The Interview


Tutto è nato perchè il lunedì sera in casa mia è "lunedì cinema", una mia malsanissima idea per avere la possibilità anche durante la settimana di recuperare qualcosa scegliendolo con la maggior cura possibile dalle piattaforme di cui disponiamo. Il fatto è che questo lunedì non penso ci sia proprio stato d'aiuto; mio padre (toccava a lui scegliere) era indeciso tra una delle mie amate commedie italiane oppure questo film qui che io nel 2014 non vidi ma avevo vaghi ricordi su alcune controversie di cui era responsabile. Fatto sta che, non ricordandomi di più, convenemmo che potesse essere in qualche modo istruttivo, data l'attualità della tematica. Serve a poco dire che ci sbagliammo, però, in fondo, è sempre meglio di una commedia italiana.

David Skylark, famoso intervistatore americano, e Aaron Rapoport sono i due creatori di uno dei talk show più famosi d'America. La loro storia si prepara a cambiare radicalmente quando riescono a garantirsi un'intervista con Kim Jong-un, il dittatore della Corea del Nord che ha da tempo minacciato l'America con attacchi nucleari. Ma prima di partire, la CIA contatta i due protagonisti proponendogli loro una missione: assassinare il dittatore.


Quando ci rendemmo contro del calibro del film, ovvero più o meno quando Eminem ha iniziato a dire cose senza senso sul palco del talk show, era già troppo tardi e noi eravamo stati intrappolati dal fascino del trash. Più una situazione è surreale, comica e insensata e più la gente ne viene attratta, almeno nella maggior parte dei casi e soprattutto quando di mezzo ci sono anche questioni politiche. Perciò con questa trama un po' traballante trotterelli dall'inizio alla fine, con un'espressione chiaramente interrogativa sul volto, dove però non c'è motivo per cui non continuare ad andare avanti. Sarà per il personaggio completamente matto di James Franco, o per pura curiosità, fatto sta che non te la senti di lasciarlo a metà.
Dopo aver visto il film, ed essermi informata più approfonditamente sulla questione scandalo, per prima cosa ho capito perchè è stato vietato in alcuni stati tra cui il Giappone e, non so voi, ma non so come sia possibile che dopo una rappresentazione di questo genere il dittatore della Corea del Nord non abbia ancora commesso qualche atto avventato, un gesto di questo tipo è da veri incompetenti per poi una questione economica barattata con il pericolo di un'intera Nazione.


Questioni politiche a parte, pare che con il grande pubblico non abbia funzionato. Io sono dell'idea che tra le commedie americane trash e senza senso che io abbia visto negli anni, questa sia stata una delle migliori. La regia ha proprio il format di quelle delle commedie americane degli scorsi anni, anche più vecchie del 2014, scenografie ed interpreti sono stati sempre convincenti e sono stati il pezzo forte che componeva il puzzle, mentre trama e sceneggiatura sono in linea con ciò che ci si potrebbe aspettare da un film come questo. Non si sta ovviamente parlando di una trasposizione cinematografica di una tragedia di Shakespeare, gli va dato il giusto peso a seconda della categoria alla quale appartiene, e nel filone della commedia (spesso e volentieri anche un po' nera) ha fatto il suo dovere. 
Poi è naturale che lo si vedrà con occhi diversi se, ed è inevitabile che succeda, lo si immerge nel frangente storico in cui ci troviamo. Nulla fa ridere quando si parla di mettere alla prova l'instabilità mentale di una persona così potente e già molto instabile di suo. E' un po' il discorso di Charlie Hebdo, quando dico che non mi pare il caso di stuzzicare una frazione religiosa estremista insultando colui che per loro rappresenta il Dio assoluto, è un po' come tirarsi una zappa sui propri piedi per quanto sia comunque ingiusto doversi trattenere dall'esprimere un proprio pensiero per paura di venire minacciati o uccisi.
Il cattivo gusto quindi secondo me c'è e non è per nulla velato. Ciononostante riesce ad essere simpatico, ma le commedie spensierate sono ben altre, questa è una situazione tutt'altro che felice e pericolosa. Ci si può solo augurare che nel 2014 non ci si potesse ancora rendere conto del rischio che si stava commettendo.

Commenti

  1. Nonostante l'argomento teso, il film per la sua stupenda stupidità mi ha fatto ridere un sacco, grottesco, ironico, scorretto e di cattivo gusto ma irriverente e simpatico, divertimento assicurato ;)

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    1. Si, mi trovi d'accordo. Il suo obiettivo lo raggiunge in pieno.

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  2. Mi sono tanto divertito. 'sti due scemi li adoro. :)

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    1. Non sono una grande fan di Franco, ma li ho trovati comunque simpatici.

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  3. Il cattivo gusto, l'irriverenza, la satira... sono lavori duri, ma qualcuno li deve pur svolgere :)

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    1. Sicuro, sicuro, non c'è dubbio e loro ci sono riusciti anche abbastanza bene.

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  4. mi ci sono divertito, gli attori mi stanno particolarmente simpatici, ma ormai l'ho rimosso...

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