Macbeth


L'omonima opera teatrale di Shakespeare, a cui naturalmente il film si ispira, è uno dei suoi lavori più famosi ed iconici. Il suo periodo di attività all'interno della letteratura inglese, il periodo Elisabettiano, è stato un periodo costellato di opere teatrali dedicate principalmente a tragedia e commedia, ed era popolare, all'interno della tragedia, la tematica della smania di potere. Proprio di questo parla Macbeth, scritto sulla falsa riga di una leggenda scozzese ambientata nel Medioevo, parla di colui che divenne re di Scozia attraverso vie poco ortodosse, più precisamente, superato un primo attimo di tentennamento, uccidendo chiunque gli impedisse di raggiungere il trono.


Bisogna un attimo farsi l'orecchio alla tipologia di linguaggio pomposo e sfarzoso che veniva utilizzato nel Medioevo e che probabilmente rendono le due ore di visione un po' faticose. Per il resto è un film dall'impatto visivo epico, la fotografia è di certo il suo aspetto migliore che gli conferisce un'atmosfera solenne. E' poi gestito magistralmente lo sviluppo psicologico di Macbeth, che sarebbe poi il nocciolo del discorso, e lo approfondisce con minuzia, forse esagerata. Si entra facilmente nella testa di Fassbender, il cui personaggio appunto va da un momento di semplice ambizione, passando attraverso un periodo di indecisione, giungendo alla follia all'interno del suo piano malvagio. Ma non tutti sanno che il tramite, la goccia che ha fatto traboccare il vaso e senza la quale molto probabilmente Macbeth non si sarebbe mai spinto tanto oltre è la moglie. E' proprio Lady Macbeth, qui interpretata da Marion Cotillard, che si diverte a giocare col fuoco, lei forse più del marito desidera avere il potere supremo, giungere alla vetta, tanto da sporcare le mani del marito di sangue. La sua è la vera mente criminale che però durante la vicenda si evolverà in maniera completamente diversa da quella del marito.


Da un lato i film sono forse uno dei pochi mezzi che hanno oggi a disposizione le persone per entrare in contatto con opere che altrimenti verrebbero solamente studiate sui testi scolastici, per poi essere dimenticate, e di questo dobbiamo sempre dare merito al cinema, dall'altro lato trasposizioni di questo tipo sono sempre rischiose, perché riescono facilmente ad annoiare anche un pubblico colto e che si spinge spesso e volentieri oltre al blockbuster. Personalmente, anche se non mi ritengo facente parte di quel pubblico di colti e cerco di guardare un po' tutto, come comune mortale non posso negare di avere dei gusti e, per quanto apprezzi lo sforzo e l'impegno in un progetto simile, non riesco ad apprezzare il film in sé nella sua totalità. Mi incantavo senza dubbio a guardarne la fotografia, ricca di colori, la precisione della ricostruzione ambientale e dei costumi, mentre purtroppo ho patito tutto il resto.


Una visione complessa ma necessaria che se non altro rispolvera le nostre menti e ci fa uscire dal torpore del cinema contemporaneo, spesso e volentieri fine a se stesso.


Commenti

  1. Prima parte ed epilogo magistrali, raramente ho visto delle vette simili.
    Il problema è la parte centrale, troppo legata alla forma teatrale che a quella cinematografica, tanto da farsi patire pure da me...

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    1. Esattamente, peccato peró non vedo come possa essere diversamente.

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  2. Nonostane l'inevitabile pesantezza, piaciuto molto.
    La Cotillard, nel monologo sulle mani sporche di sangue, magnifica.

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    1. È la prima volta in cui mi sia piaciuta veramente xD

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  3. Ero corsa al cinema il giorno stesso dell'uscita e non mi aveva deluso affatto, anche perché AMO Macbeth e questo film me lo aveva restituito in tutta la sua bellezza, imprimendomi nella mente immagini stupende.
    Certo, vedere il regista passare da Snowtown, un devastante pugno nello stomaco molto "rozzo", a questo stile patinato e poi affossarsi con Assassin's Creed mi ha un po' spiazzata...

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    1. Una cosa è certa, adora Fassbender xD

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    2. Nel frattempo hai un Liebster Award che ti aspetta dalle mie parti! :)

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    3. Ho visto Bolla, grazie mille! Solo che il cellulare si era sloggato e non mi faceva commentare.

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  4. Sono d'accordo con te. Film di grande suggestione, malgrado gli evidenti difetti di sceneggiatura. Non sono in grado di giudicare la fedeltà con il testo originale (non avendolo mai letto) ma del resto... poco importa. E' un film che sa stupire e coinvolgere il pubblico, e non è affatto poco.

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    1. Nemmeno io mi espondo sul paragone, ma sarebbe anche difficile, un testo teatrale del 1500 ha veramente poco in comune col cinema. Nonostante questo è venuto fuori qualcosa di suggestivo, come hai detto tu.

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    2. L'ho letto per l'esame di Storia del teatro inglese, qualche sessione estiva fa, e questo Macbeth lo riprende pari pari. Cosa coraggiosa, sì.

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    3. Anche io lo sto studiando, insieme a tutto il resto della letteratura inglese, per un esame ^^ ma almeno non dovró leggerla, almeno quello.

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  5. Fassbender + Cotillard = all'uscita mi sembrava imperdibile. Però mi sono lasciata scoraggiare dalle impressioni tiepidine lette qua e là. Un recupero ora ci starebbe :)

    Fede.

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    1. Non lo avevo preso in considerazione in sala proprio perchè sapevo che lo avrei sofferto, l'ho recuperato a casa ed è andata benissimo.

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  6. Una visione è comunque necessaria, ma per adesso la lista è piena ;)

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    1. In caso di tempo che cresce, anche se è raro, allora guardalo.

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  7. Io ho fatto una fatica tremenda a portare a termine questo film. sarà che ho abbastanza indigeste certe opere della letteratura inglese - su tutte Macbeth e le opere di Jane Austen, proprio quelle su cui la mia prof calcava di più la mano - ma anche come film in sè non mi è sembrato poi così convincente.

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    1. In realtà la realizzazione è accurata, visivamente è uno spettacolo, ma anche io ti dico che ho fatto fatica perchè naturalmente hanno un altro ritmo e ti devi proprio concentrare sulla parte psicologica dei personaggi per non dar peso al fatto che in sé racconta molto poco.

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