No, oggi vogliamo uscire dalla sala e non doverci più pensare, se possibile anche farci una risata, ma nulla più. Il pubblico di oggi non vuole i compiti a casa, non vuole sforzarsi, ed ecco i fischi.
La seconda questione è il contesto del film festival, ma anche del mondo cinematografico in generale, in cui la reazione peggiore che un regista possa ricevere è l'indifferenza, e non è così solamente nel cinema. Per questo ogni anno quando si parla di una pellicola che non funziona, un "brutto film" si parla sempre di un film pretenzioso, fine a se stesso, e in molti casi è così, ma in altri no. La differenza tra le due cose non interessa, l'importante è uscire dalla sala, puntare la prima macchina da presa di qualche televisione a pagamento e urlare "Un film orribile! Senza senso!", nel 90% dei casi commenti influenzati dai fischi della sala e su cui non hanno ragionato mezzo secondo perché, tanto, chissene frega.
E se provassimo invece a ragionare un secondo?


Il film di Aronofsky, reduce da un flop enorme come Noah, è estremo, delirante, visionario, che cambia completamente le carte in regola. Senza girarci troppo intorno, è un cinema che può non piacere ma che possiede personalità e coraggio da vendere, non si vedeva un film del genere da tempo. Il newyorkese, al momento alle prese con una relazione proprio con Jennifer Lawrence, crea un film capace di lasciare completamente senza parole, capace di incuriosire, affascinare e soprattutto lo spettatore non è solo spettatore ma viene indotto ad investigare sui tanti, forse troppi, significati nascosti nel film. Madre! infatti è incredibilmente allegorico e metaforico, e con questo intendo che nulla di ciò che vedrete sarà da intendere come reale, nulla nel film è ciò che sembra ma ogni singolo tassello del puzzle contribuisce a creare un'unica grande visione d'insieme.
Io apprezzo sempre molto gli autori che mettono una parte di sé in ciò che scrivono, più i lavori sono personali e più ti sembra di conoscerlo di più dopo ogni film. in Madre! c'è molto di Aronofsky, che ha scritto la sceneggiatura in cinque giorni, e della Lawrence. Lui è in tutti i significati nascosti, in ogni singola crepa del muro della casa, in quel tema ambientalistico che tiene insieme i pezzi e si rivela, molto timidamente, verso la fine del film. 


Lei è onnipresente, la macchina da presa la insegue ossessivamente per la casa appoggiandosi sulla sua spalla come un gufo, mossa ed insicura nei momenti di confusione della protagonista, salda quando è tranquilla. Lei, illuminata dall'alto come se fosse una dea, è effettivamente la dea del film, la dea personale di Aronofsky, e come biasimarlo, vista la sua bellezza mozzafiato? Jennifer è l'anima del film, non l'attrice più brava di Hollywood, nemmeno lontanamente, ma perfetta per alcuni ruoli. Non riesce a non essere se stessa mentre recita e forse anche questo rende la sua interpretazione unica, in pochi film l'ho trovata tanto nella parte come in questa volta e probabilmente è stata la sua interpretazione migliore fino ad oggi, seppur imperfetta. Insomma, il lavoro con il suo partner le dona, anche se lei stessa ha dichiarato di non voler mai più fare un film come questo, visto che pare si sia incrinata una costola girando una delle scene più violente.


Se ve lo state chiedendo, sì, il film è violento. Contiene una violenza che ad una prima occhiata può apparire gratuita, ma in realtà era indispensabile per smuovere il pubblico e coinvolgerlo in questa rappresentazione drammatica e allegorica. È tanto violento psicologicamente e fisicamente che spaventa il pubblico, la cui reazione è spesso e volentieri il rifiuto, ma per capirlo bisogna evitare di farsi accecare dalle immagini più controverse e provare ad andare oltre.
Ciò che personalmente ho trovato straordinario del film è stata proprio la violenza psicologica che possiede e sprigiona senza tentennamenti, ne sono stata colpita in modo particolare perché la prima metà del film pare voler mettere in scena principalmente l'invasione degli spazi personali, tema che mi tocca da molto vicino, infatti l'ho trovato quasi insostenibile ma è un tema che non è mai stato rappresentato con tanta forza e difficilmente, durante la visione di un film, sono stata così male in passato.


Sembrerà strano, ma a volte fa piacere provare sentimenti di questo tipo "solamente" guardando un film, se ti fa provare dolore significa che il film funziona e questo film è dolore allo stato puro.
Probabilmente è perché mi sto annoiando di vedere al cinema sempre i soliti bellocci che fanno breccia nel cuore di una giovane donna o i supereroi senza macchia che salvano il mondo ancora una volta, ma smanio dalla voglia di sedermi sulla poltrona del cinema e provare qualcosa, Aronofsky ce l'ha fatta.
Ho visto il film ieri nel primo pomeriggio e ancora sto cercando di capirne alcuni passaggi, probabilmente molti non li capirò mai, ci sono ancora molti particolari che mi sfuggono e forse anche qualche tematica principale. È forse troppo enigmatico? Forse sì, e allora? Un film tanto potente come questo andrebbe rivisto mille volte, finché non vi sarà tutto chiaro, e sono sicura che ogni volta che lo rivedrete vi sembrerà di vedere qualcosa di nuovo, un altro tema, un'altro film, come un gioco di società. E allora?
Ringrazio che esistano ancora registi che hanno il coraggio di osare, che si mettono in gioco, che sperimentano, che rischiano di sembrare blasfemi pur di portare nelle sale delle emozioni.


Commenti

  1. la tua è la prima recensione positiva che leggo - prima di te ho letto quella di Kelvin del blog solaris, e non era affatto entusiasmante... - la tua recensione fa sperare in qualcosa di meglio, un motivo in più per vedere questo film allora :)

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    1. Penso sia un film talmente personale che ognuno può vederci significati diversi e quindi può piacere oppure no. È molto difficile da giudicare oggettivamente.

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  2. Non l'ho visto, ma ora sono ancora più curioso. E concordo col discorso generale.

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  3. Quoto anch'io la tua riflessione iniziale. Il clima che si è creato intorno al film è decisamente discutibile. Lo recupererò in settimana!

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    1. Passerò molto volentieri a leggere, buona visione!

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  4. Sono assolutamente d'accordo sul fatto che a un festival del cinema, specialmente a una proiezione stampa, la gazzarra che si è scatenata appena finito il film è stata una reazione ignobile e cafona (specialmente da un pubblico composto da addetti ai lavori: io c'ero e ti garantisco che non si è trattato solo di "qualche fischio"...) Detto questo, pur riconoscendo ad Aronofsky il coraggio di sperimentare e provare a rappresentare un incubo (cosa mai facile) il film a mio avviso è totalmente sbagliato: ha una sceneggiatura imbarazzante e un livello di recitazione infimo (e siccome Bardem e la Lawrence non sono due pivellini, è evidente che è una precisa scelta registica). Del resto Aronosfsky è un regista sempre eccessivo, straripante, kitsch: quando questi ingredienti si amalgamano bene tra loro possono venir fuori ottime cosa, ma quando il mix non funziona si scivola inevitabilmente nel ridicolo involontario (e a mio avviso le scene ridicole sono parecchie). Ad ogni modo è vero, è un film che non lascia indifferenti, nel bene e nel male, e questo è senz'altro un merito. Meglio un film poco riuscito ma in grado di farti emozionare e discutere piuttosto che un film "perfetto" ma freddo come il ghiaccio...

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    1. È difficile capire quali siano le vere reazioni se non sei lì di persona, ma se mi dici così è ancora peggio.
      Il problema è che è un film talmente personale, come dicevo prima, che capisco possa non piacere. Per me ha ben poco di sbagliato e le loro interpretazioni le ho trovate coerenti. Ci sono alcune scene completamente folli ma le ho trovate piacevolmente anticonvenzionali. Lo voglio rivedere il prima possibile.
      È comunque molto interessante vedere come ognuno di noi lo percepisca in modo diverso ^^

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  5. Sono molto dubbioso, anche perchè temo che dalle mie parti possa prendersi vagonate di bottigliate.
    Staremo a vedere. :)

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    1. Eh penso anche io xD ma staremo a vedere, non è detto, magari viene fuori che lo ami.

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  6. IO ci spero davvero in questo film e tu mi ci fai sperare ancora di più. Il problema è che venerdì esce anche Blade Runner 2049 e dovrò decidere porco cane. E io non voglio decidere! Li voglio vedere tutti e due e magari anche Ammore e Malavita!

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    1. Io per Blade Runner dovrò aspettare fino alla prossima settimana purtroppo, e non so come farò a non leggere niente nel frattempo.

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