Carol


Therese è una ragazza che lavora come commessa in un grande magazzino di Manhattan, nella sezione giocattoli, e con la passione per la fotografia. I contendenti non le mancano, ma lei sembra essere stata rapita da Carol, una donna più grande di lei il cui fascino ha fatto in modo di attirare la sua completa attenzione.

È stata fin troppa l'aspettativa che mi sono creata sentendo parlare di Carol, anche se credo che pur non sentendone parlare bene il risultato sarebbe stato il medesimo.
Sono costretta, senza mezzi termini e giri di parole, a bocciarlo, e le motivazioni potrebbero essere infinite, per non parlare dell'innumerevole numero di insulti che cadranno a pioggia.
Ciò che sono riuscita ad apprezzare è stato lo stile inconfondibile ricreato degli anni '50, quelle ambientazioni ovattate ed intime, ma anche l'eleganza di quegli anni che è sempre molto piacevole da ammirare. E da questo punto di vista mi ha ricordato molto The Danish Girl che pur essendo ambientato nei primi anni del Novecento aveva circa le stesse caratteristiche in fatto di ambientazione e la cura dei dettagli soprattutto dei costumi.


E fin qui tutto bene, ma a farmi inorridire è stato il rapporto creatosi tra Therese e Carol; pensando ad una difficile storia d'amore come quella che è stata qui raccontata, mi aspettavo di vedere una passione, fisica e spirituale, che si poteva trovare in pochi altri film, e invece mi sono trovata davanti a due personaggi che con la passione hanno un rapporto molto singolare. Da una parte, Therese è ancora una ragazzina, che non sa bene quale direzione far prendere alla propria vita e che diventa nel giro di pochissimo tempo una sorta di 'giochino' di Carol. Dall'altra parte c'è proprio Carol che utilizza a suo piacimento la figura di Therese, così insicura e fragile. Ho in mente due particolari scene che mi hanno proprio fatto ribrezzo (PICCOLI SPOILER): la prima è il modo in cui, una volta nella casa di campagna di Carol durante la famosa domenica, dopo il litigio con il marito Carol ha pensato bene di chiamare un taxi a Therese per rispedirla a casa dopo averle fatto passare un pomeriggio a dir poco terribile, l'altra scena è quella in cui le ha portato il regalo di Natale e gliel'ha gentilmente sporto dentro casa facendolo strisciare a terra col piede, gesto che inoltre mi ha fatto pensare più ad un suo acquisto che ad un gesto spassionato e generoso. Adesso, io non so se questi siano normali comportamenti di una coppia (perchè di coppia si tratta, anche se per quegli anni era ancora più difficile che oggi), ma dai comportamenti, soprattutto di Carol, io non sono riuscita a vederci passione in queste due donne, non sono riuscita a vederci una vera storia d'amore, ma ci ho visto più che altro del cinismo.
(FINE SPOILER)


Insomma, ciò che doveva stare alla base di un film drammatico su una drammatica storia d'amore si è rivelato per me essere una contorta e atipica coppia che, tra tira e molla, cerca di capire quale sia la loro strada, ma a parte il dramma di Carol nel voler portare alla luce e non reprimere la sua vera natura (questione molto spinosa per gli anni '50 e quindi è stata ammirevole la sua scelta finale), io non ci ho trovato sentimento.
Questi lunghi sguardi, o queste lunghe riprese interminabili e senza dialoghi, che, per carità, saranno anche la tipicità del film, hanno fatto in modo di farlo diventare uno dei film più noiosi e pesanti che abbia visto nell'ultimo periodo, e non mi meraviglio se agli Oscar non sia stato premiato, perchè nemmeno le interpretazioni sono particolarmente degne di nota.
Tutto questo mi è dispiaciuto un sacco e dopo la visione mi sono resa conto di contarci molto su questo film, esattamente come su The Danish Girl, ma sono stata del tutto contrariata dalla scelta di raccontare di due donne così diverse, senza caratteristiche in comune se non il fascino che l'una provava nei confronti dell'altra e dell'immancabile quanto giusta morale.

Commenti

  1. Sono d'accordo. Un film dalla splendida confezione ma freddo come un pezzo di ghiaccio. Ha deluso molto anche me, più che altro per la scarsa empatia tra le due interpreti: bravissime prese ognuna a se stante, ma senza affinità tra loro. La loro relazione non coinvolge, non scalda mai i cuori: prendi ad esempio l'unica scena d'amore del film... d'accordo che sono gli anni '50 ma non c'è davvero un briciolo di passione tra loro, nulla che possa giustificare il fatto che la cassiera, più giovane, più bella e più ragionevole, molli tutto per seguire Carol, simpatica come un termosifone spento! ;)

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    1. Hai esattamente centrato il discorso che volevo fare io. Non ci ho trovato i caratteri fondamentali di una storia d'amore e, mi spiace dirlo, ma penso che abbia anche banalizzato il concetto di coppia omosessuale, nel suo piccolo. E' stata molto più una storia d'amore quella tra Gerda ed Einar in The Danish Girl, pur decidendo di smettere di essere una coppia.

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  2. Più che le scene che citi te, a me ha dato fastidio la stucchevolezza generale, dove invece la freddezza avrebbe fatto magari capire la distanza e l'impossibilitò di quella relazione. Quando 'consumano' mi stava venendo il diabete...

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    1. Le scene che ho ricordato sono solo due dei gesti più eclatanti che si potessero avvertire, ma come dici tu, qui c'è proprio un fastidio di fondo che sembra addirittura ironico.
      Non ci sono nemmeno le parole per descrivere questa sensazione, non sono sicura di aver capito cosa intendi tu, ma mi sembra chiaro che questo film abbia qualcosa che non va.

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  3. secondo me il film trasmette molto di più.
    carol è una donna molto fredda. è di un altro rango e anche se non lo vuole ammettere si è abituata a guardare tutti dall'alto in basso. ma pian piano apre il suo cuore a Therese.

    è molto impulsiva e viziata: si arrabbia con il marito e manda via Therese la quale non fa tempo a mettere un piede a casa che viene chiamata al telefono.

    mi sono rimaste due scene particolari nella mente:
    -1. la scena nella quale vengono inquadreate le mani di carol subito dopo che la stessa si era avvicinata a therese.
    le mani di carol si intrecciano, non sanno cosa fare; non sanno se è giusto o menocontinuare a cercare un contatto fisico con therese. carol è indecisa, insicura.

    2.la scena nella quale si spruzzano reciprocamente il profumo. anche qui vediamo una carol che avrebbe voluto lasciarsi andare, avrebbe voluto approfittare della situazione e baciare theresa. ma alla fine indietreggia.

    non c'è finale più bello che quello di carol quando vede therese avanzare...e lei è li ad attenderla e ad iniziare una nuova vita insieme a lei...

    grande interpretazioni delle due attrici...la blanche è straordinariamente perfetta.

    il film mi ha fatto immedesimare e mi ha tenuto con il fiato in gola fino alla fine.

    l'ho visto per la prima volta oggi in versione originale e subito dopo anche in italiano.

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    1. Intanto benvenuto ttm.
      Capisco benissimo la tua interpretazione, e, anzi, mi dispiaccio di non essere riuscita ai tempi a provare le medesime sensazioni. Ma purtroppo, sarà stato per il mio umore di quel periodo, o per un'analisi più soggettiva, non sono riuscita ad immedesimarmi nella loro storia, e tanto meno ad apprezzare il carattere di Carol. Sinceramente possono esserci tutte le motivazioni del mondo, il comportamento introverso, il divario della classe sociale negli anni '50, ma non sarei mai stata con una persona del genere.
      Non essendo io una di quelle persone che si invaghiscono di un'altra senza vederne i lati negativi, non riesco a vedere il loro rapporto in modo genuino, e di conseguenza mi ha infastidita non poco.

      Detto questo, ripeto, capisco benissimo le tue ragioni e lo reputo comunque un film con grande cuore, nonostante forse non arrivi a tutti.

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