Philomena


Irlanda, 1950 circa.
Philomena (interpretata da Judi Dench) è una ragazza qualunque, giovane, semplice e di buona famiglia.
Una sera, durante una fiera di paese, conosce un bel ragazzo con il quale ha un rapporto sessuale e dal quale rimane incinta.
La famiglia, a quei tempi, riteneva un oltraggio avere una figlia incinta giovane e nemmeno sposata, così la costrinsero, durante la gestazione, ad andare a vivere nel convento di suore per giovani madri di Roscrea dove partorisce e vive in uno stato di prigionia sotto la tirannide delle suore senza pietà.
Come se non bastasse, le giovani donne sfruttate all'interno del convento, erano costrette a firmare un documento che le elevasse da ogni diritto sui propri figli e, un giorno, di darli in adozione ad altre famiglie a meno che non pagassero una somma di denaro per poter essere libere.
Philomena però quella cifra non se la poteva permettere, così un giorno si vide portar via suo figlio davanti ai propri occhi, impotente.
50 anni dopo, un'altra sua figlia viene per caso a conoscenza di questo bambino dal quale si è dovuta separare e ha messo la madre in contatto con il giornalista Martin Sixsmith (Steve Coogan), licenziato da poco ed in cerca di una strada dalla quale ripartire. Egli intraprende un viaggio insieme a Philomena, ormai anziana, alla ricerca del figlio.


Film tratto dall'omonimo romanzo di Martin Sixsmit, il quale sembra del tutto diverso dal film. Perché il libro tratta fino a poco prima della fine solamente del figlio, delle sue relazioni e della sua carriera lavorativa e solamente alla fine si scorge la figura di Philomena.
Esattamente il contrario del film.
Non fatevi ingannare dalla durata di appena un'ora e mezza, perché il film in questione è tutt'altro che veloce e leggero. Infatti, tocca tematiche piuttosto impegnative e delicate, come il dolore di una madre che per 50 anni si è tenuta dentro il peso e la vergogna di un figlio concepito in segreto, la questione della religione come inganno e l'insicurezza della propria fede poiché il male e la cattiveria delle persone acceca sempre e comunque, ed infine la crudeltà di queste suore nel separare una madre dal proprio figlio e la sterilità con cui le trattavano nella vita di tutti i giorni. Comportamenti che noi oggi possiamo solamente ricordare nelle pagine di storia perché, grazie al cielo, raramente  si verificano ancora.
Il male è tangibile, insomma. E viene ben rappresentato da una Judi Dench profondamente dilaniata dal suo dolore, che ce lo fa quasi leggere attraverso il suo sguardo e nell'indecisione continua delle scelte da prendere durante la ricerca.
D'altronde, Philomena quando parte per il suo viaggio è anziana ed il giornalista si ritrova ad intraprendere un viaggio di ricerca assieme ad una donna, appunto, anziana con tutte le sue fisse ed un carattere indeciso e ripetitivo.
E molto bello, comunque, il rapporto di amicizia e protezione che s viene a creare tra i due compagni di viaggio, e quasi di compassione l'uno nei confronti dell'altra.


Ultimamente mi ritrovo sempre a parlare di registi che non conosco; questo è il caso di Stephen Frears che, anche dopo aver letto la lunga lista di film nei quali ha lavorato, continua a non dirmi nulla.
Comunque sia, mi è piaciuto lo scambio tra presente e flashback, più del film precedentemente recensito. In questo caso il regista ha tenuto una linea pulita e coerente senza incasinare le idee, il che non nuoce mai.
Judi Dench non è intensa come in altri vecchi film ma è sempre ben presente. Diciamo che senza il suo visino dolce e sulle nuvole, questa pellicola avrebbe avuto ben pochi motivi di esistere. Il regista deve ringraziare principalmente lei, senza sarebbe stato un film troppo anonimo.
Steve Coogan, invece, l'ho conosciuto mesi fa guardando Ruby Sparks, film che a me piace moltissimo, e nel quale ha interpretato un personaggio davvero odioso. Sarà per questo oppure no ma faccio fatica a sopportarlo. In questo film non posso dire che mi sia piaciuto, piuttosto mi è passato davanti agli occhi in modo molto indifferente.

Motivi per cui vederlo? Siete in un periodo troppo felice e di volete deprimere un po? Allora fa al caso vostro. Una volta letta la trama, durante la visione, non scoprirete molto di più. Essendo una storia vera ed avendo un registro molto semplice, la storia viene rappresentata nuda e cruda senza molti colpi di scena arricchimenti vari.

Valutazione:


Commenti

  1. Un bellissimo film, l'ho visto anch'io solo di recente! *___*
    Recupera anche gli altri del regista, appena puoi: alcuni sono stupendi!! ;D

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  2. Ottima recensione... e grazie per essere passata dalle mie parti: ho scoperto un altro bel blog! :)

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    1. Grazie mille a te Kris!
      Sarò contenta di seguirti. ^^

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